Venti anni al contadino che lapidò la donna amata
Venti anni al contadino che lapidò la donna amata Venti anni al contadino che lapidò la donna amata Concluso il processo alla Corte d'Assise di Pavia - Dure parole del Procuratore Generale all' imputato, il quale ha interposto appello Pavia, 29 maggio. Il contadino Giuseppe Vercesi di anni 43, da Montù Beccaria, imputato di avere ucciso a . sassate la donna che amava, Editta Brega di anni 34, fracassandole il cranio con una pietra, è stato condannato a 20 anni di reclusione. Edltta Brega, la vittima, pareva destinata a restare nubile. Ognuno sapeva infatti che al letto di morte del padre ella aveva giurato di non sposarsi mal, per essere, di aiuto alla famiglia. Quali effettivi rapporti corressero tra Editta e il garzone, non è dato sapere con certezza. Si mor. morava, specie negli ultimi tempi, di una sua relazione col Vercesi; appena avvenuto il delitto, si disse senz'altro che ne era stata l'amante. Sta di fatto che la donna si era affezionata al garzone, cui recava ogni mattina la colazione al campo e che aiutava nei lavori. Anche quella mattina del 7 giugno '51 Editta gli portò la colazione, non sapendo di andare incontro ad una selvaggia morte. Al presidente della Corte che ieri Io interrogava, il Vercesi diceva di essere stato follemente innamorato della don na e di averla uccisa perchè lei si ostinava a respingerlo Di questo parere non è il patrono di P. C. avv. Costa di Milano, che dimostra come il Vercesi sia perfettamente responsabile del suo delitto soggiungendo che non si tratta altro che di un simulatore. Prende poi la parola il P. G. avv. Sorrentino, il quale nega che il delitto possa essere stato provocato dalla gelosia, ma ritiene che il crimine sia frutto di una malvagità feroce nata dall'insoddisfatto desiderio del momento. Editta si era rifiutata a lui ancora una volta quella mattina, e lui, esa sperato, l'ha uccisa. Dopo un'ora di camera di consiglio, i giudici hanno deciso la sorte di Giuseppe Vercesi. Il presidente legge la sen. tenza: 20 anni di reclusione, con le attenuanti generiche e l'interdizione perpetua dal pubblici uffici. I difensori hanno interposto appello. ■"*'• "
Persone citate: Brega, Giuseppe Vercesi, Sorrentino
Luoghi citati: Milano, Montù Beccaria, Pavia
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