Per il film a "Tre dimensioni,, tutto il pubblico con gli occhiali

Per il film a "Tre dimensioni,, tutto il pubblico con gli occhiali Per il film a "Tre dimensioni,, tutto il pubblico con gli occhiali In tre cinematografi di Milano sono iniziate le proiezioni di pellicole «in rilievo»-Avventure africane con lance che cadono in platea e ragni che passeggiano sul naso degli spettatori Milano, 29 maggio. Giornata tridimensionale oggi a Milano, con la presentazione contemporanea in tre cinema cittadini di tre film a tre dimensioni. Un collega noto freddurista osservava stasera all'uscita che, per farla completa, non c'era che andare in tre a bere un trlplesec e poi finire con una partita a tressette. Al che, essendo completamente debilitati dagl'interventi faceti del cacciatore attaccabottoni di Bwana Devil, nessuno ebbe la forza di reagire. I film presentati oggi non hanno nulla da fare con quel n<hcnsnlaaoulecelbsIs nuovi procedimenti come il < cinerama > che tanto furore ha destato a New York, o il cinescopio, i quali consistono nel dare allo spettatore il senso del rilievo portandolo panoramicamente all'interno della Bcena. Sono film che usano ancora la tecnica binoculare, ossia sono registrati sopra una doppia pellicola, l'una delle quali fissa le immagini percepite dal nostro occhio destro e l'altra quelle percepite dall'occhio sinistre, e poi entrambe proiettate insieme sullo schermo. Adesso . da questa Immagine, che si presenta sfocata e confusa, bisognerà llllllllflllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllll per così dire che ciascun occhio riprenda separatamente la sua parte, ossia l'Immagine che lo riguarda, a questo modo ricostruendo la visione originale e quindi il rilievo. Questo avviene per mezzo di occhiali speciali che si chiamano polaroidi, la distribuzione dei quali, fatta all'ingresso della sala, costituisce la prima' curiosità di questo nuovo giochetto tridimensionale. Ogni cinema ha il suo tipo di occhiali. Quelli distribuiti al l'Odeon hanno stanghette di metallo e si noleggiano per 70 lire, quindi bisogna restituirli all'uscita. Cosi all'AWecc/iino, dovè sono di plastica, e costano cinquanta lire. Invece al Capitol sono originali americani montati in cartone, si pagano cento lire e si portano via. Così avete un'idea dell'assortimento. Indubbiamente, l'attrazione c'è stata. Già la prima proiezione del pomeriggio aveva insolitamente riempito le platee, In special modo Bwana Devil, perchè annunciato come film di avventura africana, e perchè a colori; e non so se sugli spettatori di istinti salaci avranno contribuito anche certi cartelloni che mostrano una spavalda esploratrice in gonnellino succinto, con dettagli lollobrigidiani e pampanlniani in primo piano, nel qual caso essi sono stati meritatamente scornati! Alla sera si fecero piene cospicue. Dicono che adesso si stia mettendo a punto un processo binoculare che permetterà la proiezione tridimensionale senza occhiali. Se è così, può darsi che il rilievo abbia un certo effetto stimolante sull'inte resse del pubblico. Special mente al principio. Bisognerà però badare di non considerare il rilievo soltanto quale fine a se stesso, come 1 produttori mostrano di aver fatto in questi film, ossia ,come un puro generatore di trucchi. Cosa strana, per essére film di lancio, non si direbbe che essi si siano particolarmente impegnati: dico i produttori americani, quelli dei due film a lungo metraggio, Bwana Devil e L'uomo nell'ombra. Basta vedere la classe dei registi e degli attori. Si potrebbe supporre che essendo degli esperimenti, a Hollywood abbiano considerato questi un po' come del filmcavia, per cui gli attori di grido, sdegnando di fare da topi e da conigli, ossia temendo le conseguenze dell'esperimento per la loro fotogenia, abbiano mandato avanti attori di se condo e terzo ordine, senza nessuna particolare attrattiva fisica o istrionica: a meno che non sia voluto, per studiare l'efficacia della stereoscopia sui bitorzoli e sui colli vizzi. Perfino 1 due leoni di Bwana Devil sono dei leoncini economici e spelacchiati, per nulla degni del terrore che incutono, e che minaccia a un certo punto d'interrompere addirittura la costruzione di una ferrovia. Sicché il da fare più grande dei registi è di correr dietro agli effetti ottici: la lancia dell'indigeno che vi vien dritta addosso, la pistola che vi spara in faccia, il ragno che vi cammina sul naso, eccetera eccetera. Ho paura che dopo un paio di volte bisognerà cercar qualcosa d'altro. Il terzo film, Ritmo a tre, è un cortometraggio a rilievo e a colori, girato con un brevetto italiano. Intelligente e precisa descrizione di un'ardita ascensione nelle Dolomiti, ripresa e montata da Guerrasio, esso batte decisamente come qualità tecnica il colore e il rilievo di Bwana Devil, e colme tale va registrato con sod| disfazione. f. 5,

Persone citate: Bwana Devil

Luoghi citati: Hollywood, Milano, New York