Inquietudine a Bonn per il ritorno di Semionov

Inquietudine a Bonn per il ritorno di Semionov Inquietudine a Bonn per il ritorno di Semionov Accordo fra inglesi e sovietici per lo spostamento verso occidente della frontiera fra le due zone (Nostro servizio particolare) Bonn, 29 maggio. Il ritorno di Semionov a Berlino e la trasformazione in Alto Commissariato della commissione di controllo sovietica, hanno seminato fra molti tedeschi manifesti segni di inquietudine che traspaiono chiaramente dagli interrogativi che si pone la massima stampa della Repubblica federale. Si teme soprattutto che l'ambasciatore sovietico abbia in animo di ripristinare una commissione a quattro con il preciso scopo di estendere l'influenza sovietica anche sulla Repubblica federalo in base agli accordi di Potsdam. Questi accordi infatti prevedevano la unificazione e la neutralizzazione della Germania che avrebbe però dovuto rimanere sotto il controllo dei vincitori fino a quando questi lo avessero ritenuto opportuno. I timori sono stati in certo qual modo resi più vivi dal discorso di Taft in quanto i tedeschi pensano che la prima conseguenza di una ritirata degli Stati Uniti dall'Europa, sarebbe un accordo sia pure provvisorio fra l'Occidente e l'Oriente a spese della Germania. Un altro episodio ha colpito la suscettibilità dei tedeschi ed è un accordo fra inglesi e sovietici, in base al quale la linea d: frontiera fra la zona britannica e quella orientale, viene portata verso occidente di una settantina di metri, lasciando in zona sovietica 33 mila metri quadrati di territorio presso Wulfersdorf. Materialmente si tratta di ben poco, ma il comunicato dice che lo spostamento è stato raggiunto in base agli accordi di Yalta. « Se per gli Stati Uniti — si Il, conclude — Yalta in base alle 1 dichiarazioni di Eisenhower e di Foster Dulles è morta, per l'Inghilterra è ancora viva». Fatto che, i tedeschi, dal loro punto di vista hanno ragione di ritenere preoccupante in quanto a Yalta — 11 cui trattato è ancora segreto — pare sia stata decisa la divisizione permanente della Germania in due zone d'influenza, una occidentale e l'altra sovietica. Da questi tre elementi — nomina di Semionov, discorso di Taft e rettifica del territorio a WulIfersdorf — risulta il diffuso timore che però non è condiviso dal Governo di Bonn, specialmente dal cancelliere Adenauer. Oggi, al termine di una riunione del Consiglio dei Ministri, presieduta dal Cancelliere, un portavoce del Governo ha fatto ulteriori precisazioni ufficiali sull'importanza della nomina di Semionov a Berlino. Secondo 11 Governo federale la recente decisione di Mosca è conforme allo spirito dell'ultimo articolo della Frauda, nel quale è precisata la volontà di un ritorno agli accordi di Yalta e di Potsdam, cioè un totale ripristino della politica di Stalin vice

Persone citate: Adenauer, Eisenhower, Foster Dulles, Semionov, Stalin, Taft