Cancro e fumatori

Cancro e fumatori Cancro e fumatori Una triste statistica nello sviluppo dei tumori • 50 mila decessi all'anno - Alcuni consigli di noti cancerologi Roma, 28 maggio. Nell'ultimo numero (4° quaderno) della rivista < I problemi del servizio sociale >, 1 più noti specialisti italiani in cancerologia (da Paolucci a Rondoni, da Pentlmalli a Cattaneo, a Valdoni, a Condorelli, a Chiurco, a Castellino, a Buca lossi, a Brancati, a Lotti) inquadrano, in una visione panoramica, il problema di questa terribile malattia. Com'è noto, il cancro è un morbo a carattere sociale in quanto non colpisce soltanto i vecchi, come generalmente si ritiene, ma anche e soprattutto individui di età. media di ogni classe, uomini in piena attività lavorativa fra 1 40-60 anni, e cioè nel periodo più fecondo della vita. I tumori maligni occupano, nell'ordine delle cause di morte. 11 secondo posto dopo le malattie di cuore. In Italia i decessi per tumori maligni hanno raggiunto, negli ultimi anni, la cifra di circa 50 mila all'anno. Nello spazio di circa cinquant'anni il quoziente di mortalità per tumori maligni è quasi raddoppiato. Alla Venezia Tridentina spetta il triste primato con 129 decessi per ogni 100 mila abitanti; seguono la Toscana con 128, l'Emilia con 115, il Pie¬ monte e la Liguria con 112, la Lombardia con 111, la Venezia Giulia con 95, il Veneto con 85, le Marche con 81, il Lazio con 77, l'Umbria con 67, l'Abruzzo con 50, la Sardegna con 46, la Sicilia con 43, le Puglie e la Campania con 40, la Lucania con 36 e infine la Calabria con 34. Gli organi maggiormente colpiti risultano, in graduatoria, il tubo digerente, l'apparato respiratorio, gli organi genito-urlnari dell'uomo, le mammelle e l'utero. Il prof. Valdoni, elaborando dati statistici sulla frequenza del cancro del polmone, arriva a concludere che il periodo maggiormente colpito e il decennio dal 50 al 60 anni per il cancro dello stomaco, mentre per i cancri del polmone abbiamo il massimo della frequenza negli uomini fra 1 60 e 65 anni, e, nelle femmine, fra i 55 e 59 anni. Per quanto riguarda il fumo, il prof. Valdoni, afferma che esso è < un fattore importante nella produzione del cancro del polmone. Sopra 1 45 anni, il rischio è 50 volte maggiore per quelli che fumano 25 sigarette al giorno rispetto a quelli che non fumano. Fra i cancerosi del polmone il 26 per cento sono grandi fumatori, soltanto 11 13 per cento lo sono per altre localizzazioni. L'azione cancerogena si esplica più facilmente in chi fuma molto e per almeno 15 anni di seguito. Quindi un consiglio logico potrebbe essere quello di fumare meno e di interrompere il fumo ogni tanto per periodi di mesi. E' stato anche rilevato che la diffusione dell'incatramatura delle strade e la diffusione, dei motori a scoppio e delle polveri che sono prodotte durante alcune lavorazioni industriali potrebbero in definitiva portare a spiegare l'aumento attuale progressivo del cancro del polmone. A sua volta il prof. Raffaele Paolucci, direttore della Clinica chirurgica dell'Università di Roma, ha scritto per la rivista un capitolo dal titolo: < Sintomatologia precoce del cancro del polmone >. Secondo l'Illustre scienziato oggi è solamente alla chirurgia che viene affidato il compito di curare tali tumori. < Allo stato attuale su 100 malati di cancro del polmone che si presentano alla nostra osservazione soltanto il 10-15 per cento sopravvivono. E' certamente un grande trionfo della chirurgia questa sia pur limitata vittoria, che, fino a dieci anni fa, la diagnosi di cancro del polmone comportava fatalmente la morte >.