Tre anni al lituano nel processo per spionaggio

Tre anni al lituano nel processo per spionaggio Tre anni al lituano nel processo per spionaggio Schiacciante requisitoria del Procuratore Generale che definisce l'imputalo "doppiogiochista e traditore - Assolto invece l'italiano Bisogni Pavia, 27 maggio. E' stato oggi ripreso il processo contro Michele Mahremberg, lituano, e Vincenzo Bisogni, imputati di corruzione da parte di un Governo straniero. Sono saliti sulla pedana dei testimoni f colonnelli Memmo, Casavecchia e Pinna, i quali hanno deposto sui contatti avuti dal ' Mahremberg per il servizio a favore del controspionaggio italiano. La seduta è poi proseguita a porte chiuse per la testimonianza di ufficiali e sottufficiali del servizio di controspionaggio italiano. Il Procuratore Generale Sorrentino svolge la sua requisitoria, durante la quale affaccia il sospetto che il Mahremiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii e aa i g l a ra el o rici e o ea zal n a e si n n pa il a c li o lo Il e a a n e o a di o, eu di ; eln iOirnWggén'dogM tre mesi" dT». f- re8to ^r contrawenzione alle n-|miaurrdi pubb,ica Bicurezza oer avere varcato il confine. Il berg fosse affiliato alla polizia jugoslava. Afferma che se il lituano voleva fare la spia per l'Italia poteva rivolgersi al comando di Udine, ciò che non risulta. Aggiunge che il Mahremberg ricevette denaro dall'una e dall'altra parte. Il Pro curatore Generale prosegue di. cendo che il Mahremberg non accettò neppure l'offerta fattagli dal Governo jugoslavo perchè rientrasse in quel Paese, temendo — afferma il Procuratore Generale — di essere giudicato come un avventuriero e quindi d'incontrare anche la morte. < Doppio gioco, dun que, — dice 11 Procuratore Generale — che è doppio tradimento. Noi quindi dobbiamo giudicarlo e condannarlo come traditore dell'Italia». Continuando nella sua esposizione, afferma che anche il Bisogni è colpevole, perchè tutta la costruzione fatta per difendersi non è sostenuta da alcuna prò va. Il Bisogni agi per odio contro il Governo italiano, che gli negava la pensione. Infatti non gli sarebbero mancati mezzi per evitare l'incontro con gli emissari jugoslavi, conclude chiedendo per il Mahremberg tre anni e mezzo di reclusione e 45 mila lire di multa, e per il Bisogni tre anni e 35 mila lire di multa. Nel difendere il Mahremberg, l'avv. Milanesi sostiene che il suo cliente fu al servizio del controspionaggio italiano e in tale veste agì sempre per arri vare al suo scopo. Dopo avere esaminato, mediante un'acuta indagine psicologica, la figura del Mahremberg, presentandolo come un uomo dalla tormentosa vita passata, angosciata anche dalle persecuzioni razziali, di cui fu vittima — egli ebbe la madre fucilata 1— invoca una sentenza di assoluzione. L'aw. Sarno, difensore del Bisogni, afferma che soltanto la necessità di sotenere la propria numerosa famiglia indusse questi ad aggrapparsi come un naufrago al Mahremberg, con la speranza di trovare un lavoro. Ma quando si accorse di cosa si trattava, non appena riattraversato il confine dopo essersi incontrato con gli emissari jugoslavi, affermò di non volerne sapere. Chiede in fine per il suo cliente una sentenza di assoluzione La Corte, dopo una sosta in camera di consiglio, condanna il Mahremberg a 3 anni di reclusione e a 20 mila lire di multa, e assolve il Bisogni dal l'imputazione di spionaggio per non avere commesso il fatto, ", elBso£mi è gtat0 scarcerato in | -,,r3ta_

Persone citate: Casavecchia, Memmo, Michele Mahremberg, Milanesi, Pinna, Sorrentino, Vincenzo Bisogni

Luoghi citati: Italia, Pavia, Udine