Lo sforzo dei democratici contro le estreme nel Sud

Lo sforzo dei democratici contro le estreme nel Sud GLI ULTIMI NOVE GIORNI DI CAMPAGNA ELETTORALE Lo sforzo dei democratici contro le estreme nel Sud De Gosperi e Gonello terranno gli ultimi comizi nel Mezzogiorno e nelle isole - Villabruna a colloquio col Presidente del Consiglio - Una conferenza-stampa del MSI che ha fatto ridere a i a a e l o e a a o o e e e a e a l i e Roma, 27 maggio. Mancano nove giorni alla chiusura della campagna elettorale che avverrà, secondo il disposto di legge, alla mezzanotte del 5 giugno. E' già tempo, perciò, di consuntivi del seminato, di previsioni su quanto si potrà raccogliere il giorno delle elezioni. "Colloquio molto cordiale,, In questa prospettiva può essere considerato' il lungo colloquio che stamane De Gasperl ha avuto col segretario liberale Villabruna e gli altri contatti che nei prossimi giorni vi saranno probabilmente tra i dirigenti dei quattro partiti del centro democratico: non al fine di rafforzare l'alleanza, come insinuano gli avversari, giacche è vero invece che mai i rapporti tra gii alleati sono stati migliori, ma proprio, come si diceva, per un utile scambio di impressioni nel momento conclusivo della battaglia. «E* stato un colloquio molto cordiale, svoltosi nel quadro dell'intesa democratica tra i nostri rispettivi partiti», ha detto Villabruna uscendo dal Viminale e, per il merito del colloquio, non ha ritenuto opportuno dire altro. Ha invece acconsentito di buon grado a esporre le sue impressioni sul¬ lllllllililllillllllllllllllllllllliiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiilt le prospettive elettorali del partito, che sono molto rosee tanto da far prevedere, con fondamento, una affermazione vicina ai due milioni di voti. <Ho notato — ha affermato Villabruna — un notevole risveglio della coscienza liberale particolarmente nell'Italia settentrionale dove mi sembra che l'elettorato si sia reso conto dei motivi che, in relazione all'attuale momento politico, hanno indotto il nostro partito a collegarsi con quelli democristiano, socialdemocratico, repubblicano. Ho potuto anche constatare come negli ambienti monarchici più consapevoli vada sempre più maturando la convinzione della inattualità del problema istituzionale, ' in piena armonia con l'indirizzo già da tempo assunto dal P.L.I. « La nostra campagna presenta maggiori difficoltà nell'Italia meridionale per le note ragioni di natura prevalentemente ambientale. Tutti 1 maggiori esponenti liberali, e tra essi molti giovani, sono però mobilitati nel Sud per convincere l'elettorato e porlo in guardia da suggestioni sentimentali che lo distolgano da una chiara visione delle esigenze del momento politico. Nelle amministrati-e, comunque, il P.L.I. ha mantenuto nel iiililiiiiililiiiiiiiiiiliiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiii Meridione le posizioni del '48 e nel Settentrione le ha raddoppiate. Penso che questa volta otterremo un ulteriore miglioramento, che ci dovrebbe portare su un milione e ottocentomlla vóti circa». Il consiglio dei minori,, Molto dipenderà dal Sud, ad ogni modo, e questa è una preoccupazione comune in tutti gli ambienti democratici, a cominciare da quelli del partito di maggioranza, che ormai hanno pienamente compreso il pericolo ed hanno conseguentemente corretto la loro impostazione propagandistica secondo il consiglio che, per la verità già da molto tempo, gli era venuto dai < minori ». De Gasperl, che da parte sua sin dal principio si è battuto sulla destra con la stessa decisione dimostrata sulla sinistra, continuerà a dedicare al Centro-Sud tutte le sue energie, e sono difatti annunciati suoi comizi a Cagliari, Palermo, Bari, Napoli e infine Roma, dove concluderà la campagna. A chi lo avvicina in questi giorni il Presidente del Consiglio non nasconde le sue preoccupazioni per la «presa» che su certe zone dell'elettorato meridionale riescono ancora a fare tristi e screditati esponenti del passato regime: 1 De Marsico, i Lessema, gli Anfuso, i DI Crollalanza, i Delcroix, I Paoluccl, gli Acerbo. Si può essere sicuri, nel discorsi che ha ancora in programma, continuerà a non risparmiarli, e farà il possibile per farli vede, re come sono al loro illuso elettorato. Gemella è partito quest'oggi per gli Abruzzi e compirà anche lui un giro per il Meridio ne parlando successivamente a Lecce, Potenza, Catanzaro. Il viaggio segue le dichiarazioni di ieri alla stampa estera, così esplicite nel respingere ogni avance dirCoHaborazlone Vnionarchìca e può essere considerato quindi anch'esso un segno positivo per la decisione con cui la D.C. affronta in questi ultimi giorni la battaglia sui due fronti. L'infortunio dei neofascisti L'unico rimpianto è che non sia cominciata prima, visto che l'estrema destra mal sopporta l'attacco diretto ed in un clima di polemica franca e decisa vede ogni giorno di più sgretolarsi le sue posizioni. Ieri le toccò l'infortunio della condanna vaticana e della fine del < mito Graziani » nella Ciociaria, da dove l'ex-maresciallo è stato cacciato a furor di popolo. Oggi è stata la volta della conferenza-stampa di De Marsanich all'Associazione della stampa estera, ed anch'essa non si può definire altrimenti che come un infortunio toccato al neofascisti: la illustrazione programmatica del segretario del M.S.I. è stata tale che molti colleghi stranieri, alla fine della conferenza, hanno lasciato la sala ridendo. De Marsanich ha definito il M.S.I. liberale, socialista e corporativo al tempo stesso. Ha dichiarato che per il suo partito l'avversario preminente della battaglia elettorale è la D.C, ma subito dopo ha ammesso che, non raggiungendosi II 50 più uno per cento, sarebbe disposta ad appoggiarla per la formazione di un nuovo Governo. Vuole un Parlamento corporativo, ma « nato dal basso » attraverso 'elezioni in cui i cittadini fossero chiamati a votare per categorie. Ha rifiutato la qualifica di neofascista, mpscdfnmnamavddcBiiiiHimiiiimiiiMiinMiiiiimmiiniiHniHiHiH ma si è detto nello stesso tempo « molto orgoglioso di essere stato fascista, guidato da un capo che fu definito «uomo della Provvidenza». Ha confermato l'indirizzo repubblicano, ma ha esaltato l'apparentamento stipulato nelle < amministrative» con i monarchici. E pensiamo che ce ne sia abbastanza per giustificare la meraviglia del giornalisti, che alla line si sono chiesti se dav vero era proprio quello il leader del movimento che sta dando tanti fastidi alla democrazia. e, f_