Conclusione di una polemica tra il marchese Morozzo e il parroco

Conclusione di una polemica tra il marchese Morozzo e il parroco IL CASO DEL SINDACO DI ROCCA DE' BALDI Conclusione di una polemica tra il marchese Morozzo e il parroco Dallo scontro per lo slemma di famiglia sul baldacchino della processione alla denuncia del Vescovo di Mondovì - L'ordine del prefello motivato da "indebita intromissione nell'organizzazione ecclesiastica,, (Dal nostro inviato speciale) Rocca de Baldi, 23 maggio. La notizia che il prefetto di Cuneo ha sospeso per tre mesi dalle sue funzioni 11 Sindaco dì Rocca de' Baldi, ha ridato nuova notorietà al paesetto del Monregalese da dove una settimana addietro era partita una denuncia, l'unica in Italia, da parte di un elemento non di sinistra, contro la presa di posizione del clero In materia elettorale. A sporgerla infatti era stato 11 Sindaco, monarchico, marchese Roberto Morozzo della Rocca, 11 quale appena letta sulla « Squilla parrocchiale > del paese il testo della < notificazione > di monsignor Brlacca, vescovo di Mondovl, si era affrettato ad inviare un esposto al competente magistrato. Liete del sopraggiungere dell'inatteso alleato, le sinistre non mancavano di dar gran rilievo al fatto che anche un monarchico aveva querelato un vescovo, e il marchese cominciava ad accorgersi di aver compiuto un gesto dalle ripercussioni inattese anche da lui. Eccolo quindi prender la penna In mano e scrivere al quotidiano comunista precisando: «Io non ho denunciato 11 ve¬ scovo di Mondovl perchè egli iHiiiilllllllllllllllllliliiliiiiiMlllllllllilllllllllll è fuori da ogni mia giurisdizione, ma bensì 11 parroco, rev. don Francesco Delpodlo, perchè, sotto la mia giurisdizione, ha distribuito al pubblico del Comune di Rocca de' Baldi il giornaletto "La squilla della parrocchia" nel quale trovasi inserita l'ormai ben nota " notificazione " a firma Sebastiano Vescovo >. Per quanto l'affermazione non sembri formalmente esatta in quanto al solo monsignor Briacca è stata dalla magistratura notificata la querela del marchese, sostanzialmente essa è esatta In quanto Inquadra la vicenda nelle sue giuste proporzioni locali di uno scontro tra sindaco e parroco. Comincia la contesa quando don Delpodio fa levare le aste del baldacchino da processione nelle quali sono incise le armi del Morozzo (« Se non le rimette a posto per il Corpus Domini — ci dice oggi il marchese — lo querelo un'altra volta >) ; si accentua perchè ogni tanto il sindaco trova il banco riservato in chiesa alla sua famiglia occupato da altri fedeli; si aggrava per una divergenza di vedute sulla sistemazione dei locali della scuola; diventa insanabile quando in una rivolta — domata — dì alcuni consiglieri, 11 marchese crede di vedere la .mano del parroco. Slamo alla lotta in campo aperto. All'inizio della campagna elettorale il sindaco manda ai tre sacerdoti del Comune una lettera ammonendoli a non occuparsi di politica e ricordando casi di parroci condannati per quel motivo. Da buon colonnello in pensione, il marchese ha l'abitudine di affiggere nell'albo pretorio le sue decisioni, lettere, scritti a mo' di ordini del giorno. Cosi, il 12 maggio, appena letto 11 bollettino parrocchiale nel quale don Delpodlo, pur astenendosi prudentemente da ogni commento, pubblica la « notificazione > del Vescovo, il marchese Invia al sacerdote una lettera e ne fa affiggere 11 testo nel quale fra l'altro si legge : « Mentre è vivamente da deplorarsi che Mons. Vescovo abbia dato ai suoi subordinati l'ordine di commettere il reato previsto dall'art. 71 facendoli complici della sua " notificazione " le faccio considerare che ella, colla sua supina obbedienza ad un ordine illegale, si è assunta la responsab'lltà dell'Illegalità stessa, perchè era suo stretto dovere di respingere la Intimazione rice"uta intesa a violentare le coscienze a mezzo della propaganda politicoreligiosa ». Ora la prefettura di Cuneo ha sospeso 11 sindaco per queste e altre dichiarazioni — apparse sull'albo pretorio — che costituiscono < indebita intromissione nella organizzazione ecclesiastica». «Che albo pretorlo — gridava oggi davanti a noi 11 marchese — è una bacheca qualsiasi. E che intromissione: il parroco deve mettersi in testa che in queste cose deve ubbidire a me e non al Vescovo ». Intanto in paese, per sedare ogni possibile disordine, sono arrivati rinforzi di truppa: due carabinieri. I quali sembrano trovarsi benissimo nel pacifico paesello dove al fiero marchese si è da ieri tranquillamente sostituito in Comune l'assessore anziano G. B. Bent • E dove tutti sembrano stupefatti nel sentire quale eco abbia avuto il contrasto tra sindaco e parroco. g. g.

Persone citate: Baldi, Briacca, Delpodio, Francesco Delpodlo, Rocca, Rocca De' Baldi, Sebastiano Vescovo, Vescovo

Luoghi citati: Comune Di Rocca, Cuneo, Italia, Mondovl, Mondovì, Morozzo, Rocca De Baldi