Dissotterrati i cadaveri della Evans e della sua bimba

Dissotterrati i cadaveri della Evans e della sua bimba IL CASO DEL "MOSTRO DI LONDRA,. Dissotterrati i cadaveri della Evans e della sua bimba (Nostro servizio speciale) Londra, 18 maggio. Questa mattina all'alba sotto un cielo color cenere e mentre una fredda pioggerella creava una atmosfera autunnale, un gruppo di poliziotti — assistito da alcuni becchini — ha esumato in uno dei cimiteri di Londra, il cadavere della signora Beryl Evans e quello della sua bambina Geraldine, di 14 mesi, rinvenute entrambe strangolate, nel 1949, al numero 10 di Rillingtoii Place e del cui assassinio venne ritenuto responsabile 11 marito, Timothy Evans, impiccato nel gennaio del 1950. Com'è noto, quest'esumazione è stata fatta su richiesta diretta dell'avvocato difensore di John Christie, per motivi che ancora non sono chiari. Il mistero cominciava il 6 maggio, quando durante l'ultima udienza del processo preliminare a carico di John Christie, l'avvocato Curtis-Bennet — rappresentante la dife sa — ricordava che nella stessa casa di Rillington Place erano state strangolate nel 1919 sia la signora Evans che la sua bimba: egli ricordava poi che Timothy Evans pur essendosi dichiarato responsabile in una prima confessione del duplice orrendo delitto, aveva però, durante il processo, accusato John Christie dell'atroce assassinio. (E Christie anzi, sferzato da queste parole, era svenuto). Naturalmente, questi < ricordi » portati alla luce da Curtis-Bennet avevano l'effetto di convincere la pubblica opinione che il Christie < il mostro di Londra » fosse responsabile anche di quelle due morti: di conseguenza sorgeva anche il pauroso sospetto che TimothyEvans fosse stato impiccatoper due delitti che non aveva commesso. Questi sviluppi del c caso Christie » facevano scaturire tuttavia alcuni inter- rogativi, cui ancora oggi non è stata data una precisa ri-sposta. Perchè è proprio l'av-vocato difensore di Christie che si preoccupa di riportare alla luce questo orrendo pas-sato. Quali vantaggio potreb- be derivare al suo cliente da «una eventuale scoperta ch'egli Ine colpevole anche dell assassinio della signora Evans e deila sua bambina? Come abbiamo detto sono domande senza risposta: c'è però una tesi che viene eonsi derata come più vicina allaverltà. Secondo questa tesi Cur tls-Bennet starebbe compiendo questa manovra nella speranza di provare nell'Imminente processo, che Christie non è un bmuLbCnptcl « normale omicida » — condan nabile quindi alla forca — ma bensì un mostro, dalla mente malata, punibile soltanto con una sentenza ' all' ergastolo. L'avvocato difensore mirerebbe quindi a fare riconoscere Christie come colpevole di un numero altissimo di omicidi, poiché in questo modo egli potrà essere forse salvato dal capestro come un povero folle, affetto da orrende manie. m. c. Poliziotti inglesi assistono al l'esumazione dello salme delle due assassinate. (Telefoto)

Persone citate: Beryl Evans, John Christie, Timothy Evans

Luoghi citati: Londra