"Sono diventato cieco" grida un operaio colpito dalla fiammata di un saldatore elettrico

"Sono diventato cieco" grida un operaio colpito dalla fiammata di un saldatore elettrico "Sono diventato cieco" grida un operaio colpito dalla fiammata di un saldatore elettrico La sciagura è avvenuta in una fabbrica di via Usseglio - Un'altra disgrazia sul lavoro in un cantiere edile di via Giolitti: un giovane precipitato da una scala è morto all'ospedale Orribile disgrazia ha colpito ieri l'operaio Arturo Lolll di 50 anni, domiciliato in via Duchessa Jolanda 15. Da tempo 11 Lolli era disoccup-.to e questa sua condizione gli era di grande cruccio. Finalmente negli scorsi giorni egli riusciva a trovare lavoro presso uno stabilimento per la lavorazione dei metalli in via Usseglio 20. Ieri mattina vi si recava per la prima volta e a mezzogiorno tornava a casa particolarmente soddisfatto; l'ambiente e 11 lavoro gli piacevano molto. Alle 14 rientrava nella fabbrica e riprendeva a saldare elettricamente dei segmenti metallici. All'improvviso — secondo quanto più tardi ha dichiarato lo sventurato — dal saldatore si sprigionava un lampo accecante. Il Lolli avvertiva immediatamente un violento bruciore agli occhi e un insostenibile mal di capo, frastornato, quasi inebetito, egli restava per un minuto o due immobile. Poi si scuoteva ma il malessere n ir. accennava a scomparire. Allora si recava dal capo reparto e chiedeva il permesso di assentarsi per un poco e di uscire all'aria aperta. Ottenuto 11 permesso l'operaio usciva dalla fabbrica e si dirigeva verso casa. Lo stato di malessere aumentava. Ad un tratto, in Largo Glachino, il Lolli si arrestava barcollando e gemendo: iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiim « Non ci vedo più ! Non ci vero più! Sono cieco! ». I passanti impressionati lo soccorrevano e cercavano di calmarlo. Interveniva un vigile urbano che con una macchina lo accompagnava all'ambulatorio dell'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro in via S. Francesco d'Assisi 23. Qui l'operaio veniva trattenuto in osservazione e a sera Inviato all'ospedale oftalmico. I sanitari non si sono ancora pronunciati, tuttavia si hanno buone speranze per ritenere che la cecità del Lolli sia transitoria. — Gravissima sciagura è accaduta ieri pomeriggio in via Giolitti, verso le ore 16. Sulla facciata del palazzo notarile di via Giolitti 35 è stata eretta un'impalcatura poiché sono in corso lavori di restauro e puntellamento. Su questa impalcatura, al primo piano, lavorava Ieri il muratore Luigi Negro di' 18 anni, da Sommarlva Bosco, dipendente dell'impresa Squillarlo. Accanto a lui era il fratello Vincenzo di 20 anni. Ad un certo momento il Luigi saliva su di una scala a pioli e cominciava ad arrampicarsi. Ad un tratto, non si sa ancora per quali ragioni — se colto da un Improvviso malore o se avendo messo un piede in fallo — il Negro scivolava. Il fratello udiva un suo grido strozzato, alzava la testa e lo vedeva con le mani staccate dalla scala, che annaspava nel vuoto, in bilico. Ma prima che il Vincenzo avesse potuto abbozzare un gesto qualsiasi, un movimento per essergli vicino e portargli soccorso, lo sventurato precipitava all'indictro, sfiorava la impalcatura e cadeva nel vuoto. I colleghi di lavoro e i passanti, inorriditi, lo scorgevano schiacciarsi sul marciapedi, dopo un volo di quattro metri circa. Mentre il povero Luigi giaceva supino, con una larga ferita alla testa da cui sgorgava abbondante sangue, il fratello, smania-id.!. scendeva a precipizio dall'impalcatura e accorreva presso di lui. L'infortunato aveva perso conoscenza e respirava debolissimamente. A braccia lo si sollevava e. tra lo sgomento dei passanti, lo si trasportava rapidamente all'ospedale San Giovanni, che è quasi di fronte al luogo della 111M111 [ IM n M11M1MI r 1M M ! I ] 111111MIM111111MIMIM sciagura. I medici dt turno gli prodigavano amorevoli cure, ma purtroppo le condizioni del giovane erano veramente disperate, causa la frattura della base cranica. Il Negro decedeva alle ore 20 senza riprendere conoscenza, — Alle Mollnettc è stato ricoverato in osservazione l'operaio 38enne Giorgio Canavesi, residente a Cercenasco. Mentre stava scavando in una buca nei pressi di via Baretti — ove sono in corso lavori stradali, inciampava, cadeva malamente all'Indietro e batteva la schiena producendosi forti contusioni alla regione sacro-lombare. — Un operalo è stato investito da una motoretta davanti alla sua abitazione: ora giace al Mauriziano, ricoverato in osservazione per commozione cerebrale. Ieri sera, alle 19,15, l'operaio 46enne Giuseppe Brunetti domiciliato in via S. Paolo 94, stava apprestandosi ad attraversare la strado per rientrare in casa, quan¬ lllllllllllllllllllllllllllllllllllllllillllllllllllltMII i a , 0 o e i o i o a e o a a ¬ do veniva investito e gettato a terra da una motoretta proveniente da via Caragllo. Subito soccorso, 11' Brunetti veniva portato al Maurizlano dove, come abbiamo detto, è stato trattenuto in osservazione, • — E' deceduto ieri sera all'ospedale Maria Vittoria, l'operalo Giuseppe Biglino, di 40 anni, abitante in via Germanasca 32. Il poveretto era rimasto vittima di un Incidente stradale il 3 maggio scorso. Egli percorreva in bicicletta corso Francia, quando giunto all'incrocio di via Giacomo Medici veniva Investito da un pullman della linea D diretto verso il centro. Nell'urto 11 Biglino riportava la frattura della base cranica. — All'ospedale Maria Vittoria è stato ieri sera ricoverato il rappresentante Antonio Mellini di 49 anni residente a Milano. Egli era andato ad urtare con la propria auto, in corso Francia all'angolo di via P. D'Acaja contro il convoglio sulla tranvia TorinoRivoli. Il Mellini è stato giudicato guaribile in 20 .giorni. IIIIIIIItlllllllllllllllllllllllItllllllItlllItlllllllllItlllll

Luoghi citati: Assisi, Cercenasco, Milano