Reti di Pandolfini e Frignani e molte occasioni sciupate

Reti di Pandolfini e Frignani e molte occasioni sciupate Reti di Pandolfini e Frignani e molte occasioni sciupate «WMT'llM'a» Palermo, lunedì mattina. I dati ufficiali parlano, veramonte, di più di 47 mila persone presenti, quasi 48 mila, di cui 4o' mila paganti. Non v'è clic da fare 1 complimenti a Palermo, anche per l'organizzazione che non ha mostrato pecche. Il pubblico è affluito al campo per tempo e alle 11 del mattino le gradinate di curva già apparivano gremite. I bagarini del biglietti d'ingresso non rappresentano affatto un fenomeno speciale di questa città: al massimo si può dire che il fenomeno stesso ha preso qui forme più aperte e Insistenti che altrove. La banda del pompieri della città ha Intrattenuto il pubblico durante l'attesa ed ha fornito una esecuzione degli inni dei due Paesi in lizza che ha fatto scattare la folla. E il tempo si era volto definitivamente al sereno nel pomeriggio e la temperatura era tiepida, quasi calda, per quanto hggemente aerata. E il lancio di qualche centinaio di piccioni viaggiatori, completò la parte coreografica dello spettacolo d'avangara. Le squadre compaiono in campo nelle formazioni annunciate. Gli azzurri hanno Lorenzi all'ala destra, Vivolo al centro, Pandolflni alla mezz'ala destra e Boniperti nel ruolo, insolito per lui, di mezz'ala sinistra. Come posizioni sovvertiranno poi tutto nel secondo tempo. Lei partita ha inizio con cinque minuti di ritardo sull'orario fissato e, forse, per ricuperare questo breve tempo perduto, l'arbitro chiuderà sia la prima come la seconda parte dell'incontro un minuto e mezzo prima dello scadere del tempo regolrmentare. In fatto di anticipo egli ha battuto ogni altro uomo in campo. Anche il risultato egli ha voluto in qualche modo anticipare. Si giuoca da appena tre minuti, e Lorenzi, riprendendo un allungo di Bertuccelli, cerca di intrufolarsi sulla destra e va a finire in mezzo a due avversari, e riceve una spinta dal mediano sinistro svizzero, e rotola a terra in rete. Parejva uno spunto individuale, e I l'azione non presentava caratitele di pericolo immediato. Ma | l'arbitro senza tanti compilimene, decretava senz'altro la punizione massima, i L'espressione generale è più jdi meraviglia che consenso. I 'giuocatori svizzeri reclamano, ! poi si arrendono. E Pandolfii ni accenna a" tirare sulla slnljstra del portiere, poi spedisce la palla sulla sua destra: in rete, ben inteso. Uno a zero. Gli ospiti non si perdono d'animo, mettono il chiavistello alla loro porta a mezzo di Neukom che funge da terzino volante, e quando uno dei loro si allontana da casa, dà grattacapi alla difesa nostra. Nella quale difesa Giovannini e Corradi tengono il posto con onore. Nel settore d'attacco invece le cose non vanno. Frignani non viene servito con continuità, Vivolo, si saprà solo dopo, è sofferente di stomaco, e parecchi altri girano «in folle ». Particolarmente Boniperll non ne azzecca una. Qualche vivace protesta fra il pubblico che vorrebbe veder giuocar meglio. La prevalenza degli italiani è più di territorio che di giuoco. Cinque angoli per gli azzurri e due per gli elvetici. |E il solo tiro veramente pericoloso che parte dal piede di uno dei nostri è di un media no, Venturi — ed è veramente molto bello — ira non è di un attaccante. Le cose vanno un po' meglio alla ripresa, lo si vede subito, malgrado che il primo tiro sia di Fatton. Boniperti è ora all'ala e Lorenzi al centro, e Vivolo alla mezz'ala sinistra. Il giuoco degli azzurri è adesso meno aereo, tendendo a quella sua sede naturale che e la superflce erbosa. La quale però essendo tutt'altro che perfetta crea le sue difficoltà anch'essa. I nostri non si fanno pregare tanto a Bparare In porta e parecchi tiri vengono indirizzati alla rocca di Parlier e molti anche a discreta lontananza da essa. La metà del tempo è appena passata che improvvisamente su un contrattacco svizzero, la palla centrata lunga e alta dalla sinistra, trova Hughl II solo davanti a Moro: 11 centravanti, forse perchè sorpreso lui stesso da tanta manna, manca completamente il bersaglio. Passa un minuto, e gli o°pUì s! f°.nno nuovamen- te avanti, è Hughi, con un magnifico passaggio in profondità, che taglia fuori d'azione Corradi, mette la palla sul piede della sua ala destra. E anche Chiesa rifiuta e sciupa la ottima occasione. Roba da capovolgere la situazione e metterci in svantaggio, nello spazio di due minuti. Non sarebbe proprio cosa giusta e. quando gli italiani riprendono a dominare, è Ven- turl che ancora si distingue come il miglior tiratore di una linea d'attacco a cui non appartiene. Ci avviciniamo all'ultimo quarto d'ora, e il quadro della partita ricorda Lugano della stagione scorsa, quando Boniperti allunga forte e a terra, trasversalmente, dalla destra verso il centro. Vivolo che potrebbe fermare e tentare la sorte non interviene invece che aprendo le gambe e lasciando ebe la palla con. tlnul la sua ■ re "Uoria verso sinistra. La fiuta Inganna due o tre avversari e Frignani emerge libero da sorveglianza, laggiù In fondo, converge di qualche passo verso il centro e poi di destro insacca in rete, sulla sinistra del portiere che gli si è fatto Incontro. Se i giuocatori In campo si abbracciano gli spettatori sugli spalti scoppiano in un boato. E' la vittoria vera che si concreta, finalmente. Ora gli azzurri hanno le ali ai piedi e corrono e travolgono, e non stupirebbe che segnassero ancora. Invece dove nasce il rischio di un altro pallone in rete è all'altra estremità del campo, la nostra. A seguito di una solenne papera di un difensore azzurro, due rossocrociatl sfondano, l'uno serve l'altro e il ticinese Riva IV a due passi da Moro colpisce là base del vicino montante invece della rete. Qui, si può dire che l'abbiamo scampata bella. Ve ne saranno già abbastanza di discussioni, ora con 11 due a zero — guai se fosso un due a uno. 'Con quel tipo di rigore che ci aveva dato il primo vantaggio. Ancora un tiro di Venturi, ancoia un calcio d'angolo a nostro favore — in totale otto per gli azzurri e quattro per gli ospiti — e l'arbitro, con un minuto e parecchi secondi di anticipo, pone termine al trentesimo Incontro fra l'Italia e la Svizzera. v. p. ITALIA: Moro; Bertuccelli, Corradi ; Mori, (ilnvanninl, Venturi; Lorenzi (Boniperti), l'andolftni, Vivalo (Lorenzi), Boniperti (Vivolo) e Frignoni. SVIZZERA: Parìler; Noul-on. Bobiniteli! ; Casali I, Mauron, Re II m ili limi se r; Chi--si. Alitene», Hugl II, Fntton, Riva IV, ARBITRO: Francken (Belgio). Gì'ARDIALINI".E : G e ni i n I (Italia) e Silvano (Balia). RETI: Pandoliini (Italia) su rigore al 3" minuto del primo tempo; Frignarli (Italia) al 23' del secondo tempo. PUBBLICO: Quarantottiimila persone circa. I due capitani Fatton (a Ministra) e Boniperti scelgono 11 campo, davanti un'arbitro Francken. (Telefoto)