Charlot fra 1400 bambini romani

Charlot fra 1400 bambini romani Charlot fra 1400 bambini romani Roma, lunedi mattina. Quando Charlie Chaplin è apparso ieri alla ribalta del palcoscenico vi è stato un attimo di silenzio tra i U00 bambini che avevano assistito ad alcune vecchie comiche del grande Charlot. Poi i loro battimani e le lóro grida festose hanno riempito la grande sala. Ma quell'attimo di silenzio non era sfuggito alla sensibilità di Chaplin. Forse quei 1400 bambini erano rimasti disorientati dinanzi a quella sua testa canuta, a quella sua persona così diversa dall'altra che poco prima avevano visto sudo schermo, lo Charlot giovane, il mimo che aveva dilettato i ragazzi d'una volta, che oggi tornano, con il bagaglio detta loro espeiienza, ad ammirarlo in Limelight, nelle vesti di Calvero, ti vecchio clown che non fa più ridere. «Non sapevo — ha detto Chaplin in inglese — di avere tanti bambini che mi amano. Mi sento un padre pieno di responsabilità e, poiché vi siete comportati bene, continuate ad assistere pure ai miei film Mi apiace di non potervi dire tutto questo in italiano, ma purtroppo questa lingua meravigliosa è per me troppo difficile. Dio vi benedica tutti, per la grande ispirazione che mi date. Voi siete la personificazione della mia ispirazione, perchè in fondo siamo un po' tutti bambini ». De Sica, che gli stava vicino, ha tradotto queste sue parole. Poi Charlot ha sorriso nuovamente ai bambini e li ha salutati più volte con la mano, lasciando la sala. Oli applausi frenetici di quella grande folla di piccoli lo accompagnarono fino all'uscita del cinema, ove era ad attenderlo una lussuosa Rolla Royce del corpo diplomatico, che lo ha portato a villa Wolkoski, sede dell'ambasciata inglese, per una colazione offerta in suo onore. Ma tra un impegno e l'altro Charlie Chaplin aveva trovato ieri mattina il tempo per recarsi a visitare, con Vittorio De Sica e altri amici, la vecchia Roma; il Colosseo, il Campidoglio, la fontana di Trevi sono passati, così, dinanzi ai suoi occhi in una rapida sequenza. E ovunque è stato ap plaudito da una fotta di ammi j ratori, ovunque ha dovuto posare per % fotoreporters. Verso le 11,30 faceva ritorno al Grand Hotel, ove occupa un appartamento di tre stanze al primo piano. Nella hall si tratteneva a parlare cordialmente con alcuni componenti della missione anglo-etiopica che da oltre un mese si trova nella capitale. Saliva quindi nel suo appartamento, si cambiava d'abito, e, dopo aver salutato la giovane moglie che è da sabato sera a Roma, si recava al cinema dove,lo attendeva la moltitudine dei bambini. Salito sul palcoscenico Charlot riceve l'omaggio di fiori dai bimbi che lo hanno festeggiato. (Telefoto)

Persone citate: Chaplin, Charlie Chaplin, De Sica, Rolla Royce, Vittorio De Sica

Luoghi citati: Roma, Trevi