Al goal iniziale di Sentimenti rispondono Vitali e Jeppson: 2-1

Al goal iniziale di Sentimenti rispondono Vitali e Jeppson: 2-1 NELLA RIPRESA I "NAPOLETANI,, BATTONO IIÌRAVITA Al goal iniziale di Sentimenti rispondono Vitali e Jeppson: 2-1 Ci sono degli incontri ai quali non to- piacere di dovere assistere, ma sui quali dà noia maggiore ancora di dover riferire. Tanto sono brutti. E' sempre increscioso dover dire male del prossimo. Eppure bisogna farlo, quando verità lo esige. Questa di Torino è stata una delle partite più scadenti a cui abbiamo assistito da parecchio tempo a questa parte. Scadenti come tono tecnico e come tono morale. Fu per quasi tutti i novanta minuti una deficienza grande in fatto di giuoco, e, come comportamento di parecchi fra i giuocatori, fu una baruffa che sfiorò spesso la rissa. Come abbia fatto l'arbitro a tollerare certi episodi di violenza deliberata, certa caccia all'uomo, certi falli materiali di autentica cattiveria, e per noi un mistero. Se c'era un caso, in cui qualche uomo doveva andare a finire negli spogliatoi decisamente e senza pietà, lungo tempo prima che terminasse la partita, era proprio questo. Chi teme di guastare una partita con espulsioni, quando le infrazioni sono violente e plateali, guasta il giuoco nel suo significato essenziale: per non rovinare la parte, rovina il tutto — e quindi anche la parte. Gente che perde la testa con tanta facilità, va mandata a ricuperarla, o per lo meno a ricercarla, fuori del campo. Per il bene e nell'interesse di tutti. Che della situazione sorta sul terreno di giuoco, chi ha finito per fare le spese è stato proprio il povero Torino, che fa così un altro ruzzolone giù per la scala della classifica, in pe¬ «« I ì 1 ■ Il I « 11 i 11 II IMI ì I i 111M M11 [ 111111111 i I ; 11 [ 1111 ricolosa prossimità del fondo della medesima. Poteva vincerlo, anche con relativa facilità, l'incontro, il Torino: nel corso del primo tempo. Ne ha avuto l'occasione, e l'ha buttata via in modo imperdonabile. Aveva segnato per primo, verso il 12', quando, su un centro a mezza altezza dell'ala destra Marzani, nasceva un « qui prò quo » nella difesa partenopea, e Sentimenti, III poteva spedire irresistibilmente in rete da pochi passi. Era il momento buono per i granata, che dovevano approfittarne: perchè di¬ versi fra i difensori estremi del Napoli accusavano il colpo, diventando nervosi, perdendo precisione nel marcare e calciando un po' a vanvera. Come .conseguenza di questo stato di cose, ottime occasioni di arrotondare il vantaggio si presentavano effettivamente al Torino. In "una di esse, col portiere a terra, a due passi dalla porta, Giammarinaro spediva alto sopra la sbarra trasversale con un forte tiro, laddove sarebbe bastato un leggero e preciso tocco per infilare la rete. Nell'altra — madornale addirittura come faci- lità — Marzani veniva a trovarsi tutto solo davanti a Casari. Come l'ala destra granata abbia fatto a non segnare, è un enigma: poteva spedire a destra od a sinistra, a suo piacimento, ed invece, come ipnotizzate dall'avversario che non aveva perso tempo ad uscire, finiva per prendere di mira il corpo del portiere. Ebbe anche sfortuna, in questo periodo, il Torino, perchè in realtà un secondo pallone riusci a spedirlo in rete ad opera di Marzani, solo per non vedersi convalidare il punto dall'arbitro: si trattava di un « fuori giuoco* discutibile, e nell'opinione nostra — che non canta — il giuocatore granata incriminato si trovava in posizione regolare al momento in cui la palla era stata ultimamente giuocata. Se il Torino avesse, alla mezz'ora del primo tempo, dato una forma sostanziale al suo vantaggio — ci stava anche un- tre a zero — la cosa sarebbe stata giusta. Invece non ne fece nulla. E l'avversario aveva cosi tempo di rimettere ordine nel suo cervello, di riprendersi e andare a sua volta all'attacco. Ed allora le cose cominciavano a farsi brusche, coi duri urti fra Nay e Jeppson Lo svedese cercava di evitare contatti antipatici, trasferendosi sovente all'ala sinistra ma il piemontese non gli dava requie ugualmente. Era la volta della difesa dei padroni di casa di perdere la tramontana e di commettere errori Ed al 38', Nay ne faceva una delle sue: saltava a braccio disteso, e, alto, sopra la testa di tutti, respingeva la palla con un bel pugno, poi andava a- reclamare dall'arbitro. Il quale concedeva senz'altro la punizione massima. E Puccioni, intuendo il tiro un po' ingenuo di Amadei, respingetxt Passavano due minuti, ed il Napoli tornava a farsi avanti in nutrita offensiva. Tiri dell'uno, tiri dell'altro, parate, ca rambole, finché, su una respin ta breve, la palla giunge a Vitali e, con un tiro basso e preciso sulla destra del portiere l'ala destra degli ospiti infila la rete. Uno a uno, con inizio di scene poco edificanti. Alla ripresa, il Napoli, che evidentemente è lieto del pareggio, non giuoca più allo scoperto. Di pericoli Casari non ne corre più. Anche perchè la prima linea del Torino si sfascia ed anche Buhtz, che si era portato bene nel primo tempo, diventa evanescente Le offensive degli ospiti pren dono carattere di contrattacchi che partono da lontano. Da ogni scontro fra Nay e Jepp son sprigionano scintille. E Nay, che pare inviperito, si porta schiettamente male. E l'arbitro fa da paziente padre di famiglia dove dovrebbe fa re l'energico. E le cose peggiorano ad ogni istante. E, or qua or là, fra le urla del pub blico, un giuocatore vola terra e vi rimane. Capito che ogni cosa'è tollerata, i falli prendono carattere palese plateale. Amadei è, In quella bolgia, l'uomo più calmo quello che ha le vedute più chiare. Al SS', proprio Amadei su azione iniziata sulla destra da Pesaola, riprende al centro e visto Jeppson appostato sulla sinistra, serve lungo in avanti. Lo svedese scavalca l'avversario che tenta di bloccargli la via, converge al centro, e spara forte di destro, a mezz'altezza. Dal braccio sinistro di Puccioni proteso in avanti, la palla schizza irresi stibilmente in rete. Ecco il To rino che perde un incontro che aveva avuto occasione dì vincere. Ecco il settore napoletano del pubblico — tutfaltro che ristretto — che esplode in giubilo incontenibile. Ecco sul campo picchi e ripicchi, botte e risposte, calci e sgambetti e giuocatori che si rincorrono in sfogo alle loro private questioni. E gli spettatori che si portano meglio dei giuocatori. Ed i granata che non riescono più a riorganizzarsi per tentare di riacciuffare il pareggio. E l'arbitro che pare raccomandarsi al cielo perchè giunga presto la fine di tanta gazzarra. E la fine che giunge effettivamente mentre s'addensa l'oscurità. Ed i neutrali che si allontanano di corsa, per dimenticare al più presto quanto di poco bello hanno visto. Vittorio Pozzo Btdrvqspslmscctstspvas

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