Bel gioco alla pari tra Lazio e Inter:1.1

Bel gioco alla pari tra Lazio e Inter:1.1 Bel gioco alla pari tra Lazio e Inter:1.1 Dal nostro corrispondente Roma, lunedì mattina. Il bilancio delle due partite disputate dall'Inter sul campo romano si chiude con un invidiabile attivo: tre punti su quattro sono finiti nella sua scarsella ed il bottino avrebbe potuto essere anche più pingue solo che ieri i nerazzurri milanesi avessero giuocato sul metro della prova maiuscola sfoderata quindici giorni fa contro i giallorossi. Di fronte al granitico blocco difensivo della Lazio, sottoposti ad un marcamento strettissimo e assiduo, costretti a non scoprirsi mai alle spalle perchè fosse sempre pronto un argine alle improvvise e veloci folate offensive avversarie, gli ospiti non hanno potuto dar vita a quel gioco nitido, penetrante e spesso irresistibile che costrinse la squadra di Varglien ad alzare per tre volte bandiera bianca. La Lazio, di conseguenza, pur messa con le spalle a terra al 21' del primo tempo da un goal di Lorenzi, non ha mai avuto la sensazione di dover irrimediabilmente cedere il passo ed ha reagito da pari a pari raccogliendo meritatamente il frutto della sua tenacia proprio pochi attimi prima che Agnolin fischiasse il segnale del riposo. La capolista ha avuto 1 suoi punti di forza in Giovannini, preciso e poderoso, indubbiamente il miglior uomo in campo, nei due terzini, in Neri e, all'attacco, in Lorenzi. Skoglund ha lavorato moltissimo, ma Fuin, che lo seguiva come un'ombra, gli ha impedito di gettare sul piatto della bilancia tutto il peso della sua tecnica. Nyers, rientrato in squadra dopo due settimane di assenza, ha fatto rimpiangere la esclusione di Broccini. Discontinui e spesso imprecisi Nesti, Armano e Mazza. Occasioni non sono mancate dall'una come dall'altra parte per volgere il risultato a favore di questi o di quelli; ma, tutto sommato, la parità rispecchia fedelmente l'andamento del giuoco e riteniamo che possa soddisfare tanto i nero-azzurri quanto i laziali. La partita, come si è detto, si è praticamente risolta nei primi 45 minuti. Il lavoro, per i portieri, comincia subito: al 1' Sentimenti IV deve accartocciarsi ai piedi di Mazza e immediatamente dopo tocca a Ghezzi di farsi incontro a Bettolini che, lanciato in piena area da Antoniot.ti, si impappina come un principiante lasciandosi sfuggire Vistante favorevole. Al 21' gli ospiti riescono a raccogliere il frutto del loro predominio. Anche questa volta l'azione è rapidissima. Nasce in area interista, con una lunga respinta di Giovannini; la palla è raccolta a metà campo da Lorenzi che la smista a Skoglund e scappa velocissimo ricevendola di nuovo alle spalle dell'ormai superato Sentimenti V. < Veleno > non esita un secondo, piomba in area e fulmina in rete prevenendo la uscita di Sentimenti IV che sollevando i pugni può soltanto sfiorare la sfera. La Lazio tuttavia non si arrende e al 45' ottiene il pareggio su un'azione banale. Bettolini, poco oltre la metà campo, supera Blason e calcia lungo verso destra: Nesti si fa incontro alla palla apprestandosi tranquillamente a respingerla, ma la manca in pieno e Puccinelli, liberissimo, se la trova tra i piedi al vertice si' nìstro dell'area. La piccola ala destra fa tre passi, poi, senza convinzione, fa partire un tiro, neppure troppo violento verso la porta, Ghezzi si tuffa sicuro del fatto suo senza pe rò aver fatto i conti con il terreno fangoso; il pallone, infatti, toccata terra, ha un inat¬ tdfiiiiiiiitiiitiiii isiiiiif ititi iiriiiiiif iiiiiiiiiiiiiiisisi teso falso rimbalzo e sguscia di tra le braccia del portiere insaccandosi in rete. Niente di notevole nella ripresa. Verso la mezz'ora la Lazio comincia ad accusare la stanchezza- e rallenta il ritmo della sua manovra, mentre una leggera pioggerella fa la sua apparizione sul campo. Il c serrate » è di pretta marca interista e un paio di volte Lorenzi penetra con azioni personali attraverso le maglie dei reparti difensivi avversari. Ma forse è scritto che questa partita, come è giusto, non debba avere nè vinti nè vinci tori. Al trillo finale di Agnolin 1 due capitani si stringono la mano. Degno sigillo per una gara disputata senza risparmio ma con assoluta cavalleria. Sandro Zapelloni

Luoghi citati: Lazio, Roma