Lasciò morire il marito senza prestargli aiuto

Lasciò morire il marito senza prestargli aiuto Lasciò morire il marito senza prestargli aiuto arg,unemana. (.1. m.) Un giudizio che pare emesso apposta per servire da preludio a quello che il Tribunale di Digne dovrà pronunciare giovedì prossimo nei riguardi di Gustavo Dominici, il contadino di Lurs che non prestò assistenza ad Elisabetta Drummond moribonda, è stato pronunciato sabato dalla sedicesima sezione del Tribunale correzionale di Parigi. Si doveva giudicare Lucienne Malebranche, che assistette impassibile all'assassinio del marito da parte del Aglio e non avvertì la polizia, nè mandò a cercare un medico per tentare di salvare la vittima, che non era spirata lmmediamente. La tragedia si svolse verso la mezzanotte del 25 febbraio 1951 a Nanterre, vicino a Parigi, e la vittima, che aveva avuto il cranio fracassato a bastonate, venne trasportata all'ospedale soltanto alle 8 del giorno dopo per morirvi quasi subito. Il parricida dichiarò di avere percosso il padre per di fendere la madre, e la Corte d'Assise della Senna lo condannò recentemente a 3 anni di prigione. Ma ieri doveva essere giudicata la madre, una donnetta di 47 anni, a cui si rimproverava di non essere intervenuta nè durante, nè dopo la lotta. « I miei bambini piangevano e mi dovevo occupare di loro »: è stata questa l'unica risposta dell'Imputata. Così, per occuparsi dei suoi bambini — e ne ha nove — la donna non perse cinque minuti di tempo per chiamare un medico. E il marito morì. Ciò non ostante, il Tribunale l'ha condannata soltanto ad 8 mesi di prigione con la condizionale, E' un esempio che 1 giudici parigini danno a quelli di Digne.

Persone citate: Elisabetta Drummond, Gustavo Dominici

Luoghi citati: Parigi