I bianconeri ritrovano l'estro e travolgono l'Atalanta: 5-1

I bianconeri ritrovano l'estro e travolgono l'Atalanta: 5-1 fleti di Carapellese 12], Muccinelli, Vivolo, John Hansen I bianconeri ritrovano l'estro e travolgono l'Atalanta: 5-1 Bergamo, lunedì mattina. La Juventus hji ritrovato la via della vittoria, proprio in trasferta, su un campo difficile e conrro una squadra, nelle file della quale compariva per la prima volta un giuocatore straniero noto per la sua potenza realizzatrice. Il punteggio è rilevante — il più elevato di tutta la giornata — ed esagera alquanto la differenza di valore fra le due squadre in campo: ne avvilisce una in modo che non merita, ne glorifica l'altra in tono troppo marcato. L'Atalanta infatti ha lottato con tenacia e con coraggio, ha attaccato a lungo, a tratti ha anzi dominato nettamente. La differenza di comportamento fra le due compagini, sta appunto nel fatto che l'una ha attaccato maggiormente, e l'altra ha attaccato meglio. La partita ha dato luogo, col suo svolgimento, ad una di quelle situazioni tattiche che piacciono, perchè convengono, alla Juventus. Reduce da due sconfitte consecutive, smaniosa di riabilitarsi al cospetto del proprio pubblico nel momento in cui poteva finalmente disporre di una delle sue pedine ]iiù importanti, l'avversario si gettò nella lotta con grande ardore, si protese tutto in avanti, costrinse il giuoco, a lunghi periodi, nella metà campo torinese. I bianconeri ebbero la virtù di contenere questa prolungata ed insistente offensiva, di convertirla in arida e sterili pressione, e fruirono del vantaggio di poter scatenare delle avanzate, delle puntate che penetravano ogni volta come degli aculei nello sbarramento difensivo bergamasco. Si giuochi coj metodo, si giuochi col sistema, il contrattacco 6 e rimane sempre il migliore degli attacchi. La lunga pressione costringe il giuoco in linea, la secca controffensiva permette il giuoco in profondità: trova le maglie della difesa avversaria allargate od allentate, capoti. <?e subitaneamente le situazione sferza uomini colti di sorpresa. Maestra nello sfruttamento di sii "toni del genere — che. la allontanano di colpo da molti dei suoi difetti e delle sue tendenze errate - la Juventus non si fece pregare, trasse invilo profitto dall'occasione che le si presentar)". Naturalmente non è stata, soltanto là situazione tattica creata dall'avversario, a dare origine alla bella prova dei bianconeri. Il migliorato rendimento della squadra é dovuto in proporzioni notevoli anche al maggiore impegno e al progredito grado di forma dei singoli elementi: senza la saldezza e la pree-i- sione di intervento degli Uomini delle lince arretrate, non sarebbe stato possibile, per esempio, reggere al lungo e nutrito assedio atalantino della seconda parte del primo tempo e della prima parte del secondo. Tutti e tre i cambiamenti oi>crati nella formazione si so no dimostrati indovinati edUlimine dato buoni frutti. Cor- reteli sa stare tanto saldo in\arcione, come muoversi snello, veloce ed elastico all'occasione: non ha avuto incertezze, l'unica volta in cui fu colto in fallo, fu sul punto della bandiera dell'Alalanta, punto dovuto alla sorpresa, perchè segnato da Cogoli su contraitacci) anch'esso, combinazione, cioè sulla rapida reazione alla rete che Vivalo aveva segnato un minuto prima. Il quale Vivalo ha portato una nota di freschezza, di vivacità che maneei va nelle dapole rastpequtounUrali dell'attacco""1,bianconero\at E' eincora un poco saltuario ncl suo comportami nto e nel suo rendimento. Vivolo, la con tinnita non è il suo forte. Ma. quando è lanciato, è pericoloso personalmente e scombussola i difensori avversari. B Karl Hansen ha decisamente dei periodi in cui è migliore mediano che attaccante. Come laterale, sa prendere posizione, acquista in combattività, e sa e-ome aprire il giuoco impostando praticamente le eizioni. In genere poi, lei mag- soensomBdecolinAcooffsefugioranza degli uomini appare\d\Jcppson ! , ,i!!?.".., _ migliore di qualche po' in fat 10 di condizione fisica e tecnica: ognuno è più veloce. Uno degli elementi che è ancora a corto di forma, è Bonipcrti: la sua imprecisione eli tiro nella prima metà dell'incontro, è stata notevole. Le osservazioni che si facevano Uno all'altro giorno allei Juventus, in fatto di impreparazione, si potrebbero ora muovere alla Atalanta. La quale non è affatto una compagine < registrata* al momento alt nelle. Lei eli fesa hu dei periodi in incertezza che saltano all'occhio: le: fa difetto eludila chiarezza di vedute e ejuclt'intuito delle intensioni dell'oppositore, eleillc quali eli riva 11 senso dello posizione. In almeno elite: delle reti inventine — particolarmente in quella segnata da Vivalo nella ripresa — t dite terzini furono colti in errore. Per il settore a cui 6 affidata lei parte costruttiva del giuoco, il veiso è eliverso Qui le motivazioni per il ritardato grado di preparazione sono evidenti. Ceduto Napoli, il settore attendeva Rasmusscn, il danese tli turno. Nella domenica CUI egli ha potuto felle fila sua comparsa, è venuto a mancare, per squalifica, un uomo utile come Santetgostinu. Ed al centro della linea sì e dovuto inserire il sitando dei Cade, un ragazzino che ancora il mise scorso mese parte al torneo giovanile itten- ddanmpdloetanFu Idi Sanremo. Bisognerà di re eli vederla al completo e\ affiatata, questa prima linea, j per giudicarla. I Così com'è necessario conce1, . , ... i <<"'< '•» ccr'° 'ns?° ''[ '"" in " \Rasmusscn, perche si ambii n fi entri net ritmo speciale: del ìgiacei italiano. Questo d il e se , r/ta buona padronanza della ; |„a//0i c tarchiato c possiede, ombattività: eri ha lavorato, | . *< e d">o d'attorno, ha tenta Ifo, senza fortuna, di sfondare da solo. Nelle circostanze, non poteva fare di più, ma con le eloti che possiede, non Meraviglierebbe se giungesse presto a costituire un apporto per il g,uoco dell'Atalanta. La quale, unica in questo momento, a non contare su nemmeno un punto di classifica al suo attiVO' ha 1,ro,,rio u*gm sogno di qualcuno che con un energico colpo di timone, ne risollevi le sorti. La Juventus aveva richiamalo una quantità di gente a Bergamo. Il vecchio recinto della simpatica cittadina era colmo, e la giornata serena, limpida, piena di sole. Smaniosa di una affermazione, la Atalanta partì subito all'attacco, conducendo offensiva su offensiva, e la Juventus rispose presto segnando. Muccinelli fu l'ideatore ed il realizzatore \dclla prima energica reazione dei bianconeri. Sgattaiolando di qua e di là, il minuscolo ataccante si trovò al centro nella giusta posizione e al mo mento buono per raccogliere il pallone che Bonipcrti gli spe-di dalla destra: un tiro al t>o-lo, ed il portiere bergamasco era battuto per la prima volta. Ciò avveniva all'll" minuto. Poi prevalenza atalantino, l JUVENTUS: |li, Corradi: J! arginata da una difesa vigile ed accorta, ed interrotta ogni quattro o cinque minuti da pronte e perforanti puntate degli avanti bianconeri, che mancano però il bersaglio al momento della conclusione. Si deve attendere fino al tfn minuto per vedere un secondo pallone in rete. Sulla sinistra, Vtvolo viene punito per un fallo che non ha affatto commesso, ma Carapellese riesce ugualmente ad entrare m possesso della palla, si porta al centro in coppia con John Hansen, accenna ad eseguire un passaggio, poi, visto che nessun o gli si fa incontro a marcarlo, spara da lontano, di destro, ed infila la rete proprio a filo del 7>iontante sulla sinistra del portiere. Stessa solfa alla ripresa. La Atalanta che attacca e non conclude, c la Juventus che reagisce e segna. Muccinelli ha appena colpito lei traversa con un bel tiro, che, al SO" minuto i bianconeri tornano a farsi avanti, in due, questa volta, Carapellese e Vivolo. Il primo attrae un difensore e poi passa al secondo, il secondo attrae il portiere e poi sospinge la palla nella rete sguernita. Azione tutta di contropiede. E' la volta dell'Alalanta di agire su contrai tacco ora. come se avesse imparato la lezione. Ad un minuto elalla rete di Vivolo, i nerazzurri sfondano e, Cergoli, dalla destra batte Viola con un forte tiro basso eseguito al volo. Al SU" minino nero, John Hansen ris'.-.b'Jisce la distanza, segw.n■'o. su punizione, con una delie sue caratteristiche staffilate di sinistro. E, quattro minuti dopo, Carapellese completa l'opera, prendendo nuovamente di contropiede due difensori bergamaschi e deponendo di precisione la palla in un angolo della rete. Cinque a uno. Un risultato, ripetiamo, che fa troppo male a chi lo ha subito, e che sarebbe opportuno non venisse ritenuto come un indice della forma totalmente ritrovata, per fare veramente del bene a chi lo ha inflitto. Vittorio Pozzo Viola; Bertuccelri, Ferrarlo, Karl Hansen; Muccinelli, fìoniperti. Vivolo, J. Han>en, Carapellese. ATALANTA: Albani; Bota, Roncoli; Angele.!. Garibaldi, Cade 1; Coccoli, Ra.-mu.-sen, Cailè II, Soerensen, Nuoto. Bergumo: Carapellese tenta di sorprendere la ditesi» dell'Alalanta. (foto Moisio)

Luoghi citati: Bergamo, Napoli, Sanremo