L'emozionante duello con l'argentino Gonzales

L'emozionante duello con l'argentino Gonzales ALLA ME EMI A ni OLTRE 177 ALI*'ORA L'emozionante duello con l'argentino Gonzales <a»flMMiaiiaM» Monza, lunedi sera. E' stata la corsa deità sorprese. La stessa vittoria di Ascari, pur meritatissima e prevista, ha costituito in un certo senso una sorpresa: il 23" Gran Premio automobilistico d'Italia volgeva al termine; Ascari non si era ancora fermato a rifornire di carburante la sua auto Ferrari. A circa 50" veniva Oonzales in seconda posizione: egli aveva già effettuato il lifornimento della sua Maserati. Cinquanta secondi, pressapoco il tempo che sarebbe occorso ad Ascari per rallentare, rifornirsi a sua volta, e Idnciarsi di nuovo a tutta velocità. Si pensava ad un finale emozionantissimo, nella previsione che proprio negli ultimi giri, Oonzales e Ascari, appaiati dalla sosta di quest'ultimo, avrebbero disputato in volata la vittoria di una corsa lunga 500 chilometri. E invece Ascari ha fatto tutti i 500 chilometri senza fermarsi, senza aver bisogno di rifornimento; e non ne hanno avuto bisogno i suoi compagni di squadra Villoresi, Farina, Simon e Taruffl, giunti al traguardo nelle prime sette posizioni. In questa fenomenale autonomia, nell'averla elevata sacrificando un poco la potenza per diminuire il consumo, in questa, sorpresa consiste appunto ìa trovata di Ferrari e del suo giovane ingegnere Lampredi. Una carta segreta, preparata da un pezzo, e giocata con perfetto tempismo. Ce n'era bisogno, perchè le nuove Maserati, specie quella affidata a Gonzales, hanno compiuto una i>rova superiore ad ogni previsione. L'argentino, con una gara focosa e risoluta, è riuscito a farsi bat tere solo da Ascari ed a precedere le altre quattro macchine della squadra Ferrari. Da molto un Gran Premio automobilistico non vibrava di tanto interesse. Il risultato è rimasto incerto, il pubblico in sospeso sino alla fine. La corsa delle Muserati reca una folata d'aria nuova e promette per le prossime competizioni altrettanta incertezza e interessanti temi tecnici, quasi una rivoluzionaria interpretazione dei Grandi Premi: varrà la pena di ridurre il consumo, sacrificare un po' la velocità e la ripresa, per risparmiare il'tempo del rifornimento come ha fatto Ferrarit Oppure sarà ■meglio richiedere alla macchina uno scatto bruciante, una ripresa fulminea, mettendo alla frusta il motore e riducendo il peso della vettura col caricare meno benzina, per fermarsi poi al rifornimento? ■ lll*il(llll1liltllltllllllllllltllIlllllltltlltllltill o n a n o a : . , e i , a a o i , a n l n e a o e e o i è n re i ea e eaa ma à ia lnar? Questa sembra la strada delle Maserati. Le due soluzioni of- frono vantaggi e nascondono rischi, anche in relazione alle esigenze delle gomme. Il tema è comunque pieno di un nuovo fascino, Fangto, che alla fine si è complimentato con Ascari e Oonzales, ha detto che tornando alle corse preferirà una macchina scattante, a costo di perdere tempo nel rifornimento. Corsa delle sorprese si è detto, e la prima è stata il ritiro dell'attesissima Osca di Bayol, messa fuori uso al primo giro; nella brusca manovra della partenza il cambio ha ceduto. Un vero peccato. La corsa era cominciata alle ore 15, davanti a circa cinquantamila spettatori, molti dei quali venuti dall'estero. Ventiquattro corridori si erano presentati al segnale del < via-' >. Temperatura fresca e pista asciutta per tutta la gara. Gonzales scatta con estrema decisione dalla seconda fila dell'allineamento, supera Ascari, Villoresi, Farina e Trintignant che sono sulla prima linea, sfreccia velocissimo verso la curva di Lesmo, ricompare nettamente in testa sul rettilineo opposto, passa davanti alle tribune precedendo Ascari, Trintignant, Manzon, Behra, Villoresi, Bonetto che ha l'altra Maserati, Farina, Taruffi, Simon. Questo il gruppo di testa. Le tre macchine francesi Gordini stanno confermando le supposizioni circa la loro attitudine alla veloce pista di Monza. Sono nelle primissime posizioni. Rol, terza pedina della Maserati, risalirà a poco a poco dalla coda dei ritardatari. Le macchine inglesi e tutte le altre non si inseriranno mai nel gioco dei primi. Al 3" giro un'altra sorpresa: si ferma ai boxes, riparte, ma si ritirerà al successivo passaggio la Ferrari dello svizzero Fischer, uno dei più regolari corridori, l'onnipresente negli ordini d'arrivo. Gonzales guadagna in media un secondo ogni giro su Ascari e Villoresi che procedono appaiati. In breve volgere di tempo l'intera squadra Gordini va fuori combattimento, per cedimento delle valvole: la prima sosta è di Trintignant al 5° giro; all'undicesimo passaggio è la volta di Behra; Manzon resterà valorosamente a battagliare con Bonetto e Farina per il quarto posto, ma noti a lungo. Intanto il vantaggio di Gonzales è salito ad una ventina di secondi su Ascari, che è riuscito a staccare di poco Villoresi. Farina, che ha scelto gomme troppo alte e che evidentemente ha la macchina meno veloce, deve accontentarsi di lottare a denti stretti con Bonetto e Manzon; Taruffi, tradito dalla rottura della molla dell'acceleratore, perde molto terreno in boxes. Simon è settimo e la sua Ferrari sembra in lievi difficoltà d'accensione. La media si mantiene sui 177 chilometri all'ora; ne consegue una selezione severa: Rol si ritira al £4° ì/l>'°> quand'era giunto in decima posizione. Anche Hawthorgn, la giovane grande speranza inglese, è già spacciato da un guasto alla sua Cooper Bristol. Al 34" giro, Bonetto ferma per un caìnbio di gomma e riparte in settima posizione, che ora passano nell'ordine: Gonzales, Ascari e Villoresi a 15", Manzon a 49", Farina a 50", poi Simon e Bonetto. Il trentasettesimo passaggio è uno dei punti-chiave della corsa: rifornimento di Gonzales. In tutta la manovra l'argentino perde più di un minuto. Ascari diventa primo, tallonato da Villoresi a B"; terzo Farina a 45"; quarto Gonzales a 55". Manzon è bloccato ai boxes dalle valvole in disordine. Gonzales si lancia all'inseguimento di Ascari, che ha staccato Villoresi; l'argentino supera Farina al 40" giro passando terzo. E' in questo trai to che Ascari vince la battaglia. Infatti, col serbatoio di mezzato dal passar dei chilo lllJllllltlllltlIItllttllli<t[ttllllltllllllllItlIlllllIltllll metri — e siamo a metà corsa — il nuovo campione del mon do può pilotare con maggior disinvoltura e chiedere di piti al motore. Ascari stacca Villo resi di una trentina di secon- di, mentre Oonzales non riesce a portarsi che a 45" da Ascari, per tornare poi a perdere terreno. Al 6B° giro Villoresi deve fermarsi per rifornirsi d'olio e viene passato da Gonzales. Il distacco fra Ascari e Gonzales è di 50". Bonetto si arresta ai « boxes » per rifornire la sua Maserati e. deve rassegnarsi da questo momento al quinto posto. Lungamente, sino al momento della sua seconda sosta, Bonetto distaccato di un giro esatto da Ascari, ha lottato con Ascari stesso contribuendo a mantenere sostenuta l'andatura disila corsa. Ciò ha reso forse più arduo l'inseguimento da parte di Gonzales, compagno di squadra di Bonetto, il quale tuttavia aveva ben il diritto di fare la propria gara nella previsione di ogni evenienza. Prima dell'ottantesimo giro ci si aspettava il colpo di scena finale, cioè la fermata di Ascari al rifornimento; ma, come s'è detto, non ce ne fu bisogno. L'arma segreta della squadra Ferrari ha funzionato a dovere, ribadendo in modo nuovo per Monza, una superiorità che dura da lunga data, in Europa. I tecnici della Ferrari hanno detto che per i 500 Km. sono stati necessari 140-150 Utri di carburante, ma è verosimile che i serbatoi ne portassero circa 110. Ascari, sull'esigentissimo circuito si è confermato pilota di grandi risorse atletiche e di guida, e degno campione del mondo. Il pubblico lo ha acclamato a lungo. Farina non ha potuto sfruttare la sua perfetta conoscenza del percorso a lui preferito; ha dovuto rischiare molto, più degli altri. Due volte è uscito, senza danno, dalla curva di porfido, riprendendo subito la vertiginosa corsa. Tenacemente Taruffl ha saputo portare a termine una prova sfortunata. Domenica la riiHncita Ferrari-Maserati a Modena, nella città delle due marche rivali. Al Gran Premio di ieri era presente Fangio, in via di guarigione, dopo ben tre mesi di convalescenza per il capitombolo fatto a Monza l'S giugno. Quali grandi lotte vedremo, allorché l'asso argentino potrà tornare alla guida della Maserati! In mattinata le due ore di gara delle macchine del tipo € Gran Turismo internazionale » avevano fatto assistere alla passeggiata delle Ferrari di Sterzi, primo assoluto, e di Cornacchia, e della Porsche di Lurani, mentre Alborghetti poteva avere la meglio su Ovidio Cappelli, e la Fiat-Zagato di Ouarnteri batteva nettamente le Dyna-Panhard. Forse un po' troppo lunga la Coppa InterEuropa, seguita con scarso interesse dal pubblico, nonostante il valore dei piloti, e malgrado il significato di Questa competizione, se inquadrata in modo adeguato. Spettacoloso, ma fortunata- \ mente innocuo, il rovesciamento della vettura di Randaccio,\ nella curva di Lesmo. Dino Zannoni

Luoghi citati: Europa, Italia, Lesmo, Modena, Monza