L'Inghilterra venderà velivoli a reazione

L'Inghilterra venderà velivoli a reazione UNA FONTE DI DOLLARI E DI VALUTE PREGIATE L'Inghilterra venderà velivoli a reazione Priorità assoluta nell'assegnazione di materiali alle industrie aeronautiche - Un nuovo tipo di apparecchio con ala a scimitarra (Nostro servizio speciale) Londra, 30 dicembre. Entro quattro o cinque anni, la vendita all'estero di aerei civili a reazione diverrà, con ogni probabilità per l'Inghilterra, la più ricca fonte di dollari e di altre valute. Questa allettante prospettiva è atata indicata da un portavoce governativo, 11 quale ha annunciato questa mattina che è stato deciso di dare « priorità assoluta > nell'assegnazione di materiali a quelle industrie che costruiscono l tre più potenti aerei civili a reazione, 11 cComet>, il «Britannia> e 11 < Viscount >. L'Inghilterra ha quindi preso l'importante iniziativa di sfruttare al massimo, a fini di esportazione, la sua formidabile supremazia nel campo degli apparecchi a reazione e di accettare le centinaia e centinaia dì ordinazioni di questi aerei che moltissimi Paesi stranieri — fra cui gli Stati Uniti — sono pronti ad affidarle. Le tre Industrie direttamen¬ 11 [ 1111MIW11S11 ; 111 i 11L11 i 11111 ] 11 r L11 < L 1JIL 1 te Interessate sono la De Havilland, la Wlckers, la Bristol: la prima fabbrica il Comet, un aereo a 36 posti, la seconda 11 Viscount, un quadrimotore a reazione a 48 posti, la terza 11 Britannia, un gigantesco quadrimotore capace di ospitare cento passeggeri. Queste tre Industrie potranno, d'ora In poi, ottenere dal Governo, con precedenza assoluta su ogni altra ditta, tutti 1 materiali che verranno richiesti, sia che si tratti di alluminio per la costruzione degli aoparecchl, che di lamiere per l'erezione di capannoni, sia che si tratti di mattoni per le abitazioni dogli operai, che di rotaie per le comunicazioni da stabilimento a stabilimento. La decisione governativa è già stata ben accolta da tutti quei Paesi che da parecchio tempo avevano espresso il desiderio di acquistare aerei civili a reazione inglesi, ma a cui era sempre stato risposto mettendo in rilievo la difficoltà di eseguire con sollecitudine le ordinazioni. Vi sono, 1 [ 11 j f 111M111M111111MIM11L11111 [ M ! [ T11111 i 111U b o n a . o a n - ad esemplo, cinque Paesi del Medio Oriente: Siria; Egitto, Irak, Libano, Israele, che da mesi e mesi attendevano di ricevere gli aerei ordinati: con la nuova iniziativa del Governo, essi invece possono ora essere certi che le consegne verranno eseguite entro brevissimo periodo di tempo. Soddisfatte le ordinazioni già esistenti, l'industria aeronautica britannica non avrà di certo bisogno di sollecitare nuove commesse: quasi tutte le linee aeree del mondo sono infatti ansiose di assicurarsi aerei civili a reazione e gli stessi Stati Uniti — che apertamente riconoscono la superiorità britannica in questo campo — sono prontissimi ad effettuare degli acquisti. L'annuncio odierno segue di pochissimi giorni la notizia che l'aviazione militare britannica si arricchirà di un nuovo quadrimotore da bombardamento a reazione, lo « H.P. 80 >, un aereo che è già stato definito dagli esperti americani < la più potente arma apparsa nel cieli >. Lo <H. P. 80 >, costruito dalla Handley Page, è caratterizzato da un nuovo tipo di ala, un'ala a forma di mezzaluna o, come scrivono i giornali Inglesi, a forma di scimitarra: esso è azionato da quattro giganteschi motori a reazione, che superano per potenza ogni altro motore esistente e che riescono a lanciare il bombardiere a 900 km. orari. Un portavoce ha affermato che l'<H.P. 80>, con a bordo lo stesso carico di esplosivo che può portare il più pesante apparecchio da bombardamento, riesce <a volare più veloce, più alto e più lontano > d'ogni altro bombardière. Mentre dalle industrie aeronautiche giungono notizie cosi entusiasmanti, dai cantieri navali giungono invece voci preoccupanti e perplesse. E' stato reso noto oggi, infatti, che, a causa della carenza di acciaio, la produzione britannica di naviglio mercantile è destinata, nel 1953, a diminuire notevolmente. Si farà cosi ancora più acuta la crisi già manifestatasi durante quest'anno, quando, invece di fabbricare il 38 per cento del naviglio mondiale, come fece nel 1951, l'Inghilterra non è riuscita a produrre più del 26 per cento e ciò nonostante la massa di ordinazioni provenienti da tutti i Paesi del mondo. m, Ci iiuiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiHiiiiiniHiiinnn

Persone citate: De Havilland, H. P.