Il capo comunista Eisler caduto in disgrazia dei russi

Il capo comunista Eisler caduto in disgrazia dei russi UN ALTRO EPURATO NELLA GERMANIA ORIENTALE Il capo comunista Eisler caduto in disgrazia dei russi Tre anni [a era fuggilo dall'America ove aveva trovato rifugio al tempo delle persecuzioni hitleriane Le entusiastiche accoglienze nella Germania comunista ed il rapido tracollo - Sarà processato? (Dal nostro corrispondente) Bonn, 29 dicembre. L'ufficio statale per lo stampa e le informazioni — cioè il ministero per la propaganda della Germania orientale — è stato sciolto oggi per ordine del primo ministro e il suo capo, Gerhardt Eisler, è stato destituito dalle sue funzioni e potrebbe finire sul banco degli accusati, insieme ad altri due ministri già arrestati, durante il grande « processo spettacolo » che si sta preparando in Berlino est. Quando nel maggio del Gerhardt Eisler approfittò della libertà provvisoria per lasciare gli Stati Uniti a bordo del transatlantico polacco *Batory » (era stato a causa di propaganda contro gli interessi della nazione americana) i comunisti europei lo accolsero in trionfo. Mai la sua popolarità aveva raggiunto un uguale livello. Eisler Viveva negli Stati Uniti da quando Hitler era al potere. I nazisti avevano un doppio motivo per tenerlo in posizione eminente sulla loro lista nera, perchè Eisler è israelita ed è comunista. Deviazionista o traditore Arrivato nella Germania orientale. Eisler vi fu salutato con etttusiasmo e subito entrò a far parte dell'elemento direttivo. Gli fu affidata la direzione dell'Ufficio informazioni di cui oggi un secco comunicato ha annunciato lo scio glimento a far tempo dal 1" gennaio, giorno nel quale compiti e le funzioni dell'Uffi ciò saranno assunti dall'Ufficio stampa del primo ministro Otto Grotetcohl. Ne è a capo Albert Norden, che fu violino di spalla di Eisler all'Ufficio per le informazioni. Così, con una deliberazione nella quale non viene nemmeno fatto il suo nome, Gerhardt Eisler ha toccato il fondo della parabola. Ma sarà noi il fondo t Perchè a Berlino si parla questa sera — e se ne parlava già da tempo, ma l'odierno avvenimento ha rinfocolato le congetture — di una eventuale accusa ufficiale al l'ex-gerarca di aver « deviato », e magari anche tradito. Proprio tranquillo Eisler non] erà stato quasi mai dall'epoca' del suo ritorno. Due anni fa\Walter Ulbricht, «uomo for-ì te » del partito comunista te- desco, vice-primo ministro e segretario generale del partito, costrinse Eisler a confessare pubblicamente sul « Neues Deutschland », organo ufficiale comunista, di aver commesso gravi errori nel 19X7 con lalsua opposizione a Ernst Thaelmann, allora numero uno del comunismo germanico. Fu un duro colpo per Gerhardt Eisler, ma egli sembrò superare con un certo successo la crisi. Si disse che Ul- male rinnovamento dei ranghi Fu nello scorso settembre che le voci, da tempo sempre più insistenti, di una rapida caduta in disgrazia di Eisler ebbero tangibile conferma. Il giornale ufficiale in lingua tedesca delle Forze di occupazione russe in Germania, «Taegliche Rundschau », criticò aspramente l'Ufficio di informazioni per non essere questo riuscito a convincere le masse tedesche dell'opportunità di un regime comunista. Fu un atto ]di accusa in piena regola, che suasero, a quanto pare, Ul-\bricht ad accontentarsi della,pubblica confessione e dell'ai- Jlontanamento di Eisler dal co-'.mitato centrale del partito, Era questo un indubbio smac-<co, ma poteva essere camuf-\ fato sotto la veste di un nor-\bricht avesse chiesto l'espulsione del capo dell'Ufficio informazioni. Invece i russi per e non menzionava Eisler per nome ma, facendo tutto un blocco dell'Ufficio informazioni. non ne escludeva davvero ilicapo, anzi ne lasciava intuire j la massima responsabilità. E- sattamente come l'odierno co-1 -'| munioato non fa menzione del\ | nome di Eisler, ma sciogliendo I o; l'ufftri° lascia senza carica il i ™o dirigente. ' ,Si <",</;. che « Processo Sten- ;■'/'■!' "f\b.\" s?9»«l<> il_tracollo i!^"™ Mfonete. Fra Eisler e.l'imputato numero uno di Pra-1 ga (come lui ebreo) esistevano rapporti che qualcuno non esi-\to a rinfacciargli. Qualunque *" " wo"«°j ■** I ritmi « comitato cenUale , del partito comunista tedesco, iif nc,cusf fnrmulnte a "cttem-\ "j lbre dai russi si udirono di nuo- ivo, e più marcate. Si disse ali comitato centrale che Eisler > :avfr comhinato poco con i \notevoìi ,nmli spe& che ethl\dMgeva 'rUfflcio inormazioni L ,„ %odo arbitrario, che truou-ì r„va „ ,„„,,-„„■„ ai htflumiHl Risposta Compromettente " 6 {o Ad Eisler forse è stata fatale la risposta che diede a o. che non sono mai stati diffusi,1motti mi/ioni senza ottenere al5|<Mt* risultato propagandistico: ! « * veÀr° ~ disse Eisì«r — che notevoli somme sono state spese per manifesti e opuscoli ma ciò è avvenuto perchè, men tre essi erano in corso di stampa, mutamenti nelle direttive politiche del partito impediva • no di utilizzarli. Il fatto si e verificato tre volte rendendo necessario l'invio al macero di molte centinaia di migliaia di opuscoli e manifestini », L'incauta ammissione che era stata ampiamente sfruttata dalla stampa anticomunista di Ber- lino-Ovest è costata a Eisler il posto; e forse potrà costargli anche qualcosa d'altro. La conclusione di questa campagna contro Eisler, alla quale prese parte lo stesso capo del Fronte nazionale della Germania-Est, Wilhelm KoeBen, si è avuta oggi. Il comunicato esprime la * speranza* che i funzionari dell'Ufficio si rendano attivi in altri settori del lavoro per la ricostruzione socialista. Ma questo non significa che già siano in predicato per altri incarichi. E ad ogni modo non si sa fino a qual punto la frase possa valere per un uomo che è stato fatto oggetto di tante critiche e accuse e del quale si evita di fare il nome, quasi a riservarsi ogni futura iniziativa nel suoi confronti. Anche il fratello Tralasciando per ora le congetture, ci si può limitare ad osservare che in un regime come quello della Germania orientale chi non riesce a far funzionare l'ufficio affidatogli, e lo fa anzi giudicare quanto meno mutile, non può attendersi archi di trionfo. Anche per il fratello di Eisler, il musicista Hans, non spira aria favorevole. Hans era vissuto negli Stati Uniti fino al 10'iS, anno nel quale tornò in Germania perchè in pericolo di esser sottoposto a procedimento di deportazione. Tre anni fa vinse il premio per una composizione da adottare quale inno nazionale della Germania orientale. Due settimane fa la campana ha inco\minciato a suonare anche per ,lui: il «Neues Deutschland» Jo ha criticato per la sua <in'.soddisfacente » condotta perso naie, e per «il formalismo <della sua musica», \ Una fine d'anno burrascosa \per i fratelli Eisler. e. a. Gerhart Elster