Diane e Veneri

Diane e Veneri —= ir* LIBRO DEL GIORNO =— Diane e Veneri Con questo vago titolo Virgilio Brocchi ha riunito in volume presso l'editore Mondadori undici novelle di donne e di amori. Degli scrittori usciti dalla generazione dannunziana il Brocchi è dei pochi che abbiano conservato il grosso delle forze dei lettori; che in tanto sovvertirsi di gusti e squagliarsi di clientele, non lamentino grossi danni editoriali. Pensiamo che la ragione di ciò sia tutta a merito suo: perchè non s'è sforzato di conformarsi al vento che tira, di rifarsi la faccia allo specchio della moda: ma è rimasto tranquillamente se stesso. Del resto il mondo è grande e lettori ce n'è per tutti. Lo scrittore di retroguardia che ci sappia onestamente stare « non imbrogli sul passo, ha i suol; e spesso in numero tale che se si risapesse dagli scrittori cosiddetti di punta, questi rimarrebbero male. Diane e Veneri: ovvero, come s; legge in sopracoperta, anime caste e anime che non lo sono, donne innamorate che mettono nella loro passione un anelito di nobiltà e di purezza, e altre che invece vi introducono un freddo calcolo che sflora il cinismo; e tra i due estremi, donne che sono insieme Diane e Veneri, schiave della loro femminilità oppure capaci di conservare nel vizio un'anima incorrotta... In realtà dall'una all'altra di queste donne del Brocchi, lo stacco non è cosi risoluto, nè in ciascuna la miscela tanto sottile: prevale in essa, generalmente, il chiaro, l'onesto; e nessuna del coro è veramente di casa con la perversità. Il concetto cavalleresco della donna, saputo difendere e tener vivo dall'Autore Ano ai dì nostri, in mezzo e tanto crudo verismo, dà a queste novelle una patina arcaica che potrebbe essere la loro no- vita. Ma una scorsa agli argo- o e a l . ò è i a l e i o i o , n e n , e a i e a e o e e a menti delle più significative della raccolta, illuminerà meglio. La lampada inconsunta è la storia di un amore non consumato, lasciato prudenzialmente in foglia. Cesco Zorzi, un giovane architetto veneziano, è innamorato a morte della figlia del pittore Frazzi; ma non avendo parlato per timidezza, l'amico Pippo Menin glie la porta via. In silenzio, per anni, Cesco adorerà la moglie del suo amico, come una cosa sacra. E quando l'amico muore, e un matrimonio tra Cesco e Gisella ci starebbe, anzi collimerebbe colle ultime volontà del defunto, la donna mette avanti la propria decadenza fisica e con dolce fermezza lo boccia. « Contiriuia- I rno a vivere... come prima, con, più amore di prima* sapendo ! di volerci bene... Ti par poco volerci bene sapendo di voler-. ci bene? E chissà che, almenOjin paradiso, il Signore non ce:'ne renda merito ». Le donne, si sa, hanno la pretensione d'essere anime (fu già lungamente contestato, e solo dopo un Concilio del secolo IX, concesso) ; e a codesta pretensione il Brocchi soddisfa .come pochi narratori ancora sanno. Cia non beve alla coppa del piacere coll'avvocato Barerà che si strugge di farla sua per sempre, perchè malata di petto e timorosa di contagiarlo. Un'altra dolorosa rinuncia affrontata con spirito e grazia venezievoli, senza farla pesare. Invece Bianca, l'eroina di Fiducia, ha conosciuto l'amore proibito, e dentro a un ripostiglio segreto della scrivania, chiuse in una scatolina d'argento, conserva due lettere dell'amante cSfinita da lunga e misteriosa |malattia che non è altro che il brucio di quel ricordo, non !sentendosi di distruggere le let-tere, supplica il marito di far- la seppellire con la scatolina, o- j Manca costui di farlo, non per -itrascuraggine ma perchè stor- j dito dal dolore della perdita. Quando se ne ricorda, trova anche il rimedio. « Portò la scatola di là nello "studio, l'avvolse in un robusto foglio di carta, la legò in croce, la suggellò, vi scrisse sopra: Questo plico deve essere deposto intatto dentro la mia bara>. A pensare ai partiti che da una situazione come questa avrebbe tratto, per tacer d'altri, un Pirandello, vieppiù s'apprezza la delicatezza morale con cui l'ha il Brocchi trattata. L'anima della moglie sarà un poco sulle spine di sapere le lettere dell'amico suo in cassa col marito? Non crediamo. La stessa discrezione è nella novella Le seduzioni, dove una cantante smessa s'invaghisce d'un gio¬ , . ■ * , », Sfffi^JjS «J se ><? tlra ln casa a cantare con le' un Pezzo della Bohème numentnle di Milano, pure versato nel canto, e tanto fa che Ma il tonsurato si ripiglia a tempo dal peccato, come il novelliere dalla farsa. In Consuelo l'invecchiato poeta Roccarclli ritrova in una Giorgina la copia identica d'un'altra Giorgina stata a lui fatale in giovinezza. E anche le situazioni si ricopiano, con la differenza che nella prima il marito volendo tirare al Roccarelli, uccideva Giorgina; nella seconda accade l'inverso. Ma chi ama il facile e piacevole leggere, chi non gradisce, almeno nei libri, la compagnia degli scamiciati, e apprezza i personaggi e gli sfondi signorili, ricerchi tutte queste novelle che scorrono tanto bene. Al « piacere di raccontare» il Brocchi ha consacrato, come si sa, uno dei suoi molti cicli di romanzi, ? «n Piacere che non finisce in lul< ma Passa e rimane nel Ja pagina sempre misurata e limpida, come ancora si può vedere in questo nuovo frutto infaticabile I. P- della sua lunga, joperosita,

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