Beve mezzo litro di acido solforico e muore fra le più atroci sofferenze

Beve mezzo litro di acido solforico e muore fra le più atroci sofferenze Beve mezzo litro di acido solforico e muore fra le più atroci sofferenze 11 giovane si trovava nei giardinetti della stazione di Porta Nuova o n|£jne»ti r e l e , o , — e I . a i a Drammaticissimo l'episodio accaduto Ieri pomeriggio nei giardella stazione di Porta Nuova, lato via Nizza. Verso le 13,46 si sedeva o meglio s'accasciava su di una panchina un giovanotto di 24 o 25 anni, pallidissimo, con i lineamenti alterati,- l'occhio sbarrato, il bavero del pastrano alzato sul collo. Restava per circa mezz'ora quasi immobile, respirando affannosamente: più di un passante lo notava, anzi qualcuno rallentava e si voltava a guardarlo. Verso le 14,15 il giovanotto, con un tratto di disperata risoluzione, cacciava una mano in tasca, ne traeva una piccola bottiglia Proprio in quel momento un signore, incuriosito, si formava. Ma prima che si rendesse conto ]dl quanto stava succedendo, il ltlI 11111111111111111 1111M f 11111 II 11111111 ■ 1111 f 11 ■ giovane si portava la bottiglia alle labbra e beveva a grandi sorsate. All'improvviso, con una smorfia, smetteva di bere. Lasciava cadere a terra la bottiglia e si comprimeva lo stomaco e il ventre, urlando e gemendo. Il signore, aiutato da altri, accorreva e cercava d; soccorrerlo. Ma lo sconosci ' continuava a urlare in mo< impressionante o si torceva pe l'atroce dolore e si dibatteva .riosamonte. Mentre già si pi ava di chiamare una auto pubblica, transitava .casualmente nei pressi una barella della Croce Verde: cosi 11 disgraziato, che non cessava un istante di gridare, veniva caricato a bordo e trasportato con la massima celerità possibile ell'ospedale vecchio San Giovanni. Qui i medici constatavano im. 1111M11111111111111111111111M < 1111111 li 1111111 11 11 1111 IH mediatamente che 11 giovane, identificato per 11 perito industriale Giacomo Allolni di Giovanni di 24 anni, domiciliato in via Manzoni 72, aveva ingerito una fortissima quantità di acido solforico corrispondente a circa mezzo litro: l'acido gli aveva corroso orrendamente lo stomaco e l'intestino e le speranze di salvezza erano ben poche. Infatti, nonostante le premurose cure del sanitari, l'Allolni decedeva. L'atroce suicidio è la conclusione di un lungo, triste dramma. Da tempo il giovane era affetto da una grave forma di esaurimento nervoso che gli aveva tolto la gioia di sorridere e di vivere. Egli aveva tentato molte cure, ma senza risultato: di giorno in giorno diventava sempre più inqueto e cupo e chiuso in se stesso. Più volte, di recente, aveva cercato nella morte la liberazione ultima dalle sue sofferenze: e i familiari erano sempre riusciti a fermarlo a tempo, anche quando era stato sul punto di tagliarsi la gola. Ieri mattina l'Allolnl s'era recato alle Molinettc e n'era uscito verso le 11 convinto forse di non poter guarire mai più e d'essere anzi destinato ad un continuo, fatale declino fisico e mentale: prima di mezzogiorno era entrato in una drogheria, aveva acquistato l'acido solforico, s'era aggirato nei dintorni di Porta Nuova e Infine, nel giardinetto, aveva messo in atto il suo triste proposito. .

Persone citate: Giacomo Allolni