Un miliardo e 323 milioni per la pubblica assistenza

Un miliardo e 323 milioni per la pubblica assistenza IL BILANCIO DELLA PROVINCIA APPROVATO DEFINITIVAMENTE Un miliardo e 323 milioni per la pubblica assistenza Dopo vivacissimo dibattito la maggioranza respinge le critiche dell'opposizione sul materiale impiegato nella costruzione di alcune strade Dopo aver approvato sabato l'impostazione generale del bilancio preventivo per il 1953, 11 Consiglio provinciale ha continuato ieri pomeriggio a discuterlo voce per voce. Fra i principali capìtoli, ricordiamo quello dell'assistenza pubblica, per la quale risultano stanziati 1 miliardo e 323 milioni, dei quali 1 miliardo e 40 milioni per ricovero e cura nei manicomi, 249 per l'ass.slenza agli illegittimi, 15 per i sordomuti, 7 per i ciechi. Quanto alle strade, i più importanti lavori che verranno eseguiti nel '53 sono: la Moncalierl-Villastellone (280 milioni); il nuovo ponte sulla Stura nella Toi\. Caselle (130 milioni); la Casiellamonte-Torre Bairo-San Martino (130 milioni) , il cavalcavia ChivassoOzegna sulla Torino-Milano (80 milioni); sistemazione e pavimentazione della Carignano-Piobesi-Candiolo-Orbassano (65 milioni), la Cavour-Villafranca (40 milioni) ; la circonvallazione di Gassino (35 milioni). Altri stanziamenti importanti vengono decisi: 124,5 milioni per il Consorzio antitubercolare; 30 per il Sommeiller; 25 per l'Ente Turismo; 5 per il Galileo Ferraris. La discussione prosegue tranquilla, come d'uso al Consiglio provinciale; all'improvviso però l'atmosfera si fa tesa. Guidi (p.c.i.) chiede ' come mai il Presidente non abbia messo in discussione una interrogazione presentata venerdì da alcuni consiglieri di sinistra (contro la legge elettorale). Grosso: < Per ragioni procedurali, prima. Ma soprattutto perche l'interrogazione si riferisce a materia nella quale il nostro Consiglio non ha nessuna competenza. Discuterne qui significherebbe interferire con l'opera del Parlamento, che proprio in questi giorni, feriali e festivi, sta esaminando il problema con la massima ampiezza >. Nonostante le insistenze di Guidi e Corti (p.c.i.), il Presidente non muta atteggiamento, e la minoranza sì limita ad avanzare riserve. Riprende cosi la discussione sul bilancio, ma subito scoppia una nuova polemica, violentissima questa volta. Avogadro (p.c.i.) afferma di dBt iiiiiini lini unni imi 11 i aver accertato personalmente due gravi fatti. Primo, sulla Alpignano-Rivoli e sulla Collegno- Venaria, il pietrisco usato per il rinnovo del fondo è di qualità inferiore a quella necessaria; secondo, la Provincia paga il pietrisco stesso 350 lire al me. più del Comune. Bardcìli (assessore alle strade) insorge energicamente respingendo le osservazioni di Avogadro, che egli interpreta come insinuazioni sull'integrità dell'amministrazione e dei funzionari. Avogadro, pur con affermazioni di massima stima per l'assessore e i suoi dipendenti, ribadisce le sue affermazioni sulla scadente qualità del materiale. Bordelli — Quando lo ha visto? Avogadro — Due mesi addietro, e forse i mucchi sono ancora sulle strade. BardelH — Ma allora è materiale di scarto, non quello impiegato per il rifacimento, ma quello da portar via. Grosso esprime la piena solidarietà e la stima della Giunta nell'ing. Bnrdelli: «Se la notizia è vera, il consigliere Avogadro doveva avvertirci a suo tempo per poter tempestivamente colpire i trasgressori; ora non deve venir qui a generalizzare su due casi non controllabili >. Guidi (p.c.i.) — E le differenze dei prezzi per noi e per il Comune? BardelH — Avogadro ha citato cifre di capitolati-base, elastici, non di contratto. Inoltre, il pietrisco o altro, può avere un prezzo in Torino e un altro a cento chilometri di distanza. Guidi (in tono conciliante) — Siamo « Notalo, non urtiamoci, facciamo una commiss'oncella presieduta dall'assessore, con un membro della maggioranza e uno della minoranza per esaminare i fatti. Grosso (con la massima energia) — Una commissione equivale alla messa in stato di accusa dell'Amministrazione; respingiamo la proposta; ogni consigliere potrà effettuare qualsiasi controllo. Ma niente commissione. Inutilmente la minoranza insiste. Il sen. Marconcini (d.c.) propone un o.d.g. nel quale si approvano le dichiarazioni dell'assessore. La minoranza di¬ iiiiiiiiiiiiiiiiiii niiiliiii iniliiilliiiliiiiiiiiiii chiara di non voler votare un ordine del giorno che — afferma — sembrerebbe porre in discussione la fiducia nell'ing. BardelH, e si astiene. L'o.d.g. è approvato a maggioranza. Solo alle 22, dopo sette ore di discussione, la seduta si conclude con l'approvazione definitiva del bilancio. Comu- nistl e socialisti si astengono. nilllMIIIIIIIItnillllllllllIIIIIIIIIIIIIlMIIIMIII

Luoghi citati: Collegno, Milano, Torino, Venaria, Villastellone