Truman fa il bilancio della sua politica estera

Truman fa il bilancio della sua politica estera Truman fa il bilancio della sua politica estera Egli ha affermato che negli anni della sua presidenza sono state gettate le basi anche per l'azione futura (Dal nostro corrispondente) Washington, 20 dicembre. Il" Presidente Truman parlando ieri sera alla Scuola di guerra ha fatto il bilancio della sua politica estera degli ultimi sette anni e lo ha fatto più per inserire negli atti del. la sua amministrazione una testimonianza complessiva delle lungimiranti ed audaci decisioni che gli toccò di dover prendere, che per attirare la attenzione dei suoi concittadini. Truman, che si vanta di aver fortissimo il senso della storia, afferma che durante i suoi sette anni vennero gettate le fondamenta della politica che guiderà gli Stati Uniti in avvenire. Egli assunse l'ufficio dopo Yalta, dopo San Francisco e quando il nuovo pericolo sovietico cominciava a manifestarsi in tutta la sua ampiezza. Dovemmo escogitare misure nuove, che superavano le nostre tradizioni ed esperienze » hd ricordato Truman elencando le grandiose iniziative legate al suo nome, quelle che hanno contribuito tra l'altro a rincuorare e talvolta a salvare il debole mondo postbellico occidentale: il Piano Marshall, la dottrina Truman per la difesa delle piccole nazioni insidiate all'interno e dall'esterno dalla rivolta comunista, il Patto Atlantico, il trattato con il Giappone, il Patto per la sicurezza del Pacifico, il contributo americano all'unificazione dell'Europa e alla integrazione in essa di una Germania indipendente, il programma del punte quarto. < Questa grande politica subì la sua prova decisiva quando i comunisti attaccarono la Repubblica di Corea. Questa fu la grande sfida, e noi la affrontammo. Se la prova non fosse avvenuta in Corea, si sarebbe presentata altrove. Ma avven «e in Corea ed è là che noi dovemmo accettarla e supe rarla >. E' difficile anche per le molte persone che per opportunismo svalutano ora l'opera da lui svolta nel corso della sua gran 's presidenza, negare la fondatezza e l'imponenza di questo stato di servizio. Di < questa audace azione di comando, che ha stabilito decisivi precedenti» come scrive sul New York Times Mac Cormick. La politica di Truman è davvero storica e si guadagnò il sostegno popolare perchè essa rispondeva a mi nacce a cui il popolo americano era deciso a resistere. Si può esser sicuri che la nuova Amministrazione non muterà indirizzo: ma non potrà limitarsi solo alla politica del suo predecessore così come Truman non potè sostare sulla politica di Roosevelt ». Truman ha ammesso che gli storici troveranno che alcuni errori vennero compiuti ma nel complesso < riconosceranno che mai nella storia una iiiiiiiiiiiiiu grande nazione affrontò così effettivamente e prontamente nuovi problemi senza precedenti come fece questa nazione negli ultimi sette anniy. Certo la Cina fu un errore, ammette Truman ma è certo che la amministrazione democratica non lo sottovalutò, come si vide appena la crisi coreana divenne manifesta. « E' questa la questione che solleva le controversie — scrive la Mac Cormick — non già per incriminare ciò che si è fatto o non si è fatto ma per sapere se molti errori avrebbero potuto essere evitati usando maggiore previdenza, saggezza, e fermezza. La nuova amministrazione deve ora assumere la guida dove la vecchia la lascia e non può cambiare più la direzione generale. Le tocca ora scrivere la propria storia ». In un messaggio natalizio diretto a tutti i soldati alleati < impegnati nell' aspra lotta contro le forze malvagie che cercano d\ distruggere la pace e la libertà*, il Presidente Truman afferma che queste forze difendono una linea dietro la quale miHoni di pe?-sone sono libere di esultare per il Natale in uno spirito di pace e di buona volontà nei confronti di tutti gli uomini. In un altro messaggio alle forze armate americane in patria e all'estero Truman afferma: € Il compito che affrontate è quello di salvare il mondo. In questo Natale l'umanità non potrà deporre sugli altari offerta migliore di quella iiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiinii iimiiiiiiiiimmiiii costituita dal vostro coraggio e della fedeltà che dimostrate nella dura lotta per la pace mondiale. Nella vostra vittoria in questa lotta per la libertà sta la nostra speranza, che è la speranza stessa del mondo la speranza in un giorno in cui il Natale potrà essere di nuovo una giornata di esultanza nella pace ». 8- t.

Persone citate: Mac Cormick, Roosevelt