Commemorazione dei Caduti nelle stragi del dicembre '22

Commemorazione dei Caduti nelle stragi del dicembre '22 Omaggio di Sindacati e Partiti nel 30* anniversario Commemorazione dei Caduti nelle stragi del dicembre '22 Tutte le organizzazioni sindacali, (il PLI, la DC, 11 PCI, il PRI, il PSI e il PSDI) hanno ieri reso onore, nel trentesimo anniversario, ai Caduti nell'eccidio di Torino del dicembre 1922. Oratore ufficiale era Giovanni Carsano, membro in quell'epoca dell'esecutivo .della C.d.L., che ha parlato in serata nel salone della Camera del Lavoro, rievocando, senza retorica e toni oratori, i suoi undici amici assassinati in quel tragico 18 dicembre. Carsano ha accennato al « motivo » della strage: un tranviere era stato il giorno prima aggredito dai fascisti e, per quanto ferito gravemente, era riuscito a colpirne a morte due. Il 18, appena arrivati in ufficio, 1 dirigenti della C.d.L. si scorgono che stavano arrivando tutt'attorno camion carichi di squadristi, e tentarono 'di fuggire. Carsano è relativamente fortunato: non viene riconosciuto e se la cava con una bastonatura che io costringe a letto per un mese. Il suo compagno Berruti viene invece fatto salire su un camion, trasportato al Nichelino, crivellato di colpi In un prato. Poehettino e Zurletti. vengon portati in Valsalice e fucilati (il secondo miracolosamente non muore). Il tranviere Chionio viene scovato in casa e assassinato mentre tiene stretta la bimba. L'operaio Andreoni viene ucciso dopo esser stato trascinato fuori casa ma poi gli sgherri rientrano nell'abitazione, scacciano la moglie il figlio, bruciano e buttan tutto di sotto. Pietro Ferrerò è linciato davanti alla Camera del Lavoro, attaccato ad un camion, poi ab bandonato, ammasso informe, In corso Vittorio. Clnomo è ucciso dopo efferate torture; Tarizzo, con il cranio sfondato da un colpo di clava. E allo stesso modo muoiono in quella orrenda giornata altri tre operai Tarizzo, Vecchio, Quintagliè. Carsano conclude la sua rievocazione con un appello all'unità operaia che viene ripreso dal successivo oratore, Donat Cattin. Il segretario della CISL, reso omaggio ai parenti delle vittime (i quali sono presenti nella sala, al banco della presidenza), ricorda che i colpi fascisti non risparmiarono nessun sindacato nè bianco nè rosso ed auspica l'unità dei lavoratori davanti ai problemi essenziali della libertà e della democrazia. Analogamente si esprime Raffo, segretario dell'UIL. In mattinata, una delegazione dei tre sindacati e dei partiti aveva recato una corona alla lapide che in piazza 18 Dicembre ricorda il tragico eccidio. Avevano parlato: Segro (FSDi), Alligo (PLI), Clerico (PSI), Cominotti (PCI), Curti (DC), Paonni (C.d.L.), Donat Cattin, Raffo.

Luoghi citati: Pci, Torino