Stasera solenne inaugurazione del più moderno auditorio d'Europa

Stasera solenne inaugurazione del più moderno auditorio d'Europa VXéeérsoéelSindac^^ Stasera solenne inaugurazione del più moderno auditorio d'Europa Due anni di lavoro hanno , permesso di trasformare radicalmente il vecchio teatro Vittorio, e di ricavarne una elegantissima sala da concerti, un auditorio radiofonico modello. Lo si inaugurerà stasera alle SI, alla presenza del ministro delle Pohte Spataro: delle maggiori atitorità cittadine, di personalità della cultura musicale e artistica convenute da ogni parte d'Italia. E' un avvenimento di grande importanza, e noti solo per la nostra città. Questo nuovo auditorio della SA./, pud essere considerato il più moderno, ed uno dei più grandi di Europa. Tutto ciò che la tecnica radiofonica può offrire oggi è stato impiegato, ed accanto alla radio ci sarà anche la televisione, che avrà qui una delle sue sedi toritiesi. E' un nuovo periodo di attività che si apre per la Radio italiana; ed è insieme una iniziativa che avrà benefiche influenze sulla vita artistica torinese. Le stagioni sinfoniche della R.A.I. non avevano potuto svilupparsi finora — nonostante l'importanza delle singole manifestazioni anche sul plano internazionale — con l'ampiezza che meritavano; e ciò a causa della troppo piccola sede del Conservatorio. Oggi, con il nuovo auditorio, si passa da 900 a IBOO posti a sedere, e con una sussidiaria possibilità di ospitare altre iOO persone in piedi. Cifre, del resto, non ancora definitive, perchè si sta studiando qualche modifica alla disposizione delle poltrone, in modo da aumentare — senea che ne scatipi l'armonia della sala — la capienza della platea e della balconata. Finalmente, Torino avrà una sala da concerti degna delle sue tradizioni e adeguata alle crescenti esigenze del pubblico. Felicissima appare la soluzione dei problemi architettonici dell'auditorio. Mantenendo l'antica struttura della sala, gli architetti Mollino e Morbelli hanno realizzato una perfetta composizione circolare (in luogo della precedente disposizione a ottagono) e la hanno intimamente fusa con la sezione riservata all'orchestra ed incastrata nella vecchia sede del palcoscenico: dall'ampia < conchiglia* da cui l'orchestra è come avvolta l'occhio passa, senza avvertire stacchi, alla sala 'decorata con sottile e originale eieganza. Predominano, in sala, il color viola dei rivestimenti plastici delle pareti e il rosso caldo delle poltrone: la fusione di questi colori fondamen tali è ottenuta con un passaggio intermedio sui grigi chiarissimi delle fasce concentriche che delimitano le gallerie e che sfociano in alto nel soffitto circolare. Le colonne che sorreggono le gallerie sono esili e leggère, rivestite di lucido ottone scanalato. Un colpo d'occhio quanto mai gradevole e adatto — soprattutto — a creare la particolare atmosfera del concerto. Al vecchio edificio trasformato è stato aggiunto un nuovo « corpo > che contiene l'atrio, i c foyers ■>, le sale di rappresentanza, gli uffici, e che si affaccia su una piazzetta incastrata nel giardino reale. Il che non soltanto dà maggior respiro alla costruzione, non soffocandola più nello stretto budello di via Rossini, ma permette anche una maggiore comodità di afflusso del pubblico e di sosta delle macchine. Il « Vittorio y risorge, dunque, a nuova vita. Era nato nel 1856, si chiamava « Regio Ippodromo Vittorio Emanuele II >: un circo, insomma. Poi era divenuto teatro, poi sala di concerti. Una vita talvolta tempestosa, difficile sempre; in alcuni momenti anche gloriosa, come quando vi si tennero i famosi « concerti popolari > sotto la guida del maestro Pedrotti. Più tardi direttore dell'orchestra, e al tempo stesso organizzatore e principale animatore, fu Antonio Toscanini. E queste furono tappe fondamentali della vita culturale torinese di fine secolo. Sotto il segno di questa tradizione illustre, nasce l'auditorio, che stasera si inaugura con un discorso del sindaco e con un concerto diretto da Mario Bossi, con musiche di Strawinski, .Rossini e Verdi. Un auditorio che la R.A.I. ha creato per le proprie esigenze e per quelle del pubblico torinese: e c'è, appunto, da augurarsi che si faccia tutto il possibile — compatibilmente con le necessità di organizzazione interna — per rendere sempre più stretti, proficui e numerosi, i contatti dei tori nesi con questo nuovo centro di vita artistica. hdaq—m4vc• * > > ■ r 11111 b 11 m 111 ; 11111 r i m 111111 [ 1111 ! m ! r ? : 1

Persone citate: Antonio Toscanini, Mario Bossi, Morbelli, Pedrotti, Rossini, Spataro, Verdi, Vittorio Emanuele Ii

Luoghi citati: Europa, Italia, Torino