Filippo Etter nominato presidente della Svizzera
Filippo Etter nominato presidente della Svizzera Filippo Etter nominato presidente della Svizzera p(Dal nostro corrispondente) Berna, 11 dicembre. L'elezione del presidente della Confederazione elvetica è sempre un fatto di ordinaria amministrazione- in quanto, secondo ormai una vecchia consuetudine, è elevato alla suprema carica dello Stato uno dei membri del Consiglio federale che l'anno innanzi era stato nominato vice-presidente. In altri termini, la nomina avviene quasi automaticamente. Ciò non toglie che l'Assemblea federale, comprendente il Parlamento e il Consiglio degli Stati (qualcosa, quest'ultimo, come il nostro Senato), ogni anno si riunisce in una solenne seduta per designare il candidato alla presidenza. In questa votazione sorprese non ce ne sono mai state. Tuttavia, il numero più o meno grande dei suffragi raccolti rappresenta una dimostrazione del grado delle simpatie e della popolarità che 11 futuro presidente ha nel Paese. E' talvolta successo che questi sia stato eletto quasi all'unanimità; ma in tal caso deve trattarsi di un uomo di Stato di grande statura, la cui opera è destinata a lasciare una visibile impronta nella storia elvetica. Egli può essere sicuro che alla sua morte gli sarà elevato un monumento, come dimostra il caso recente del ticinese Giuseppe Motta, per tanti anni ministro degli esteri. Quest'anno a presidente, e per la quarta volta, è stato eletto Filippo Etter, che da quasi vent'anni regge, come consigliere federale, quello che in Svizzera è chiamato il Ministero degli Interni, ma che in realtà non è che il Ministero dell'Istruzione Pubblica. Egli appartiene al partito conservatore cattolico ed è un uomo popolarissimo e autore di pregiate opere di carattere culturale. Quante simpatie riscuota lo dimostra il fatto che, non ostante sia un cattolico militante, possa essere stato per quattro volte nominato capo dello Stato di un Paese la cui popolazione è in maggioranza protestante, circa il sessantacinque per cento. Ma è appunto questo uno dei capisaldi su cui riposa la democrazia svizzera, dove è garantita e rispettata la più ampia, libertà di religione: esattamente come avviene per le minoranze linguistiche. 1. f.
Persone citate: Filippo Etter, Giuseppe Motta
Luoghi citati: Berna
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