Due condanne severe:una forca, un ergastolo

Due condanne severe:una forca, un ergastolo GLI ASSASSINI DEL POLIZIOTTO INGLESE Due condanne severe:una forca, un ergastolo // Craig che aveva compiato il delitto è minorenne e resterà in carcere "lino a che piacerà alla Regina,, - Per il Bentley, che l'incitò a sparare, pena di morte (Nostro servizio speciale) Londra, 11 dicembre. Con due sentenze che superano in severità ogni previsione si è oggi concluso a Londra il più drammatico processo di questi ultimi tempi, quello contro Christopher Craig, di 16 anni, e William Bentley, di 19, accusati entrambi di essere responsabili dell'uccisione, durante un tentativo di furto, di un agente di polizia. William Bentley, che l'opinionj pubblica non riteneva cèrto destinato al capestro, è stato invece condannato a morte mediante impiccagione; Christopher Craig, non condannabile per la sua giovane età alla pena suprema e d'altro canto vero uccisore dell'agente di polizia, è stato condannato a « rimanere in carcere per tutto quel periodo che piacerà a S. M. la Regina », vale a dire a restare fino ai SI anni in un riformatorio e ad essere, do po, rinchiuso per un tempo che stabilirà il Ministro degli Interni, in un carcere comune. I due giovani hanno udito le loro condanne con una espressione di freddezza sui volti: erano però entrambi pallidissimi e le loro labbra tremavano convulsamente. I padri dei due ragazzi erano presenti nell'aula durante i drammatici istanti; subito dopo la lettura delle condanne salutavano con un gesto della mano i due figli contornati da parecchi poliziotti e si allontanavano dal Tribunale. Le due madri non ave vano voluto invece assistere alla terribile scena: la signora Craig si era rifugiata in un albergo nei pressi del Tribunale; la signora Bentley, con la figlia maggiore e il bambino di dieci anni, si era nascosta in un pic¬ corededsiraWdmtodbeumtIiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiniitiiiiiiiiitiifi colo caffè dello stesso quartiere. Qui le donne ricevevano dai loro mariti lo dura notizia, ed è facile immaginare quale sia stato lo strazio della signora Bentley nell'apprender e che William, che nessuno riteneva destinato a una condanna a morte, era stato invece mandato al capestro. La morbosa curiosità che per due giorni ha attratto al Tribunale centinaia di persone era giunta oggi al parossismo: uomini e donne avevano cominciato ieri sera a mezzanotte a fare la coda di fronte al- l'edificio e questa mattina, all'apertura dell'aula, immensa era la folla che si era raduna- . ta; coloro che non erano riusciti ad entrare restavano di fronte al Tribunale nella speranza di poter scorgere sul volto di qualche avvocato o di qualche parente dei condannati una eco dell'atroce dramma. La seduta odierna durava un po' più di due ore: per 78 minuti infatti i giurati rimanevano chiusi nella loro stanza per accordarsi sui due verdetti e per 43 minuti il severo, solenne giudice Goddard esponeva alla giuria, prima che si ritirasse, i vari elementi della sanguinosa vicenda. Le aspre parole di Goddard facevano subito comprendere che la Corte si rifiutava di accettare la tesi della difesa secondo la quale si era alla presenza di un omicidio colposo e non doloso; dopo di avere riferito tutte le frasi sature dì odio e di bramosìa di uccidere che Craig aveva gridato sul tetto, Goddard così diceva ai giurati: < Se io estraessi ora di colpo una pistola, sparassi contro di voi e uccidessi una persona, non potrei certo difendermi affermando che non avevo intenzione di assassinare ma soltanto di ferire. Se io compio un atto che so che può causare grave danno fisico a una persona e ne derivi la sua morte, questo è omicidio doloso anche se io non intendevo fare nulla di più che causare un grave danno ». Per quanto concerneva la posizione di Bentley il giudice sosteneva anche la sua completa colpevolezza e dichiarava che egli era responsabile del delitto quanto Craig poiché ben conosceva le intenzioni dell'amico: Goddard ricordava inoltre ai giurati che era stato proprio Bentley a sollecitare Craig di sparare contro uno dei poliziotti pronunciando la brutale frase: « Chris, tiragli addosso». A questo punto i giurati si ritiravano e tornavano in aula soltanto dopo 78 minuti di consultazione. Il Presidente della giuria si alzava e rendeva noto il verdetto: entrambi gli imputati colpevoli di omicidio doloso, con una raccomandazione di clemenza nel caso di Bentley. Un altissimo silenzio discendeva allora sull'aula: il giudice Goddard si voltava verso Bentley e lo guardava fisso negli occhi, poi diceva: < Tu hai diciannove anni di età ed è pertanto mio dovere condannarti alla pena che la legge prescrive in caso di assassinio ». Lord Goddard si copriva allora il capo con la rituale berretta nera e dichiarava lentamente: < William Bentley, ti condanno a rimanere appeso per il collo fino a quando morte sopravvenga. Possa Dio avere pietà della tua anima ». Bentley restava immobile corno una statua di ghiaccio. Indi il giudice supremo fissava i suoi occhi su Craig e gli diceva: « Tu hai meno di diciannove anni, ma sci certo il più colpevole dei due. Il tuo cuore è saturo di odio. Hai ucciso un poliziotto senza pensare per un istante solo a sua moglie, alla sua famiglia, alla sua vita. Non hai pronunciato una parola di dolore per ciò che hai commesso. Tu, Craig, sei certo uno dei più pericolosi criminali clic mai io abbia visto su quel banco. Ti condanno quindi a rimanere in carcere per tutto quel periodo che piacerà a S. M. la Regina ». Anche Craig ha ascoltato la sua condanna senza un gesto, senza una reazione, senza un fremito. m. c. e r a a e r e a i o o o o n p.I lllllllllllIllllllllllllllMIIIIIIIlllllllllllinilllllllllll Il diciannovenne Bentley (tel.) iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiMiiiiii

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