Conclusa la discussione sui danni di guerra

Conclusa la discussione sui danni di guerra Conclusa la discussione sui danni di guerra Roma, 4 dicembre. La discussione del progetto di legge sui danni di guerra si è finalmente conclusa questa sera a Montecitorio dopo una ampia replica del sottosegretario Cassiani ai molti oratori intervenuti nei giorni scorsi. In particolare il Sottosegretario, nella controversia di principio che sta alla base del dibattito: il danneggiato ha un « diritto » al risarcimento come vorrebbe l'opposizione oppure ha soltanto un < interesse legittimo » come afferma il Go. verno?, ha sostenuto che «il movente etico della legge è l'interesse pubblico perseguito attraverso l'interesse particolare ». Questo movente è pienamente soddisfatto dal riconoscimento dell'interesse legittimo del danneggiato. Infatti — ha detto — mentre l'accettazione della tesi del « diritto » avrebbe portato soltanto al riconoscimento di diritti individuali, l'aver considerato « interesse legittimo» la pretesa dei singoli al risarcimento significa che lo Stato ha un interesse proprio alla ricostruzione del patrimonio nazionale. Al termine del discorso del sottosegretario Cassiani, un gruppo di deputati democristiani, fra cui gli on.li Castelli Avolio, Riccio Stefano e Troisi hanno presentato una « risoluzione » allo scopo di affrettare la redazione della legge e renderla al più presto operante. Secondo questa risoluzione per la procedura d'urgenza la assemblea, dopo aver approvato i principi generali del progetto, demanda la formulazione dei singoli articoli alla com. missione, facendole obbligo, però, di attenersi ad alcuni criteri base, fra i quali; 1) riconoscimento del « legittimo interesse»; 2) differenzazione nella entità del risarcimento fra « indennizzo » (che non comporta la ricostruzione del bene perduto) e « contributo » (che invece obbliga alla ricostruzione); 3) aumento a 180 giorni del termine stabilito pei le denunce tardive; 4) speciali disposizioni in favore delle aziende del Mezzogiorno; 5) possibilità per il proprietario che abbia perduto la casa che abitava e che non ne possegga altre, di ricostruirsela anche più piccola impiegando interamente la somma che gli viene versata come contributo statale. . Ma su questa risoluzione si è acceso un vasto dibattito. I socialcomunisti hanno accusato la maggioranza di voler strozzare il dibattito sui danni di guerra allo scopo di affrettare la discussione della legge elettorale. Infine la questione è rimasta impregiudicata. La Camera deciderà domani o in una prossima seduta se la leg¬ ge per i danni di guerra possa essere completata in commissione o si debba discutere in aula, articolo per articolo.

Persone citate: Cassiani, Castelli Avolio, Riccio Stefano, Troisi

Luoghi citati: Roma