Nella stanza della clinica dove l'ex-regina è spirata

Nella stanza della clinica dove l'ex-regina è spirata Nella stanza della clinica dove l'ex-regina è spirata Il terribile male, l'operazione che -pareva riuscita e l'improvviso collasso - La salma fu poi portata nella villa sulla collina (Da uno dei nostri inviati) Montpellier, 1 dicembre. In un comunicato diramato ieri ai giornalisti il marchese Lucifero ha ufficialmente resa nota la storia degli ultimi giorni di Elena di Savola. «Nell'estate scorsa — egli ha detto — il dott. Lamarque giudicò necessario un intervento chirurgico. Tale decisione, tuttavia, fu presa dall'intera famiglia riunitasi a Montpellier al primi di novembre. L'óperazioné fu eseguita dal prof. Roux il 10 novembre nella clinica di S. Cosimo ed ebbe pieno successo. II pericolo parve scongiurato e qualche giorno dopo le figlie e il figlio poterono allontanarsi; Jolanda si recò al Cairo, Giovanna tornò a Madrid; Maria andò al Lussemburgo, e Umberto raggiunse la moglie in Svizzera. « Il 28 mattina Elena, che aveva già cominciato ad alzarsi, mentre si ricoricava fu colpita da un'embolia polmonare. Le cure prodigatele dal dottor Lamarque furono vane; la situazione peggiorò rapidamente e si decise di condurla alla villa. Prima di lasciare la clinica, le fu somministrata l'Estrema Unzione ed ella rivolse la sua benedizione al popolo italiano ed al figli. Poi perse la conoscenza. E qualche istante dopo l'arrivo alla villa rese il suo ultimo respiro». In questa versione ufficiale è da rettificare un particolare, che, in realtà, Elena di Savoia è morta nella clinica e non alla villa. Qui ella fu segretamente trasportata dopo il decesso, allo scopo di poter apprestare in casa la camera Ardente e far partire da qui il funerale. Occorre aggiungere cegcscducstdsdmlMncgrdssdapb che 11 male di cui ella soffriva, e che la famiglia ha tenuto rigorosamente nascosto, era un canoro all'utero. Ho potuto visitare alla clinica S. Cosimo la camera n. 4.dove ella è stata degente e dove si spense. E' una camera al primo piano, con bagno; un arredamento semplicissimo. Un letto di ottone, di fronte al caminetto; dirimpetto alla porta una finestra che dà sul giardino. Un divano, due poltrone, un armadio di mogano ed un tavolino. La madre superiora, suor Marie Josephe, e suor Susanne Marie che l'ha assistita, ricordano di Elena di Savoia la grande bontà e lo spirito di rassegnazione. Ieri mattina l'ambasciatore d'Italia a Parigi. Quaroni, era stato ricevuto dalle principesse Maria e Giovanna, alle quali aveva presentato le condoglianze di Einaudi, di De Gasperi e del Governo italiano; aveva poi reso omaggio alla salma, mentre nella camera ardente si trovavano Umberto e altri familiari assorti nella preghiera. Fra l'ambasciatore ed Umberto non vi fu che un lieve cenno del capo. Il marchese Lucifero ha dichiarato: «Le condoglianze non sono state presentate ad Umberto personalmente perchè erano dirette alla famiglia; e infatti sono state ricevute da due rappresentanti di essa. Un colloquio con Umberto non è avvenuto per vari motivi. Tra l'altro è evidente che S. M. non può dimenticare che la madre è morta lontana dalla sua terra». g.i.

Persone citate: De Gasperi, Einaudi, Elena Di Savoia, Lamarque, Marie Josephe, Quaroni, Roux, Susanne Marie

Luoghi citati: Cairo, Italia, Lussemburgo, Madrid, Parigi, Svizzera