La Camera discuterà senza la relazione dei "nove"

La Camera discuterà senza la relazione dei "nove" LA LEGGE ELETTORALE La Camera discuterà senza la relazione dei "nove" Roma, 1 dicembre. Camera, Senato e Consiglio del Ministri commemoreranno domani Vittorio Emanuele Orlando che era il decano del Parlamento, avendo compiuto i novantadue anni nel maggio scorso. (Nltti, che gli succede, è più giovane di otto anni). E' probabile che in segno di omaggio verso lo scomparso sia a Montecitorio che a Palazzo Madama le. sedute vengano sospese e rinviate a dopodomani. Una breve sospensione di qualche ora vi sarà anche nella riunione del « Comitato dei nove » incaricato di esaminare' il progetto di riforma elettorale, ma si pensa che il, comitato riprenderà nella stessa giornata i sudi lavori. Il 3 scade, infatti, il termine fissato dalla presidenza della Camera alla commissione per la conclusione del suo esame, e peri quanto le opposizioni si adoperino a fare in modo che la scadenza non venga rispettata, la-maggioranza è fermamente decisa rispettare l'Invito, pronte o meno che siano le relazioni. L'alternativa, è puramente formale: si sa sin d'ora che le relazioni non saranno pronte e che il presidente della com missione Marazza intende rimettere 11 progetto all'Assemblea senza le conclusioni dell'esame preliminare. Là procedura; è insolita, ma è-re sa necessaria dal desiderio di stroncare l'ostruzionismo e di fare in modo, cosi, che il Parlamento possa discutere ed approvare in tempo utile la contrastata riforma. Si pensa, a tale proposito, che l'ostruzionismo delle due estreme, per quanto accanito possa dimostrarsi, non potrà ritardare di oltre un mese l'approvazione del provvedimento e che perciò esso possa essere passato all'esame del Senato entro il 20 gennaio del nuovo anno. L'approvazione del Senato potrebbe avvenire, sempre secondo i calcoli della maggioranza entro la seconda decade di marzo. Subito dopo si convocherebbero 1 comizi per le elezioni della Camera dei deputati. Tutto ciò presuppone, beninteso, una costante collaborazione tra i gruppi parlamentari dei quattro partiti che hanno recentemente Armato l'accordo elettorale. Le loro presidenze si terranno continuamente in contatto . e dedicheranno una particolare cura ad evitare atteggiamenti di ribellione da parte di singoli deputati dei gruppi. Dopo il chiarimento avvenuto tra i socialdemocratici non v'è tuttavia molto a temere per questo verso e tutto si ridurrà probabilmente a qualche astensione. L'estrema sinistra, che inve ce spera àncora di poter" vedere sii suo fianco qualche parlamentare di maggioranza, con tinua a sviluppare una opposi¬ zs i o a a zione a fondo contro la legge, ed anzi ci si attende dalla riunione della direzione comunista, convocata per giovedì, un vero e proprio piano d'azione < anti-legge truffaldina >, come viene chiamato, che dovrebbe contemplare anche manifestazioni di piazza. Per il momento il questore di Reggio Emilia ha vietato l'affissione di alcuni manifesti ove si annunciava una conferenza di Togliatti sulla riforma elettorale, proprio perchè in essi la legge era definita con quell'aggettivo che si e detto! Vi è stata una protesta, ma la cosa non ha avuto altro seguito. E' una indicazione che il Ministero dell'Interno intende contenere tutte le manifestazioni nell'ambito della legge e che l'estrema sinistra non ha intenzione di provocare complicazioni. Giovedì l'accordo elettorale sarà esaminato dai dirigenti del Partito liberale. Anche da questa parte non ci si attendono sorprese. E' probabile, invéce, che 1 liberali colgano l'occasione per approfondire, sia pure senza farne oggetto di dichiarazioni ufficiali, un accenno alla possibilità di un ritorno al Governo fatto ieri da Villabruna in un suo discorso a Padova. Lo stesso Villabruna ha poi precisato, tuttavia, che si tratta di una prospettiva posteelettorale e non è quindi il caso, per il momento, di. attribuirle molta importanza. A titolo indicativo, e sempre a proposito del rimaneggiamento governativo che, comunque esse vadano, vi sarà dopo le elezioni, è da segnalare l'opinione espressa negli ambienti della C.I.S.L. dove si dice che, dopo i risultati del Congresso democristiano, la Confederazióne sindacale non sarebbe aliena dal considerare l'eventualità di una sua partecipazione ad un Governo che si ponesse con maggiore energia sulla strada delle riforme sociali, secondo le pressioni che gli sono venute da quel Congresso. Da notare, infine, che il noto progetto sulle incompatibilità parlamentari sembra stia per giungere alla sua definitiva approvazione. Esso figura, infatti, al terzo posto .nell'ordine del giorno del Senato e la Commissione che l'ha esaminato ne raccomanda la sua approvazione nel testo già votato dalla Camera. Ciò vuol dire che non si ha intenzione di ricorrere a quel sistema di rinvio, già fissato per la legge sul « referendum », che consiste nel rinviare alla Camera con alcuni emendamenti un testo già da essa approvato, nella legittima presunzione ch'essa non avrà tempo sufficiente per il secondo esame. e. f

Persone citate: Marazza, Togliatti, Villabruna, Vittorio Emanuele Orlando

Luoghi citati: Padova, Reggio Emilia, Roma