Si processa il bandito dalle buone maniere

Si processa il bandito dalle buone maniere Si processa il bandito dalle buone maniere Derubava soltanto le persone ricche,- era anche troppo galante ed aveva gesti da gran signore - Arrestalo guando stava per ritirarsi a vita onesta (Nostro servizio speciale) Parigi, 20 novembre. La cifra 13 ha portato sfortuna a Paul Dellapina, ladro di gran classe, autore di tredici audacissimi furti, ed arrestato il 13 febbraio 1950. Quella mattina due ispettori di polizia in servizio al Bosco di Boulogne, mettevano le mani sopra un ometto piccolo, con due baffetti alla Clark Gable, che portava a spasso i suoi due bambini. Quando si vide scoperto, il Dellapina non oppose alcuna resistenza, chiedendo soltanto ai poliziotti di agire con discrezione, di trattarlo cioè un po' come un amico, perchè i suoi bambini lo credevano un onesto industriale, ed egli voleva che ignorassero sempre la sua vera attività. E gli ispettori lo accontentarono. I bambini non si accorsero di nulla, e poco dopo, in questura, il bandito precisava: «Peccato che mi abbiate preso proprio ora. Stavo per realizzare il mio desiderio, .cioè accantonare 40 milioni di franchi, comperare una cascina e terre nell'America del Sud, e vivere d'ora in poi onestamente come un bravo proprietario v Oggi il Dellapina è comparso dinanzi alla Corte d'Assise parigina, assistito dagli avvocati Enrico Torres e Roberto Badinier, e domani comincerà il vero processo, poiché l'udienza odierna è stata brevissima e di pura forma. Il processo Dellapina si svolgerà, pare, sotto gli auspici del buon umore, perchè l'uomo è gioviale, franco, spiritoso, ed è presentato dai cronisti giudiziari come un Arsenio Lupin, un Rocambole audace e anche un po' generoso, poiché rubava soltanto ai ricchi, e talvolta aiutava i poveri finanziariamente quando li giu-|dicava degni. Ma era anche un uomo senza scrupoli di sorta, |dnrnBscstmsgmaercpolche quando aveva fatto man bassa su gioielli e denari, non esitava a costringere la cameriera o la padrona, se erano belle, a subire i suoi assalti, mentre il suo complice (che egli dice chiamarsi Mondolini, ma che la polizia non è riuscita a scoprire, ed è probabile che il nome sìa falso) teneva a bada i familiari e il personale ' di servizio raccolto nella stessa stanza. Il bandito nacque in Corsi-ca, a Sartene, il 6 febbraio1911. A 9 anni perse la madre, assassinata dal padrone di casa, a 14 fuggì per andare a Marsiglia dove cominciò la carriera di ladro, e fu condannato per la prima volta da un tribunale per minorenni. Oggi, c monsieur Paul >, come lo chiamano nel < milieu >, ha 41 anni, e ha trascorso i tre quarti della sua esistenza in prigione, essendo già titolare di dieci condanne, fra cui una a morte In contumacia, per l'assassinio del console di Norvegia a Marsiglia, delitto di cui, i a i o e , -|avero svuotato una cassaforte, n chiese alla padrona di casa se , |fra j gioielii ce ne fosse uno al del resto, egli non sarebbe nemmeno l'autore. Nel '46 Paul Dellapina fu arrestato e incarcerato nel penitenziario marsigliese delle Baumettes, e una mattina i suoi guardiani trovarono la cella vuota con un cartellino sul tavolo che diceva: «Non si tengono gli uccelli in gabbia >. Invano la polizia lo cercò per molti mesi. Il bandito era riuscito a varcare l'Oceano e negli Stati Uniti conviveva insieme a una ricca e bellissima americana. Ma alla fine del '47 ebbe la nostalgia di Parigi e ritornò in Francia. Come fece nessuno lo sa, ma è noto che i controlli alla frontiera non hanno mai preoccupato molto i lestofanti. Cominciò allora per il Dellapina una serie straordinaria di furti sensazionali: il 21 gennaio '48 salì sul tetto di una casa, entrò nell'appartamento di un tabaccaio e vi rubò 140 mila franchi, nonché 400 mila franchi di francobolli; poco dopo sottraeva per cinque milioni di gioielli, poi per altri 200 mila franchi, poi ancora per 225 mila franchi al vice-console degli Stati Uniti di Parigi, Il suo sistema era sempre lo stesso. Acrobata abilissimo, egli penetrava negli appartamenti passando dal tetto, o dalle finestre o dalla porta, raggruppava la gente' di casa in una stanza e mentre il suo complice sorvegliava le vittime, minacciandole con la rivoltella, egli faceva man bassa del denaro e degli oggetti di valore. Ma aveva anche gesti eleganti: una volta, sentendo piangere un bimbo e sapendo dalla mamma che era l'ora della poppata, andò a prendere il pargolo e lo portò alla mamma, affinchè facesse il suo dovere; un'altra volta regalò alcuni bi ghetti da mille a una domestica che gli pareva molto povera; un'altra volta ancora, dopo o , ! a e e è ) l o quale tenesse in modo partico lare, e glie lo lasciò, presentan do anche le sue, scuse e il rammarico di essere costretto a prendere gli altri'. E una volta, infine, che una delle sue vittime svenne dalla paura al vedere la rivoltella, il bandito la coricò con precauzione sul divano e la curò finché non ritornò in sé. Ma queste « buone maniere > non escludevano anche molta audacia. Il vanto del bandito è, -1 o1 inoltre, di non avere mai ruba e, ito a un poveretto. Quando vuo- FcfGgmrsBSlieu1dpcsrsdrsacfsmcmsdagdarppaa a nn i, o 41 ridi a sei, tava le casseforti degli appartamenti lussuosi, - rispettava sempre il denaro dei domestici, anche se il gruzzolo era alle volte importante, e al giudice, che durante l'istruttoria, gli rimproverava di avere sottratto una volta le economie di una cameriera, egli rispose: « E' stato sicuramente per isbagllo e mi dispiace >. E di sottomano fece rimborsare la sua vittima. Questo è l'uomo che verrà giudicato nel prossimi giorni. 1. m.

Luoghi citati: America Del Sud, Francia, Marsiglia, Norvegia, Parigi, Stati Uniti