Per rubargli il portafogli e l'orologio lo abbatte a colpi di pietra sul capo

Per rubargli il portafogli e l'orologio lo abbatte a colpi di pietra sul capo Per rubargli il portafogli e l'orologio lo abbatte a colpi di pietra sul capo Il malfattore arrestato impazzisce credendo di aver ucciso la vittima - In previsione del processo il fratello dell'aggressore minaccia di morte il rapinato ed esige una ritrattazione -Anch'egli è stato tratto in arresto llllIllllllllllltllllIlllllllIillllllllllllltllIKIIIIIH» Un'afosa sera del luglio scorso l'impiegato Amedeo Tantinl fu Filippo, di 33 anni, abitante a Madonna di Campagna usciva per far due passi e prendere una boccata d'aria. Ad un certo momento s'imbatteva in un aitante giovanotto con 11 quale attaccava discorso.- I due parlavano a lungo e tra di loro si stabiliva ben presto una corrente di simpatia. Si sedevano in un caffè, prendevano una bibita, fumavano una sigaretta e poi, sempre chiacchierando del più e del meno, uscivano dalla città e s'avviavano, per stradicciole e sentieri, verso Altessano. La luna splendeva e la campagna odorava. Insomma, un quadretto Idillico. I due, stanchi, si sedevano tra 1 cespugli. Ma d'improvviso la commedia pastorale si tramutava In fosco dramma granguignolesco. Il giovanotto afferrava una pietra e aggrediva il Tantini e più volte gli percuoteva con furia 11 capo sino a che l'impiegato s'accasciava sull'erba Più tardi alcune coppie d'inna¬ morati che vagavano nel paraggi udivano del lamenti, scoprivano il ferito, davano l'allarme e-.'lo facevano trasportare d'urgenza all'ospedale di Venaria. Qui 1 medici gli riscontravano gravi lesioni alla testa guaribili In non meno di due mesi. Il ferito Interrogato dal carabinieri riusciva a balbettare : M'ha rapinato... m'ha portato via il portafoglio... l'orologio... l'anello... ho reagito... mi ha dato sul cranio una pietra... I carabinieri non avevano molto da cercare il giovanotto. Che questi si presentava alla stazione dell'Arma, stralunato, precisando il fatto e gridando: «Arrestatemi! Io ho ucciso!». Invano 1 militi gli dicevano: «Bada, non è morto, è soltanto ferito, se la caverà in un paio di mesi ». Lo sciagurato seguitava a ripetere: «Ho ucciso... ho ucciso... ho ucciso... ». Un medico lo visitava e lo riscontrava affetto da pazzia. Il giovane non vedeva altro che sangue, non parlava altro che di morti. La convinzione d'aver fracassato il cranio al Tantinl l'aveva fatto uscir di senno. Cosi finiva a Collegno. L'Impiegato, In settembre, veniva dimesso e tornava al lavoro. Intanto la magistratura, avuta la pratica dai carabinieri, allestì' va l'istruttoria e fissava il processo per il mese prossimo, eie vando contro 11 giovane rinchiuso a Collegno la triplice Imputazione di rapina, lesioni gravi e tentato omicidio. La famiglia dello sciagurato è composta di padre, madre e un altro figlio. Costui Ieri a mezzogiorno si presentava dinanzi all'uscita dello stabilimento ove lavora 11 Tantinl. Come il Tantinl compariva in Istrada lo affrontava con piglio e voce da uomo deciso, che non ammette repliche. — In dicembre processeranno aiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii i mio fratello — gli diceva ■ mio o o a n a mi e oraa, e ». eo a a. e di aefin ra fratello è responsabile di ferimento in circostanze che 11 Tribunale chiarirà. Ma non è un rapinatore, non le ha mai rubato nulla. Mi ascolti: lei deve rilasciarmi adesso, sul momento, una dichiarazione scritta di suo pugno e firmata In cui riconosce che la rapina non è mai avvenuta. L'impiegato cercava di tergiversare, ma l'altro, con tono sempre più marcato e volto sempre più scuro, rinnovava la richiesta. L'Impiegato allora si rifiutava. Ne nasceva una violenta discussione. Operai usciti dalla fabbrica facevano circolo e si formava un vero e proprio assembramento. Qualcuno telefonava al commissariato Madonna di Campagna e 11 funzionarlo dott. Nicolosl inviava sul posto, in macchina, alcuni agenti al comando di un sottufficiale. La pattuglia arrivava proprio nell'attimo in cui 11 fratello del rapinatore urlava al Tantinl: — Ricordati che se mio fratello verrà condannato lo t'ammazzerò! Gli agenti disperdevano l'assembramento e accompagnavano il giovanotto in sezione. Qui egli è stato dichiarato in arresto per minacce gravi.

Persone citate: Amedeo Tantinl

Luoghi citati: Collegno