Gli orrori della "Santé,, evocati davanti ai giudici

Gli orrori della "Santé,, evocati davanti ai giudici Gli orrori della "Santé,, evocati davanti ai giudici Crudeli maltrattamenti ai detenuti - Una ispezione. del ministro della Giustizia (Nostro servizio particolare) Parigi, 18 novembre. L'organizzazione penitenziaria francese che è al centro di numerose anni, è stat mei ..critiche da alcuni Hata praticamente'ssa sul banco degli accusati I dinanzi al tribunale di Parigi in occasione di un proceno ! intentato per diffamazione al|giornale sindacale « Le réveil pénitentiaire », dall'ex-direttore della prigione della Sante Meuvret e dal suo sorvegliante in capo, Lhermitte. Il giornale aveva denunciato infatti certi sistemi in vigore nelle famose carceri parigine e accusato i due funzionari di tollerarle. Costoro ritenendosi dlf famati lo avevano citato in giudizio ma forse oggi se ne pentono e si accorgono che avrebbero fatto meglio -a non prendere l'iniziativa. Il dibattimento ha dimostrato infatti che il direttore della Sante e il suo aiutante chiudevano gli occhi sulle brutalità e le gesta del « bagnard > Francois Gatt autore di vari delitti e con sette condanne! tra cui una a dieci anni di lavori forzati, al quale essi Iavevano affidato le funzioni dii«prevosto ». Il Gatt d altronde 8! trovava illegalmente nelle carceri della Sante dove non devono essere rinchiusi i con-dannati bensì solo coloro che aspettano di essere giudicati e quindi anche degli innocenti; ma trascurando questa norma 11 direttore della prigione si era fatto inviare da un penitenziario un condannato noto per la sua durezza affinchè mantenesse l'ordine tra i detenuti della sezione disciplinare; e questo aguzzino si era dimostrato particolarmente feroce, del tutto degno della fi ducia che era stata in lui riposta. Quale ricompensa per i suoi preziosi servizi egli aveva una triplice razione e una stufetta elettrica in cella. Un guardiano " citato come teste ha dichiarato, fra l'altro: «Ho visto In una cella un de-tenuto che era stato gettato a terra dal Gatt e preso a calci e quando io avvertii di ciò, il capo sorvegliante mj rispose di occuparmi dei fatti miei. Ho visto egualmente il Gatt lavare la biancheria insanguinata delle sue vittime prima di renderla alle famiglie ». Ri sulta egualmente che un detenuto ebbe un braccio rotto, un altro la lingua mozzata da un pugno alla mascella e che una iniiiiiiiiiiiiiiiMiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii punizione assai comune consisteva nel costringere i detenuti a stare ritti in piedi immobili per giornate intere e .quando si arrischiavano a se dergi hè non potevano 'piu .v£nlvano bastonaPti e ,,e. I £rp„nH eT j i ! S^'SJSSH ftSS£ |CÌato da un avvocat°* » «-de ! putato Jean Montigny, il quale informò dei fatti il ministro della Giustizia che a quell'epoca era Edgar Faure. Il ministro fu talmente indignato che volle rendersi conto personalmente di ciò che accadeva alla Sante e il 5 febbraio scorso andò a visitare queil° carceri accompagnato da un alto magistrato. Parlò con va ri detenuti ed' ebbe conferma di quanto era stato riferito. Le sue decisioni non si fecero at tendere; il direttore de! carcere e il capo porvegliante verinero trasferiti mentre Gatt era rimandato al penitenziario di Melun Ma le cose non migliorarono molto alla Sante. Gatt venne sostituito da un altro « baIgnard» pazzoide sadico che torturava i compagni quando lo poteva e quando non aveva ine8Ksun detcnHuto sul quaie 8f0 ,-„„„, ,8tl t, .^dlvwUni |d acchiappare topi e a mar tirizzarli prima di decapitarli, !Queste relazioni hanno sol- levato una giustificata indignazione e si aspetta ora il giudizio del tribunale di Parigi. 1. m.

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