L'inizio del processo per l'eredità dei Volto

L'inizio del processo per l'eredità dei Volto L'inizio del processo per l'eredità dei Volto Accuse di circonvenzione di incapace Pavia, 14 novembre. Oggi al Tribunale di Pavia è iniziato 11 processo per circonvenzione d'incapace, relativo alla eredita di Maria Volta, discendente di Alessandro Volta. Morta a Pavia nel gennaio del 1946, risultavano eredi suoi il colonnello Francesco Negri e il nipote di questi, Gianfranco. Il colonnello ereditava infatti la casa di Lentate sul Seveso. mentre il nipote Gianfranco ereditava tutto il resto del patrimonio, e cioè il palazzo dei Volta a Camnago con terra annessa, una biblioteca con arredi vari e cimeli di somma Importanza, nonché molte proprietà terriere sparse nel Comasco e tutto questo per effetto di un atto di adozione fatto dalla Volta nel 1945 a sua favore, atto che l'autorità giudiziaria accoglieva dieci giorni prima della morte di Maria Volta, di modo che il Gianfranco Negri ereditava altresì 11 cosato illustre dei Volta. Questo ultimo fatto è stata la ragione principale che ha mosso gli eredi legittimi dei Volta a denunziare 1 due Negri. Il capo di accusa è questo: Negri Francesco fu Edoardo, di anni 68, da Albuzzano, e Negri Gianfranco fu Giuseppe, di anni 33, da Pavia, sono imputati: a) entrambi di circonvenzione di incapace con l'aggravante del danno patrimoniale rilevante per la continuazione e del concorso di due persone per aver indotto Maria Volta a firmare un ricorso per la adozione In favore di Negri Francesco; b) entrambi del reato di soppressione di documento privato per avere soppresso, in concorso fra loro, un testamento olografo redatto dalla morta nel lyas a favore di un avo amico, Walter Fries, si che potesse avere poi esecuzione altro testamento redatto dalla stessa nel 1930 e fatto pubblicare nel 1946; ci Negri Francesco è imputato altresì dello stesso reato di cui alla lettera a) (circonvenzione d' incapace) per avere indotto la Volta a fare in suo favore un testamento olografo nel 1930 poi pubblicato nel 1946. Nella giornata di oggi si è proceduto alla costituzione delle parti. L'uw. Mattiello della difesa sostiene che causa alcune mende di forma si potrebbe chiedere il ritiro del procedimento, ma vi rinuncia chiedendo invece che, dato che l'avv. De Paoli di parte civile aveva preso parte alla redazione dell'atto con cui Maria Volta affidava al Negri la tutela del proprll Interessi, venga essunto come testimone. Il De Paoli risponde che lo farà solo se l'interesse della giustizia lo richiederà. Il P. M. in. Sorrentino chiede che venga contestata agli imputati la circostanza di un atto di compravendita stipulato nel 1944 per l'acquisto di una parte dei beni della Volta da parte del Negri. Le sedute riprenderanno domattina.

Luoghi citati: Albuzzano, Lentate Sul Seveso, Pavia