Dominici spiega perchè non soccorse la bambina

Dominici spiega perchè non soccorse la bambina LI IT RACE PEI PKPM Jl O X !> Dominici spiega perchè non soccorse la bambina Ero persuaso che sarebbe stato inutile,, - Comportamento imbarazzato e candido - Giovedì si avrà la sentenza - La giovane moglie sviene in aula (Dal nostro corrispondente) Parigi, 13 novembre. Gustavo Dominici, 11 testimone numero uno dell'uccisione della famiglia Drummond, è comparso stamane davanti al Tribunale correzionale di Digne sotto l'imputazione di mancata assistenza a persona in pericolo di vita. Gli è stato addebitato infatti di non avere soccorso la piccola Elizabeth, non ancora morta quando egli la scoprì la mattina del 5 agosto. Tale reato è contemplato dall'art. 63, secondo paragrafo, del Codice Penale francese e comporta una pena che può arrivare fino ad un massimo di sei anni. L'imputato, che da un mese si trova in stato d'arresto ed ha dovuto subire lunghi e severi interrogatori, è comparso davanti ai giudici in mezzo a due gendarmi che gli hanno subito dopo tolto le manette. Egli è un uomo di 33 anni, ma ne dimostra assai meno: ha l'aspetto ingenuo e scontroso di un ragazzo impaurito. Appena entrato nell'aula, ha girato lo sguardo sul pubblico e ha rivolto un malinconico sorriso alla moglie Yvette, intervenuta all'udienza insieme al padre e al suocero. Con una certa dolcezza nella voce cai ma, il presidente Bully ha ini ziato l'Interrogatorio: Dominici — egli:ha detto — quando avete scoperto 11 corpo della piccola Elizabeth Drummond, essa era ancora viva. Voi l'avete vista muoversi e avete udito I suoi lamenti. Siete stato voi stesso a confessarlo: « Essa emetteva an cora una specie di gemito», avete dichiarato durante l'Istruttoria. Qual è il braccio che la bambina muoveva? — Quello sinistro — ha detto l'imputato. — Quando avete avvertito 11 «Il 111 II 111111111111L11111 11 li I j M ] 111II 11 IMIIIIIIM ne a i i o 11 h a ri. nn », Io t11 MIIIIIIIIIIIIIIIIIHIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIImotociclista Olivier — ha continuato il Presidente con la sua aria paterna — gli avete detto di avere trovato un cadavere. Però un cadavere non si muove più. — Non lo sapevo — ha detto il Dominici — non sono rimasto più di una ventina di secondi a una distanza di cinque o sei metri dal corpo della bimba. — E non vi è venuto In mente di chiamare un medico? — Ero persuaso che sarebbe stato inutile. Il Presidente ha poi cercato di sapere le ragioni che avevano spinto Gustave Dominici a non dire subito tutta le verità. rvtnzvcslèclczn IIIIIIIUIIIIIIIIIIIIIIIIMIIIIIIIIIIIIMIIIIIIIIIIIIIIIIII — Mio fratello Ciò vis — ha risposto l'imputato — mi aveva consigliato di non parlare troppo per non essere coinvolto nelle indagini della polizia. — Ma voi avete visto I poliziotti prima di aver parlato con vostro fratello. — Sì. — Vedete bene, Dominici, che questa è un'altra delle vostre contraddizioni. Dominici risponde di sì con la testa. Il suo comportamento è così imbarazzato e candido che dà a tutti l'impressione della sincerità. Il pubblico segue con simpatia le sue dichiarazioni; per uno strano fenomeno di suggestione collettiva nessuno si adatta all'idea che quel ragazzo sia colpevole. Il Presidente riprende a interro garlo cercando di dare un tono più severo alle sue parole: — La vostra coscienza — dice — non vi rimprovera nulla? Neppure d'aver mancato al dovere di consolare gli ultimi mo mentì della disgraziata bambi na? Perchè non l'avete fatto? — Non ne ho avuto il coraggio, signor Presidente Il Procuratore della Repub blica ha rivolto a Gustave Do minici una sola domanda: L'imputato riconosce che nella notte fra il 4 e il 5 ago sto, quando udì gli spari pres so la fattoria, egli sapeva che provenivano da un'arma militare e che ha dichiarato in istruttoria di avere detto a sua moglie: < Sta succedendo certamente un guaio ai campeggiatori inglesi »? —- Lo riconosco. Anche la difesa ha fatto una sola domanda: — Il mio cliente — ha chiesto l'avv. Pollak — riconosce di avere dichiarato alla polizia durante il suo secondo interrogatorio del 19 agosto: <Ho avuto la sensazione precisa di assistere agli ultimi gesti d'agonia della bambina e che era la fine »? Non essendo stati citati testimoni, il Procuratore della Repubblica ha preso subito la parola, chiedendo una pena mite ma giusta, in considerazione del fatto cparticolarmente odioso che Gustave Dominici abbia deciso, nel momento in cui ha scoperto il delitto, di nascondere la verità ». Hanno poi parlato i due difensori trattando unicamente gli aspetti giuridici della questione: — La piccola Elizabeth era perduta — ha affermato l'avvocato Charrier — ciò è stato provato dalle perizie mediche. Non vedo dunque la possibilità di condannare l'imputato. — CI voleva una vittima per mascherare l'insuccesso delle indagini — ha aggiunto l'avvocato Pollak — e come vittima è stato scelto Dominici. Dopo le arringhe, il Presidente ha deciso di passare a giudizio la causa. La sentenza verrà pronunciata giovedì prossimo. Il Tribunale ha poi re spinto una domanda di libertà provvisoria presentata dai difensori dell'imputato. Così Gustave Dominici dovrà passare un'altra settimana in carcere. Quando 1 gendarmi gli hanno rimesso le manette, la giovane moglie, che è in stato di avanzata gravidanza, è svenuta s. v o o nH Dominici sul banco degli accusati al tribunale correzionale di Digne. (Telefoto)

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