I raggiri di Cippico nelle operazioni valutarie

I raggiri di Cippico nelle operazioni valutarie I raggiri di Cippico nelle operazioni valutarie Interrogali i due correi, essi protestano la loro buona [ede - L'exmonsignore aveva chiesto un passaporto falso per [uggire in Svinerà Roma, 11 novembre. La riservatezza e la reticenza dimostrate da Cippico durante il suo interrogatorio non sono qualità condivise dagli altri coimputati: infatti ieri i) ragionier Mattel (11 prestanome dell'ex-monsignore) e oggi ancor più l'avvocato Dieci e il dr. Bussetti (correi nelle operazioni finanziarie incriminate) hanno vuotato il sacco senza farsi troppo pregare. Non • si deve però pensare che con queste deposizioni la vicenda si sia chiarita: tutt'altro. L'avvocato Dieci, che al momento della scoperta dello scandalo sembrava un po' il deus ex machina di tutta la vicenda, è una figura troppo di second'ordine per poter far luce sulle tante zone d'ombra lasciate dall'interrogatorio di Cippico. L'avvocato Dieci nelle tre ore della sua deposizione ha cercato di convincere i giudici del Tribunale della sua innocenza: < Quando iniziai la prima operazione valutaria con Prettner Cippico — esordisce l'avvocato-imputato — ero convinto di fare opera del tutto lecita, dato che l'ex-monsignore mi aveva fatto credere che effettivamente le operazioni venivano fatte per conto del Vaticano. Questa convinzione divenne certezza dopo un colloquio con monsignor Guidetti, amministratore dei beni della Santa Sede. Che io fossi in buona fede lo si può poi capire da come si sono svolti i fatti. Venni sollecitato dall'ingegnere Puccini di accreditare a suo nome 297 mila dollari in America. Mi rivolsi .a monsignor Guidetti il quale mi fece un biglietto di presentazione per Cippico, il quale mi disse di essere pronto a fare l'operazione. L'affare infatti fu combinato così: l'industriale Alessandro Rossini avrebbe prestato alla Santa Sede i dollari necessari e il Vaticano li avrebbe accreditati in America sul conto dell'ing. Puccini. Monsignor Guidetti dette il suo benestare. Dopo poco tempo si ripetè l'operazione per l'accreditamento, di altri 150 mila dollari sempre per conto dell'ing. Puccini; una terza operazione fu fatta di lì a poco per un ammontare di 250 mila dollari. Io non sapevo che Cippico agiva per conto suo e non del Vaticano. Presidente — Monsignor Guidetti le esibì una dichiarazione che impegnava la Santa Sede? Avv. Dieci — MI disse soltan to che l'aveva. L'altro Imputato Fernando Bussetti (implicato anche lui nelle operazioni finanziarie di Cippico) ha confermato che il Guidetti dichiarò che era impegnata nell'operazione la Santa Sede. D'altra parte il presidente ha letto il verbale del l'interrogatorio reso da monsl gnor Guidetti al giudice istruttore (come è noto mons. Guidetti è nel frattempo deceduto) nel quale 11 prelato dichiara di essere stato raggirato dal Cippico e che questi non aveva nessuna facoltà d'impegnare nelle sue operazioni valutarle la Santa Sede. Infine viene Ietta la deposizione resa dalla signora Ida Mercarelli, la signora presso la quale fu arrestato Cippico, secondo la quale l'ex-monsignore le aveva chiesto un falso passaporto per fuggire in Svizzera, Tale affermazione suscita una interruzione del Cippico che tiene a precisare che della cosa si parlò solo genericamente dato che lui aveva un passaporto rilasciato dal Ministero degli Esteri. •llllMIMilllllMIIIMIMtMUIMIIII I : IP 11 i 11 U

Luoghi citati: America, Roma, Svizzera