Coppi blocca ogni fuga e Padovan vince a Taranto

Coppi blocca ogni fuga e Padovan vince a Taranto NELLA TERZA TAPPA PEL G. P. MEDITERRANEO Coppi blocca ogni fuga e Padovan vince a Taranto (Dal nostro inviato speciale} Taranto, 10 novembre. Come se avessero bruciato ogni loro riserva di energia sia il primo giorno della tempestosa tappa da Napoli a Foggia sia nell'estenuante corsa a cronometro di ieri, 1 concorrenti del G. P. del Mediterraneo oggi si sono mostrati estremamente pacifici, di null'altro preoccupati che sorvegliarsi a vicenda per impedire ogni fuga e di raggiungere Taranto — mèta della terza tappa a 182 chilometri dalla partenza — in gruppo serralo. Il che, difatti, è mancato un pelo che si verificasse in pieno, cioè col contemporaneo irrompere sulla pista d'arrivo di tutti i 48 corridori rimasti in gara. Se c'è stata una piccola, una minima variante al programma, Io si deve a Padovan, il cui nome oggi apre l'ordine di arrivo. E' avvenuto cosi. Mentre la grossa compagnia si avvicinava alla città, e ne dislava un paio di chilometri, il modesto corridore veneto improvvisamente scattava, riuscendo ad allontanarsi di un paio di centinaia di metri davanti agli avversari prima che questi reagissero. E quando, principalmente per opera dei francesi e degli uomini di Magni, la caccia fu organizzata, era ormai tardi. Il fuggitivo entrò sulla pisla con un vantaggio che il cronometrista ivi appostato registrava in nove secondi, e da quel momento, agli effetti del tempo impiegato, era lui. Arrigo Padovan, il primo della tappa. Per l'aggiudicazione dei premi e per l'onore di parlare alla radio e di farsi fotografare col rituale mazzo di fiori sul petto era però necessario tagliare il traguardo; e Padovan prosegui come un disperalo per quegli ulteriori 500 metri, mentre dietro a lui Magni incalzava alla tesla della lunghissima Illa degli altri. Si vide 1 toscano di Monza ridurre la distanza che lo separava dal fuggitlco; era a 100 metri, poi a 50, infine a 20. Ma Padovan tenne duro, e arrivò primo, mentre nelle ultime pedalate Magni, fiaccato dallo sforzo, veniva superato da Corrieri che si piazzava al secondo posto. Dietro, uno in fila all'altro, cosi ben scaglionati che il giudice d'arrivo potè identificarli tino al 37», c'erano Maggini, Schwarzenberg, Gucgan eccefera, eccetera, compresi, si intende, la Maglia rosa, e la Magi i tricolore, e la Maglia iridata, Insomma proprio tutti i partiti da Foggia, e lutti casalflcatl con l'identico tempo. Ciò detto, e confermato c'ie per il risuluUo della tappa nessuna variante consegue per la classifica generale la quale resta immutata, mi sembra che senza danno per alcuno si possa abolir^, le. cronaca delle quattro ore e tre quar¬ ti di corsa per venire da Foggia alle porte di Taranto. In tutto questo tempo, salvo qualche spo radico e neppure velocemente prò seguito tentativo di fuga, nulla si verificò che valga la pena di essere descritto (neanche la fermata di sette minuti ordinata dal direttore di corsa davanti a un passaggio a livello chiuso). Dopo che Magni e Bobet avevano cercato di andarsene di sorpresa quasi in partenza per venire subito ridotti alla ragione dall'energica reazione di Coppi e dei suol aiu lantl, il nvo taccuino di viaggio è rimasto desolatamente bianco I biancocelesti si erano messi' in testa al gruppone in atteggiamento di vigilanza che non permetteva a nessuno di tentar l'avventu ra d'una fuga; da Coppi avevano ricevuto la consegna d'impedire ogni sommovimento che potesse agitare le acque, e disciplinata niente la osservavano (e la face vano osservare) col mantener ve loco l'andatura. A far andare le sti i corridori ci si mise anche il vento, un forte e agghiacciante vento che quasi ostinatamente li agevolò prima nel tratto che si costeggia il maro fino a Brindisi, e poi nel piegare a destra per ta gliare alla base la penisola sa lentlna. E ciò spiega come, pur mancando la battaglia, la media ottenuta In questa tappa che ci ha portati dall'Adriatico all'Ionio sfiori i 38 all'ora. In attesa di rimetterci in cam mino domattina per andare a Cosenza a 206 chilometri da qui at traverso le prime propaggini del l'Appennino calabrese, viene na turale di chiedersi se ci sarà qualcuno del suol avversari che possa riuscire a scansare Coppi dal suo posto di leader della classifica Pensiamoci sù un momento, tutti assieme; ma dopo una meditazlo ne fulminea la risposta non può essere che negativa. Tutto lascia credere che, senza Incidenti im prevedibili e neppure augurabili, la Maglia rosa non cambierà proprietario tino all'ultimo traguardo. Coppi si è finora dimostrato in forma eccellente; è apparso rapido nei riflessi (attacco a Bartali e a Kubler nella prima tappa): dominatole in salita (primo a passare dopo il fuggitivo Volpi sù ad Ariano Irpino) ; velocissimo nelle riprese in pianura per rispondere ai tenlativl di fuga; e non vi dico sul passo! Se si pensa che giovedì si disputerà individualmente a cronometro la tappa da Catania a Siracusa nella quale altri minuti si aggiungeranno al suo bottino, c'è da constatare — e davvero senza eccessivo ompiacimento — cl.j la corsa del Sud ha già il suo vincitore VITTORIO VABAL"! Ordine d' arrivo della tap m : 1, Arrigo Padovan (Atala) che percorre i 182 km. in 4 ore 48 e 53" (media km. 37,709); 2, Corrieri a 3 lunghezze in 4 ore 49' e 2"; 3 Magni; 4. Maggini; 6. Schwarzenberg; 6. Guegan; 7. Gelissen; 8. Muller; 9. Albani; 10. Baronti; 12. Milano; 14. Kedolfl; 16. Dussault; 18. Godio; 19. Gismondi; 22. Bartali; 27. Carrea; 30. Bobet; 31. Minardi; 32. Giaccherò; 37. a pari merito gli altri 12 corridori fra 1 quali Coppi, Astrila, Fornara e Volpi, tutti col tempo di Corrieri. Classifica generale dopo la 3" tappa: 1. Copili con 12 ore 49' 42" 2. Minardi a 2'; 3. Magni a 2'26" 4. Astrila a 4'32"; 5. Fornara ( 6'19"s 6. Gismondi a 6'50"; 7. Car rea a 7'36"; 8. Bobet a 7'45" 9. Albani e Drei a 8'50"; 14. Pado van a 11'13"; 18. Bartali a 12'16" Il concorso Totocalcio con un monte premi di lire 378.051.132 ha dato soltanto 3 vincitori a pieno punteggio. Ad ognuno di essi spetterà la somma di circa 63 milioni. 225 giocatori hanno totalizzato 12 punti e a ciascuno di essi toccheranno 840 mila lire. Le quote del Totip sono le seguenti: 3 dodici con un premio di ti. 1.355.2-18; 62 «undici» con un premio di L. 65.576, e 558 « dieci » con un premio di L. 7286. ^ L iii dl t