Saliti a cinque i morti del disastro di Monza

Saliti a cinque i morti del disastro di Monza Saliti a cinque i morti del disastro di Monza Poche speranze per gli altri S ustionati Milano, 7 novembre, loCinque del dodici ustiona- Icuti dalle fiamme dell'incendio scoppiato ieri mattina nel deposito di benzina di Monza sono morti. Pericle Bonini si è spento alle venti di ieri; Ambrogio Longoni è spirato poco prima dell'I ,30; quattro ore dopo la morte metteva fi¬ ne alla straziante agonia di Giacomo Celotti e poco prima bell'alba decedeva Enrico Pri- _ -a io, infine questa notte spi rava Luigi Guenzati, Le condizioni degli altri cinque più gravemente ustionati continuano purtroppo a permanere tali da lasciare ben po<:he speranze che possano sopravvivere. I medici Infatti hanno dichiarato che soltanto un miracolo potrebbe salvarli: essi sanno che purtroppo la crisi per chi ha riportato ustioni cosi gravi ed estese si acutizza .soltanto dopo parecchie 1 ( 11:111 11 ! M M [ 1 i 1 i 1111111 ] 911111111 [ 1 ] 111111111111] desopaqsplacoBstsagsufanpingsfvcoc ore e qualche volta dopo alcuni giorni. Anche 11 ragazzo di tredici anni Claudio Plnton essendo sopravvenute nel corso della giornata alcune complicazioni è peggiorato. Une scena straziante si è avuta all'ospedale di Monza, quando 11 fanciullo vi fu trasportato. Nel reparto dei malati di petto da un anno è ricoverata sua madre, Giulietta Bertazzi, A quell'ora la donna stava attraversando una corsia: il suono delle sirene delle autolettighe che sfrecciavano giù nella strada, richiamò la sua attenzione: la donna si affacciò a una finestra proprio nel preciso istante in cui sopra una barella portata da due infermieri faceva il suo ingresso il figliolo orribilmente sfigurato nel volto dalle spaventevoli ustioni riportate. Riconosciutolo, la poveretta lanciava un urlo e si abbandonava a una crisi di pianto cercando di raggiungere il cortile. Ma alcuni infermieri riuscivano amorevolmente a calmarla. Destino volle che la barella con sopra il ragazzo pochi istanti dopo, per raggiungere il reparto destinato al giovinetto, dovesse passare proprio vicino alla madre. Udendo il suo pianto disperato il piccolo Plnton che pur tra le bende era riuscito a vederla, ebbe tanta forza da rivolgere alla madre alcune parole: « Coraggio mammina: non è nulla — disse. — Sii calma e non piangere, altrimenti mi metto e piangere anch'io». Ore di angoscia ha vissuto ieri la cittadinanza milanese specialmente quando secondo le prime notizie si era temuto che 11 disastro dovesse di minuto in minuto assumere proporzioni anche più terrificanti e che le fiamme si potessero estendere alla zona abitata. Fortunatamente l'opera di soccorso pronta e generosa ha scongiurato ogni più grave pericolo e il danno materiale si è limitato alla zona dei depositi. ( Un'inchiesta per la quale 11 sostituto Procuratore della Re pubblica ha nominato una commissione, è tuttora in corso mentre all'interno del deposito squadre di operai e di vigili del fuoco provvedono allo sgombero dei rottami carbonizzati e delle macerie. Il lavoro è completamente sospe so. Funzionano soltanto gli uffici ed i magazzini. L'entità del danno è ancora incerta anche se sicuramente ingente: si attende a tale proposito il responso dei periti. Le ustioni riportate da venti vigili del fuoco durante l'opera di spegnimento del gigantesco incen dio si sono rivelate senza conseguenze, tanto che alcuni di essi hanno già ripreso il nor Imale servizio.

Persone citate: Ambrogio Longoni, Celotti, Giulietta Bertazzi, Luigi Guenzati, Pericle Bonini

Luoghi citati: Milano, Monza