Gatti elegantissimi sono in mostra a Roma
Gatti elegantissimi sono in mostra a Roma Gatti elegantissimi sono in mostra a Roma aPomponio» che apparteneva a Trilussa salvato dalla Magnani Un Comitato all'opera per i dispersi o abbandonati - Squisitezze, civetterie, fiori, lettini matrimoniali - Oh gran bontà... Roma, 7 novembre. Così come i bambini dicono: «Facciamo un gioco? >, capita che gli adulti, uomini e donne, dicano: «Facciamo una mostra di gatti? Facciamo una mostra di cani?>. E come nel gioco entrano giocattoli, alla mostra dei gatti o dei cani sono le bestie che prendono il posto dei giocattoli. I gatti (o i cani) esposti, in molti casi, sono veramente dei campioni, ma rappresentano quasi sempre una piccolissima parte del gatti e dei cani di tutto il mondo, anche -'e la mostra è chiamata internazionale. Quindi alla seconda mostra internazionale del gatto inaugurata oggi a Roma alla « Cavallerizza > di via Luisa di Savoia, molti e belli sono i felini in vetrina, ma non meno in-, teressanti sono le padrone e padroni — ed anche molti vi¬ sitatori — che intorno ai gatti : dicono e fanno cose che in una strada, in un tram o in un caffè farebbero arrossire per la loro stravaganza. Esempio: < Piripicchio! Piripicchio è arrivato il padrone! >. (Piripicchio, il gatto, dorme pacifico). Oppure: « Ciccioletto, ciccioletto bello, apri gli occhi azzurri che ti mettono in prima pagina sul giornale >. Badate che Piripicchio e Ciccioletto non sono nomi inventati ma corrispondono a due gattoni esposti, due. gattoni che, come tutti gli altri, sono lustri, profumati, agghindati, collocati in stalli civettuoli colmi di fiori, di cuscini, di oggettini, di giocattoli, di cuccume di porcellana con il lattino, di vassoietti di cristallo con mortadella e fegatini. «Vive l'amour > era inciso sulla tazza di maiolica azzurra accanto ad un enorme gatto di sei chili, un persiano creva. Di gatti ne sono esposti a josa, celebri e oscuri: persiani di ogni colore: bianchi e occhi arancioni, bianchi e occhi celesti e mantelli rosa, crema, tartaruga, cincillà, fumee, rossi, neri, tigrati, argentei (Silver Tabby). Siamesi a pelo corto di delicati incroci, buoni e robusti gatti nostrani, detti « Europei » e gatt: FvsllvutssnlWlRgFrcnlBcfuori ^:cm-|corso come il nerissimo, svel-!to « Pomponio >, giè. appari nente a Trilussa e ora salvai dalla Magnani dal pericolo di | una vita errabonda e peggio, Di Pomponio se ne parlò poco tempo fa quando il padrone della casa dove abitò Trilussa, il cui appartamento è rima-1 sto tale e quale per il culto del poeta, decise di liberarsi della bestia, forte del fatto che Rosa, già governante dell'illustre scomparso, era stata ricoverata all'ospedale. In difesa di « Pomponio », saggiamente avvertita, saltò su Anna Magnani, amica dei gatti, che prese la bestia in casa sua. Oggi « Pomponio > è in mostra, accompagnato dalla notizia — che fervidamente faceva il giro della sala — che presto tornerà nella casa che lo vide caro al poeta, e ben nutrito. Cinematografari e fotografi hanno atteso pazientemente la Magnani e quand'ella è giunta, v'è stato un'esplo sione ininterrotta di lampi. Fotografati anche due gatti ni randagi raccolti e messi in mostra dal < Comitato prò gatti abbandonati >, organismo che a Roma ha un buon successo e raccoglie fondi per eostruire una c Città dei gatti x' m Fotografati anche due siamesi vanesi che, testa contro testa, in un lettino matrimoniale completo di lenzuola con l'or, lo a giorno e piumini, guardavano languidamente la ridente umanità d'attorno. Fotografata, infine, anche una vuota e sepolcrale gabbia che tra crisantemi, nastri bruni, vasi funerari (e ci mancavan solo i lumini) recava la scritta: «A Wanka Van Frusia, il più bello e più buono persiano che Roma abbia mai conosciuto >. Wanfca ecc. è morta alla vigilia della sua partenza dalla Francia per l'Italia. Solo il suo ritratto è ora nella lugubre cornice. E' arrivato invece sano e salvo un gatto sacro della Birmania, che si chiama Belle de jour. Fotografato anch'esso, d m
Persone citate: Anna Magnani, Di Pomponio, Magnani, Silver Tabby, Van Frusia
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