Le questioni che dovrà risolvere il congresso schermistico di Palermo

Le questioni che dovrà risolvere il congresso schermistico di Palermo CRONACHE DELLO SPORT Le questioni che dovrà risolvere il congresso schermistico di Palermo Nomina del nuovo presidente federale in sostituzione dell'on. Mazzini e rinnovamento del Consiglio Direttivo, modifiche statutarie, problema dei maestri Domonica prossima 9 novembre si riunirà a Palermo l'Assemblea nazionale della Federazione italiana di scherma forgiata dai presidi-mi dei sedici Comitati regionali. Se Helsinki è stato il supremo banco di prova di tutto un quadriennio sportivo, Palermo rappresenta il punto d'arrivo degli .'limali organi direttivi e nello «tosso tempo quello di partenza dei nuovi chi; appunto nella città sicula verranno eletti dopo lo esauriente consuntivo dell'ing. Mazzini, il presidente chiamalo ora alla direzione della Federazione internazionale dalla fiducia unanime del congresso di tutti gli schermitori del mondo. Mai forse si è avuta una campagna elettorale più animata ed accesa, per l'interferenza nel problema dei candidati alla presidenza ed al Consiglio direttivo di altre due questioni elle agitano e dividono il travagliato mondo degli schermitori, quella statutaria e quella magistrale. A lungo si è dibattuto il dilemma se affidare le redini della F.I.S. ad un anziano già esperto e noto In tutta Italia o ad un nome nuovo, l'ìng. Bertolaia, valente internazionale milanese di spada, da anni assente però dalle competizioni e dalla scherma in genere. I comprensibili ostacoli della corrente centro meridionale di quest'ultima candidatura sembrano ormai sormontati, in base al concetto di far entrare una ventata di aria fresca e nuova nell'ambiente un po' troppo conservatore dello sport delle armi con un totale rinnovamento delle cariche. Purtroppo nella scelta della lista dei probabili componenti del nuovo C. D., scaturita dalle febbrili consultazioni elettorali, si è mantenuto il vecchio criterio della spartizione e del mercato dei posli su basi regionalistiche, non ispirato certo ad una superiore valutazione di pregi personali adeguati alle mansioni da svolgere. Il principio informatore è quel lo la cui carenza viene contesta ta al presidente uscente ed ai suoi collaboralor', di cui non si può ovviamente disconoscere i brillanti risultati sportivi rag giunti in'questi quattro anni cui minati con 11 primato di Helsinki: curare la_ propaganda, la dif fusione e l'incremento della scherma nei giovani, nella mas sa, con un occhio rivolto al suo avvenire, anche se ciò deve andare un po' a scapito delle « èli tes », dei campioni più titolati che sinora hanno vittoriosamente dif'-so l'invitto prestigio della scherma Italiana nel mondo. Non è questa la sede per discutere le due tesi, ma certo è logico che i propugnatori della prima trasci nino con sè anche quel comples so di innovazioni nella struttura federale e nella categoria dei mae siri che sinora si sono infrante contro l'ostruzionismo o il voto sfavorevole delle precedenti assemblee. Le Società si sono ormai rinvigoni.- le ossa e chiedono una rapin. s.nianza costituzionale e statutaria che sostituisca quella vigente del semplice individuo tesserato, residuo della disgregazione e di un malinteso scrupolo democratico d-11'immediato dopoguerra; i maestri, entrali in infuocata agitazione a Montecatini sotto la guida del loro pala¬ dini maestri Pignotti e Verratti, premonc per ottenere un complesso di vantaggi economici e di categoria con l'immissione intanto di un loro rappresentante nel C. D. Annose questioni che pare debbano trovare parziale accoglienza in sede regionale con un'assemblea di delegati societari a voti differenziati per categoria di schermitori (nazionali, prima, seconda e terza categoria) e in sede nazionale con la nomina di un maestro nel C. D. con voto consultivo. Un palliativo quest'ultimo che non ci convince perchè urta con l'organizzazione strettamente dilettantistica della scherma, senza contribuire efficacemente alla risoluzione del problema magistrale che è di natura squisitamente economica, legato alla ricostituzione di una Scuola di maestri (rivile visto che nnellamoisiri (civile, visto cne quellamilitare contrasta col parere del Ministero) e ella possibilità di dare un decoroso collocamento e un avvenire al suoi diplomati. Sarà comunque interessante seguire il dibattito e conoscere le idee prevalenti; poi da Palermo avrà Inizio il periodo forse più arduo, quello dell'attuazione pratica delle stesse ad opera di uomini nuovi sotto l'occhio vigile e critico degli schermitori italiani e di tutti coloro che sono gelosi di un patrimonio di gloria sportiva che trova ben pochi confronti nel mondo. c. 1.

Persone citate: Mazzini, Pignotti

Luoghi citati: Helsinki, Italia, Montecatini, Palermo