Ancora troppo lusso al Salone dell'auto a Londra

Ancora troppo lusso al Salone dell'auto a Londra Ancora troppo lusso al Salone dell'auto a Londra 1 nuovi materiali economici non entrano nella grande produzione - Le novità internazionali - Interesse per i modelli sportivi (.Dal nostro corrispondente) Londra, 21 ottobre. La grande novità del Salone dell'Automobile di Londra che si apre ufficialmente domani, è che molte delle macchine esposte sono davvero in vendita. Vi sono alcuni modelli nuovi, alcune varietà sportive su temi già noti, qualche carrozzeria eccezionale, per lo meno un cambio semi-automatico e un freno destinato a creare notevole interesse fra i tecnici e vi sono piccole modifiche su quasi tutti i vecchi modelli. Ma per la grande massa del pubblico inglese che comincerà ad affluire a Earls Court domani pomeriggio, dopo che il ministro della Difesa Alexander avrà pronunciato il suo discorso inaugurale, la vera novità è che per la prima volta dopo la guerra, al Salone che segna il 50" anno di fondazione della società dei costruttori d'automobili di Gran Bretagna, il pubblico potrà avvicinarsi agli stands, scegliersi la macchina preferita e ottenerla in pochi giorni. Questo, naturalmente, purché non si tratti di uno dei modelli popolari, perchè per questi le prenotazioni — sebbene sensibilmente dimi nulte — continuano a sopraffare la produzione. Le liste di attesa si allungano quanto più è basso il prezzo. Le macchine popolari, a quanto si dice, hanno già superato lo stadio di progettazione, ma non possono ancora essere messe sulla catena di montaggio soprattutto perchè il piano di difesa ha bisognodi acciaio, di macchine uten-sili e così via. Di modelli nuo- ! vi veri e propri ve ne sono , pochi. L'Armstrong Siddeley — la ditta che produce gli spettacolosi motori a reazione Saphire — ha battezzato con questo stesso nome una nuova vettura elegante. Il gruppo Rootes, che produce la popò- lare Hillman e la SunbeamTalbot presenta una nuova Humber. La novità tecnica più sensazionale — quasi, si direbbe, con una morale sociale — è che la Rolls Royce, la superba macchina di immensa dignità, ha adottato il cambio automa- tico (a turbina con pressione d'olio) della General Motorsamericana: la più aristocrati-ca macchina britannica abolì- sce il pedale della frizione eadotta un'applicazione delle macchine popolari americane. T „ __„_„„,,_„_: .. . La preoccupazione di trasfe-rire nella formula europea deimotori di potenza limitata le gioie della trasmissione automatica americana, è sentito in Gran Bretagna, ed ecco in questa esposizione un nuovo modello semiautomatico. Ma la sola fabbrica europea che abbia finora applicato e messo in produzione un modello proprio e originale, è la Fiat, che presenta qui il nuovo modello «1900». Ammirata anche la «V. 8» sportiva, che a Londra non era stata ancora vista, ed ha attratto oggi l'attenzione di moltissimi cronisti che affollavano la « vernice » del Salone. L'interesse verso i modelli sportivi, del resto, è un altro dei motivi di quest anno. La |Allard presenta due «tre po|sti» che utilizzano i motori Ideile popolarissime «Ford» in glesi. La Healy sfrutta un 1 motore dell'Austin. La Try- umph sfrutta il motore della| Vanguard. In questa curiosissima combinazione di carroz- I zerie e di motori — con pie | cole o grandi modifiche — si riconosce il desiderio di rul1 correre le clientele specializ |zate dei mercati a valuta ra- ra: Stati Uniti, Belgio e Svizzera. Quanto alle macchine di grande produzione nulla di nuovo, salvo il notevole passo compiuto nella collaborazione fra d"e lnglesi: )a pl°- ,cola Morris Minor monta ora lun motore Austin. Questo mo J?*6 cr|e segue la lezione na:liana della Pìccola cilindrata con valvole in testa, le forni |sce maggior velocita e ripre- : sa con minor consumo. ; ... ,.. ,, . , !-AUr& .novità quest anno del Salone di Londra sono le macchine da corsa e sportive, che finora non erano mai state ammesse. Ecco perciò la Jaguar che ha conquistato una intera collana di record mondiali a Monthlery, ecco le piccole Cooper, le Connaught, le Aston Martin e le Frazer Nash. Fra le macchine sportive una delle più veloci — oltre 200 km. all'ora — è la Bentley » Continentale » della RollsRoyce che anche a quella velocità Si mantiene assolutamente silenziosa. Chi la compra - è esclusivamente per la esportazione e costa 4700 sterline — deve impegnarsi a non usarla in « corse ». Anche quest'anno è presente il famoso carrozziere Hooper con una otto cilindri Daimler decorata esternamente a stelline e internamente fornita di tutti gli ammennicoli che si trovano abitualmente in un appartamento di molte stanze. Costa più di dodicimila sterline (oltre 20 milioni di lire) e appartiene, come la sorella dell'anno scorso (nera a stelline d'oro) a Lady Docker, moglie di un grande industriale d'armi che recentemente fece parlare di sè per un incidente a Montecarlo. Oltre alla Fiat sono presenti, con gli ultimi modelli, la Lancia che espone cinque macchine molto ammirate, e l'Alfa Romeo. I carrozzieri italiani non sono presenti direttamente: ma ovunque ci si volta, si sente la presenza della loro ispirazione e del loro gusto. Dei grandi Paesi costruttori soltanto la Germania è assente. E' presente invece la Spagna, con due vetture Pegaso, pellegrine dei saloni internazionali, dall'aria evidentemente eccezionale. Le macchine americane sono presenti in gran numero, ma nessuna con i modelli già pronti per il 1953: i costruttori americani riserbano tradizionalmente le loro novità per il Salone di Nuova York. Le macchine, che nel Salone fanno meno parlare dì sè, come sempre accade, sono quelle che poi, per il resto dell'anno, si vedono più frequentemente per le strade: le Ford, le Austin, le Morris, e le Vauxall continuano, con piccole modifiche, i modelli che si sono affermati negli anni scorsi. Accade per queste macchine, cui il pubblico è abituato e affezionato, quello che acca de da noi per la topolino. Tanto è vero che stavo per di menticare che qui anche la giardinetta metallica belvedere è una novità. r, a.

Persone citate: Allard, Armstrong, Cooper, Court, Healy, Hillman, Hooper, Morris Minor