La corte respinge l'istanza per l'incriminazione del Bolognesi

La corte respinge l'istanza per l'incriminazione del Bolognesi IL PROCESSO PER L'ECCIDIO DI SCHIO La corte respinge l'istanza per l'incriminazione del Bolognesi (Dal nostro inviato speciale) Milano, 16 ottobre. Un colpo di scena ha minacciato di troncare stamane il processo per l'eccidio di Schio, giunto ormai alla fase culminante. Le parti civili hanno formalmente denunciato Pietro Bolognesi non già per omicidio colposo (cioè di avere soltanto omesso dì scarcerare i detenuti su cui non gravavano accuse), ma di correità nel delitto. Più precisamente, egli viene indicato quale mandante, e poiché la denuncia si estende anche all'expartigiano Gastone Sterchele, si intuisce la via per cui gli accusatori privati sono giunti a conclusioni così gravi. Lo Sterchele è amorato in questa causa dalla deposizione dì Irma Baldi, sorella di una delle uccise. La giovane ha riferito alla Corte che la sera del 6 luglio 1945 fu ospite alla sua tavola il Aglio del vicino di casa Sterchele, di 3 anni appena. Innocentemente, 11 bimbo uscì in una esclamazione che si fissò nella memoria della Baldi:. «Sai che stasera papà va ad uccidere tutti gli uomini fascisti in carcere? ». Più tardi, nella penombra della sera, la Baldi avrebbe scorto un sospetto armeggiare dello Sterchele con altri due sconosciuti, recanti sulla spalle un sacco di oggetti < simili a bastoni ». Ora gli accusatori privati indicano- nello Sterchele la lunga manus del Bolognesi, e ritengono con ciò di avere riannodate le responsabilità degli esecutori con quelle del mandante e dell'intermediarlo. Naturalmente è una ipotesi cui manca per ora il suffragio della prova: non si dimentichi che per ben due volte il Bolognesi fu interrogato prima dagli alleati poi dal giudice istruttore di questo processo, e per due volte egli ne è uscito Indenne. Tuttavia la denuncia presentata stamane alla Procura della Icepubblica ha creato un fatto nuovo ed in certo senso imprevisto. In apertura di udienza l'avvocato Toffanin, di parte civile, ne ha dato comunicazione al giudici ed ha chiesto il rinvio del processo a nuovo ruolo : « E' necessario riunire i due procedimenti, quello contro gli attuali imputati e quello contro il Bolognesi, perchè si tratta di un unico delitto e di una responsabilità solidale ». « Le ombre hanno preso corpo — dichiarava in sede di replica l'avvocalo Gallo — non c'è nessuna prova che il Bolognesi sia il mandante e che un mandato esista. Soltanto la voce del dolore, e cioè la testimonianza delle parti lese, ha messo in essere questa accusa, che dovrà ben subire un vaglio più altenlo e sereno ». « Siamo all'epilogo di questo dramma giudiziario che raccoglie l'eco di tanto odio e di tanto dolore da entrambe le parti — si è alzato a dire il Pubblico Ministero — e la Corte deve ormai pronunciare il suo giudizio contro gli attuali imputati. Se ci saranno altre responsabilità, la giustìzia non mancherà di accertarle ». La Corte, ritiratasi lungamente a deliberare, ha accolto questa tesi del Pubblico Ministero ed ha ordinata la prosecuzione del dibattito. Potrà dunque avanzare finalmente nell'emiciclo 11 teste Bolognesi? Non ancora. La parte civile, infatti, ribadiva subito che la Corte non poteva assumere la testimonianza del Bolognesi per gli Impedimenti procedurali che derivano dall'essere stato egli imputato per ciò in fase Istruttoria e poi prosciolto, non si sa con precisione con quale formula. _La Corte, però, respinge queste nuove richieste. « Si proceda nel dibattimento », ordina nuovamente il comm. Maccone. Ma l'udienza non può continuare data l'ora tarda. g. gli

Luoghi citati: Milano, Schio