I contadini nazionalizzati perderanno i privilegi dei kolkos

I contadini nazionalizzati perderanno i privilegi dei kolkos Il nuovo programma del partito a Mosca I contadini nazionalizzati perderanno i privilegi dei kolkos II riordinamento delle gerarchie - Dalla fase socialista a quella comunista - Molte promesse (Dal nostro inviato speciale) Stoccolma, 14 ottobre. Il nuovo programma del partito comunista russo che da oggi non si chiama più « bolscevico », è stato presentato stasera ai delegati del congresso moscovita da Stalin nella sua qualità di presidente della commissione incaricata di elaborare il programma stesso. Della commissione facevano parte 4 membri del Politburo e cioè Beria, Malenkov, Molotov, Kaganovitch (il cognato di Stalin) nonché Kuusinen, l'esule finlandese che è considerato, dopo Stalin, il maggiore esperto nella dottrina comunista e altri cinque personaggi di minore importanza. Composto di 71 articoli, 11 nuovo programma determina nel più piccoli particolari la nuova organizzazione del partito e i compiti degli organi amministrativi dal comitato centrale fino all'ultima cellula, nelle fabbriche, negli organismi statali e nelle organizzazioni rurali. E' evidente l'influenza esercitata sul nuovo programma dall'articolo recentemente pubblicato da Stalin nella rivista « Bolscevlk »; e del resto lo stesso congresso devolvendo alla commissione l'incarico di elaborare il nuovo programma aveva stabilito che esso dovesse Ispirarsi alle vecchie e nuove teorie enunciate da Stalin. Questi infatti aveva apertamente dichiarato in « Bolscevlk » che alcuni principi proclamati da Lenin e da lui stesso non dovevano più considerarsi validi essendone stata dimostrata l'erroneità dal corso degli eventi. Fra i punti più importanti del nuovo programma, oltre l'abolizione del Politburo e della segreteria del partito che verranno sostituiti dal Praesidium (ma non si conoscono ancora i risultati della votazione per la nomina dei membri di questo nuovo organo direttivo) va citata nel settore economico la richiesta di un immediato aumento della produzione sociale che renda possibile un rapido passaggio dall'era del socialismo a quella del comunismo. E' stato inoltre deciso che la fase dell'agricoltura collettiva debba considerarsi superata e che essa debba cedere il posto alla fase dell'agricoltura nazionalizzata. Scompariranno di conseguenza i Kolkos (fattorie collettive) il cui posto sarà preso dai Sovkos (fattorie nazionalizzate) ; e diverranno impiegati statali, pagati con un salarlo come gli operai, i contadini che finora avevano goduto mpssradblfcvcciiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiinii di una certa libertà e avevano potuto conservare per sè la quarta parte del raccolto che veniva venduto sul mercato libero. Oltre ad un vasto programma culturale 11 programma del partito stabilisce che ogni operaio potrà scegliere 11 suo posto di lavoro e mutarlo senza speciali formalità mentre finora 1 lavoratori erano « legati » alla fabbrica e per trasferirsi da una città all'altra avevano bisogno dell'autorizzazione della polizia e del dirigenti della fabbrica. Ciò creava spesso difficili situazioni familiari perchè accadeva che del mariti venivano costretti ad abitare lontano dalle mogli quando i coniugi lavoravano in fabbriche situate in differenti città. Ciò accadeva specialmente nei casi dei giovani che si incontravano durante il periodo di riposo nelle colonie estive o montane e una volta sposati erano costretti a separarsi. Il programma del partito non stabilisce però quando entrerà in vigore questa innovazione e neanche è detto da quale data gli operai e i contadini sovietici potranno godere della giornata lavorativa di cinque o sei ore che viene auspicata dal programma stesso. Un esperto di cose russe diceva stasera in un commento alla radio svedese che si tratta probabilmente di una carota per incitare i lavoratori russi ad aumentare per il momento i loro sforzi; e che l'industria sovietica impegnata attualmente al massimo sia per la produzione bellica Bla per quella di generi di prima necessità e anche- di lusso, non dovrebbe potersi concedere ancora per molto il lusso di diminuire le ore di lavoro. Di grande importanza è anche il mutamento del nome del partito che da più di trenta anni si chiamava: «Wsechsojuznaja Komunisticzekaja Partia (bolszewikow) » e cioè partito pan-unionistlco comunista (bolscevico), mentre adesso si chiamerà, partito comunista dell'Unione sovietica (Komunisticzeskaja Partija Soweckoyo Sojuza). L'aggettivo «bolscevico », che in russo significa «di maggioranza» era stato aggiunto per differenziare, fino dagli antichi tempi della prima rivoluzione, la corrente di maggioranza che si era imposta nel seno del partito trionfante contro la corrente dei menscevichi (parola che in russo significa di «minoranza»). La piccola « b » tra parentesi era come lo stemma del partito russo; e infatti a nessun iiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiniiiniiiiiiifiiiiiiiiiiiiiii partito comunista straniero era consentito di fregiarsene. Con il mutamento del nome si vuole forse significare che non vi è più in Russia, nel seno del partito, una corrente di maggioranza che domina su quella di minoranza, ma che 11 partito è l'espressione' di tutto il popolo russo. Il Congresso è terminato stasera allo 18,40 locali. I lavori sono durati dieci giorni. Prendendo la parola, Stalin ha ringraziato le delegazioni straniere che vi hanno assistito. Il maresciallo, Malenkov, Molotov e le altre personalità sono state oggetto di una lunga ovazione da parte dei presenti, e. a. Churchill riceve il premier (a sinistra) e 11 ministro degli esteri della Turchia (Telefoto)

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