Per sfuggire all'arresto uccise il guardacaccia

Per sfuggire all'arresto uccise il guardacaccia Identificato l'assassino di Panilo Per sfuggire all'arresto uccise il guardacaccia Milano, 30 settembre. Benché da oltre 48 ore I carabinieri e la polizia conoscessero il nome dell'assassino di Paullo. soltanto oggi, fallito l'ultimo tentativo di catturare 11 criminale mediante un appostamento, esso è staio rivelato alla stampa, accreditando cosi uHlclalmente l'ipotesi già avanzata che si trattasse cioè di un pregiudicato divenuto omicida per sfuggire al rischio di un fermo per accertamenti elle si sarebbe tramutato in arresto. Ferruccio Zanoll, nato a Crescenzago 37 anni fa, 6 colui che venerdì scorso, nelle campagne lodigianc, ha ucciso con cinque colpi di rivoltella il guardacaccia Fiancesco Gè. Circa l'identificazione non vi sono dubbi, polche tutti coloro che hanno visto l'assassino nella tragica mauina, cioè il sacerdote Lorenzo Pozzoni, primo soccorritore della vittima, il giovane Pelliccia, cne per lungo tratto inseguì l'uomo dal cappello verde e fu da questi minacciato di morte, e due ragazzi ai quali il falso bracconiere si era rivolto per una banale informazione, ne hanno riconosciuto le sembianze nella fotografia tratta dallo schedario della polizia scientifica. Condannato a 4 anni di reclu sione nel 1945 per furto, era sta to tia?ferito nel 1950, scontata la pena. nella Casa di lavoro di Finale Ligure, dove era rimasto fino al 7 aprile scorso, giorno in cui gli era stata concessa una 11 cenza-preniio motivata dalla sua - ottima condotta » Nello stesso giorno egli si presentò al carabinieri di Milano per la verifica dei documenti e la notifica del domicilio. Sembrava animato da oneste intenzioni, tanto che regolarmente andò in caserma per il controllo bisettimanale. Ma il 4 maggio avvenne il primo colpo di sena. Ferruccio Zanolì aveva abbandonato Milano, mettendosi nuovamente fuori legge. Il 18 luglio, a Milano, rubò l'automobile del diplomatico ame ricanc T. J. Burke; la macchina fu ricuperata ai primi di seltem bre j dalla verifica del contachi lometri risultò che aveva percor so molta strada. Proseguendo nel le indagini si scopri che con l'auto rubata erano stati condotti a termine ben quindici furti, a gran parte dei quali lo Zanoli doveva aver partecipato. Un giorno, nella campagna milanese, la polizia riuscì ad agganciare il ricercato, che era in compagnia di altri due malviventi, e ne segui una violenta sparatoria, al termine della quale i due compagni dello Zanoll, Spartaco Verganesl e Giuseppe Ibatici, furono catturati mentre egli riuscì a scappare « a far perdere le tracce. Venerdì mattina, infine, il delinquente, sorpreso a vagare in una riserva di caccia, si scontrò con Francesco Gè, e ben sapendo quale sorte gli sarebbe toccata qualora fosse stato fermato, sparò e uccise.

Persone citate: Francesco Gè, Giuseppe Ibatici, J. Burke, Pelliccia, Spartaco Verganesl, Zanoli

Luoghi citati: Finale Ligure, Milano, Paullo