Cento autocarri costruiti per gli Stati Uniti

Cento autocarri costruiti per gli Stati Uniti Cento autocarri costruiti per gli Stati Uniti A Brescia, nelle officine «O.M.», l'ambasciatore americano li affida alle Forze Armate italiane o a i i » Brescia, 30 settembre. Per la prima volta in Europa è stato consegnato stamane negli stabilimenti O. M. materiale costruito per conto degli Stati Uniti e che rientra nell'ambito delle commesse della NATO. Si tratta di cento autocarri militari, di progettazione e costruzione esclusivamente italiana, allestiti in poco più di quattro mesi, dato che il contratto col governo degli Stati Uniti risale alla metà del maggio scorso. L'O. M. ha proceduto all'effettuazione dell'ordine commessogli provvedendo in proprio alle necessarie attrezzature ed all'approvvigionamento delle materie prime. Il tipo di autoveicolo realizzato negli stabilimenti di Brescia è un modello completamente nuovo, della portata media di % di tonnellata, di 2500 cmc. di cilindrata, con 4 ruote motrici in grado di sviluppare una velocità di 90 chilometri orari e di affrontare pendenze fino al 60 per cento. La cerimonia della consegna è avvenuta alle ore 11 in uno dei cortili dello stabilimento, dov'erano schierati 1 cento esemplari pronti per essere consegnati. Con l'ambasciatore degli Stati Uniti, mister Bunker, erano presenti mister Parker, capo della M.S.A. in Italia, 11 generale Rich, capo della M.A.A.G., e numerose altre autorità americane. L'on. Zerbi, sottosegretario al Bilancio, rappresentava il Governo italiano e con lui erano il gen. Marras, capo di Stato Maggiore generale dell'esercito, il gen. Mancinelli, comandante territoriale di Milano, altri ufficiali superiori e tutte le autorità locali. A ricevere gli ospiti erano il prof. Vittorio Valletta, presidente della Fiat — gruppo del quale fa parte l'O. M. —, l'ing. Bruschi, presidente dell'O.M., l'ing. Gaudenzio Bono, direttore generale della Fiat Presso la pista di collaudo erano schierati 1 100 autocarri. Il prof. Valletta ha pronunciato un breve saluto ed ha quindi soggiunto: «La consegna dei primi 100 autoveicoli OM da % di tonn. avviene oggi con assoluta precisione sui termini di consegna che ci sono stati fissati, e proseguirà anche in avvenire col ritmo prescritto. Questa prima fornitura pertanto non conta soltanto per la fiducia riservataci dalle autorità militari statunitensi, ma conta soprattutto per il significato morale della cooperazione del lavorò europeo, quindi italiano, alla difesa comune, cosi necessaria per conseguire la vera pace ». Al prof. Valletta ha risposto Mr. Bunker il quale, parlando di sempre nuovo lavoro all'Italia, così si è espresso: « Gli autocarri che vediamo qui oggi sono la prima consegna di materiale prodotto in base ai contratti per le commesse assegnate finora all'industria italiana, che raggiungono il valore complessivo di 142 milioni di dollari. Queste ordinazioni stanno a significare che l'assistenza americana costantemente prestata all'Italia per aiutarla a costruire la sua forza economica non verrà meno. Essa continuerà a contribuire alla creazione della forza di un'Italia libera, democratica e pacifica ». « La cifra di 142 milioni di dollari equivale a 88.750.000.000 di lire. Questo ammontare di ordinazioni all'industria italiana nel giro di un anno significa un aumento di 50 milioni di ore lavorative per i lavoratori impegnati nella produzione di difesa; ciò significa che nelle industrie interessate ci saranno altri 8000 nuovi impieghi. Inoltre si prevede che ir altri settori industriali ci sarà un aumento di 120 milioni di ore lavorative, e ciò significa che in queste altre industrie verranno creati 20.000 nuovi impieghi ». Mr. Bunker dopo aver 'sottolineata l'importanza dell'atto nel suoi riflessi all'amicizia fra i due Paesi, allo sforzo comune per il riarmo ed all'economìa italiana, ha consegnato gli autocarri stessi, a nome del suo Governo, al rappresentan te di quello italiano, affinchè « le forze armate italiane li impieghino per garantire la pace e la libertà d'Italia». La cerimonia della consegna: l'ambasciatore degli Stati Uniti mister Bunker (a sinistra) 11 capo di S. M. dell'esercito gen. Marras (al centro) e il professor Valletta (a destra) IIIMIIIIIIIMIIlUIIIIIIIllllllllll tlIlllllllItlllllllIIIIIIIllllllllIllllllllllllllllilllllllIMIIlIllllllllllIIIIlHlllllllilllllllllllIlllllMIliiiiiiiiiiMiiiiiiiiiiitii)

Persone citate: Gaudenzio Bono, Mancinelli, Marras, Valletta, Vittorio Valletta, Zerbi