Il sergentino vincitore dei 40 milioni di Merano

Il sergentino vincitore dei 40 milioni di Merano Il sergentino vincitore dei 40 milioni di Merano Apprese la notizia dalla radio'- La cartella l'aveva acquistata per l'insistenza di un superiore Invano tentò di rivenderla a metà prezzo ■ Che farà dei milioni? - Per ora pensa a una licenza (Dal nostro inviato speciale) Padova, 29 settembre. La fortuna è entrata di gran galoppo in caserma ed ha colto alla sprovvista gli alti comandi. Casi di questo genere, infatti, non sono contemplati nè dai regolamenti nè dalle circolari. Da quando si è saputo che la vincita dei 40 milioni della Lotteria di Merano è toccata ad un sergente — il napoletano Marc'Antonio Satta-Flores, di 23 anni •— l'ufficialità del reggimento è in moto. Dal tenente di picchetto al sergente di ispezione, dal furiere al trombettiere, tutti i soldati della caserma Pierobon di Chiesanuova (frazione di Padova) assicuravano stamattina che il fortunato era inavvicinabile, per via di un ordine veruto « dall'alto >.. Gli ordini — si sa — non si discutono. | Più tardi, per tagliar corto ai fastidi della pubblicità, il eoromdp del Corpo d'Armata di Padova spediva alla- caserma una vettura grigio-perla su cui il fortunato sergentino veniva fatto salire e in gran fretta trasferito ad Agordo, nel Bellunese, dove ha sede il suo battaglione, il 5" Mortai. Ma la consegna del silenzio, in qualche modo, era stata violata. Satta-Flores è un <tlpo chiuso >, assicurano i suoi superiori. Ha appreso la notizia ieri sera alle 19 all'apparecchio radio di un esercizio di via Soncin. L'emozionante galoppata del cavallo francese vincitore del Gran Premio non gli /fon dato alla testa: il sergente ha sorriso, si è acceso una sigaretta ed è - filato tranquillamente in caserma. « Ma quel lo non si rende conto, quello non capisce nemmeno cosa siano 40 milioni >, testimoniano i suoi compagni d'arme. Un po' basso, capelli scuri taciturno, disciplinato e volenteroso; è nato il giorno di Sant'Antonio del 1929 — c sotto 11 segno del tredici >, dicono cosi i suoi commilitoni — ed è de voto del suo santo. Il biglietto della fortuna gli capitò in tasca suo malgrado, mentre 11 reparto si trovava alle manovre. Una partita di blocchetti è passata di mano in mano seguendo la trafila gerarchica dal comando di Corpo d'Armata fino al plotone del Satta-Flores. Quando il tenente Crocè gli propose di acquistare una car+ella, il sergentino arricciò il naso e poi, dopo molte insistenze, obbedì < come si usa tra militari, dove diventa un ordine anche quello di fare all'amore >, racconta egli stesso. Il giorno della < decado, avendo avuto l'incarico di persuadere i soldati di munirsi di biglietti e di speranze, il sergente fece l'impossibile per sbarazzarsi di quello che aveva. Ma non trovò acquirenti: gli scaltri fantaccini volevano staccare essi stessi dal blocco la cartella. Così, brontolando contro la naia, 11 sergente si tenne in portafoglio l'< I 06272 », che era destinato a legarsi alle fortune di El Krim. « Voleva darlo via per metà prezzo — racconta il maresciallo di fureria; se ci penso, mi vien male per lui >. Satta Flores è figlio di un capitano in Aeronautica ora in pensione e della signora Ermelinda Rubinacci in Satta Flores, professoressa di francese. La signora Ermelinda abita al Vomerò, in via Gemito, isolato 12, con il marito e cinque figliuoli — Anna Maria, maestra elementare, Giovanna computista commerciale, Sergio Stefano e Sperando studenti di Liceo e di Ginnasio (il primo dei sette figli, Bruno, è Sostituto Procuratore della Repubblica a Bologna).' Il Satta Flores studia ragioneria e non vede l'ora di terminare il suo servizio militare per diplomarsi e Impiantare un ufficio commerciale. E i 40 milioni? Si consulterà sul da farsi con la famiglia appena avrà un po' di tranquillità; per ora pensa a una licenza e forse alla morosa che ha già adocchiato qui a Padova. Non ha fatto in tempo a manifestare progetti perchè l'ordine di rientrare al battaglione l'ha raggiunto con straordinaria sollecitu¬ dine. gh.

Luoghi citati: Agordo, Bologna, Chiesanuova, El Krim, Merano, Padova