Commemorazione di Cavour e Giolitti

Commemorazione di Cavour e Giolitti Commemorazione di Cavour e Giolitti Assisterà alla cerimonia il Presidente Einaudi (Dal nostro inviato speciale) Cavour, 24 settembre. La cittadina di Cavour sta preparandosi a sciogliere un voto che risale al dicembre del 1950, quando il Consiglio Comunale decise di raccogliere i fondi necessari per onorare con un ricordo sulla piazza principale la memoria di Camillo Benso conte di Cavour e di Giovanni Giolitti. Raccolti i fondi (circa due milioni di lire) fu opinione concorde quella di procedere alla scultura di due busti ' da collocare ai due lati del grande balcone del palazzo municipale, con relative epigrafi. Camillo Benso conte di Cavour non nacque a Cavour nè vi mori, ma egli fece del bene alla zona, cui è fonte d'orgoglio aver dato il nome alla sua grande fariglia. Sinora, egli non aveva intitolata che una via, e nemmeno la più importante, dedicata invece a Giolitti. Nato a Morsovi, Giolitti è un po' figlio spirituale di Cavour, dove si recava nei momenti di riposo, concessigli dall'essere capo del Governo o semplice deputato. Durante quarant'anni egli fu consigliere del Comune ed è ricordato tuttora per la sua semplicità, 11 suo disinteresse, i privati soccorsi di cui fu geneioso. Quando Cavour era collegata a Saluzzo da una vecchia sgangherata tranvia, e Giolitti, primo ministro, la prendeva per raggiungere Cavour, l'amministrazione si premurava dì agganciare una vettura nuova nella quale Giolitti non saliva mai, perchè preferiva confondersi al popolo minuto e vivere alla sua stessa maniera. E' ben noto come Giolitti non fosse ricco. Mi racconta il geometra Parassi, suo esecutore testamentario e, credo, amministratore, che Giolitti possedeva a Barge una piccola cascina. Nel 1923, si rese necessario l'abbattimento di alcuni roveri, con grande dispiacere suo, dato l'amore che egli portava alle piante. Vendute a Savigliano, se ne ricavarono 65.000 lire che parvero a Giolitti una somma altissima. « Quanto denaro — egli disse. — E pensare che la cascina mi costò 40.000 lire, tutto quello che ho potuto guadagnare con la mia carriera politica >. Il resto dei suoi beni gli vennero dalle eredità degli zii Plochiù, ben cinque zii, tra i quali Alessandro Plochiù, fat to generale sul campo di bat taglia il 24 giugno 1859 < per prodigi di valore e somma di intelligenza». A proposito di eredità % rimasta proverbiale a Cavour la supercorrettezza di Giolitti che denunciò anche « titoli al portatore », cosa che allora non usava molto e oggi usa annor di meno. Morto Cavour il 17 luglio 1928, Giolitti riposa in un modesto lo culo del cimitero locale accanto a sua moglie Donna Giolitti Sobrero e in compagnia de gli avvocati Luigi e Melchior Plochiù. Alloro campagnolo ben meritato, corona il loculo un festone di rose. I due busti sono stati scoi piti da Giambattista Alloati. Le epigrafi sono dovute alla penna di Benedetto Croce. Quella d Cavour dice: « Camillo Benso di Cavour — alla cui opera ge niale — l'Italia deve la sua realtà politica — amò questo piccolo borgo — che aveva da to il nome alla sua casa — custodia alle tradizioni avite — rocca sicura — della scm plicità rurale ». Quella di Giolitti dice: « Giovanni Giolitti — insiffns tra gli uomini di Stato — che dal Piemonte ha avuto la nostra Patria — predilesse questa terra — della quale volle essere per !fi anni — cittadino e consigliere — qui tornando fedele — ad attingere serenità e l'ultimo riposo ». Le due lapidi saranno sco perte sabato, alle ore 16,15 con l'intervento del Presidente del la Repubblica Luigi Einaudi Il Governo sarà rappresentato dall'on. Fella e il Senato dal l'on. Bertone. Dopo un breve discorso del sindaco Rivoira, terrà la commemorazione ufficiale l'on. Bruno Villabruna. Parlerà anche l'on. Fella. Tutti discorsi brevissimi, tanto che la partenza del Presidente è prevista per le ore 17. Sulla tomba di Cavour a Santena, e su quella di Giolitti saranno deposte corone di alloro. a. a

Luoghi citati: Barge, Italia, Piemonte, Saluzzo, Santena, Savigliano