La ruota della storia torna a girare per Port-Arthur

La ruota della storia torna a girare per Port-Arthur DOPO 14 VISITA DEI CINESI A MOSCA La ruota della storia torna a girare per Port-Arthur Tormentata storia di >una città negli ultimi sessantanni Port-Arthur è nuovamente all'ordine del giorno. Ottima occasione per chiarire gli avvenimenti di oggi con quelli di Ieri o dell'altr'lerl. Pochi luoghi nel mondo possono vantarsi di aver passato, nell'ultimo sessantennio, attraverso una storia cosi tormentata; e pochi processi storici riassumono altrettanto bene 11 permanente conflitto delle grandi Potenze in uno dei punti strategici più insidiati dagli imperialismi rivali. La "protezione,, nipponica Tale processo storico s'iniziò nel 1895: quando si affermarono sia la decadenza della Cina Imperiale sia l'ascesa di una nuova Potenza: il Giappone. Dopo aver attaccato e battuto la Cina, il Giappone, ai guadagni procuratigli dal trattato di Simonosaki, — acquisto di Formosa, separazione dalla Cina del,la Corea, destinata a cadere ben presto sotto la « protezione > nipponica —, non aggiunge solo per poco una preda ancor più vistosa: Port-Arthur. Le sue truppe hanno occupato questo porto navale della Manciuria, insieme con la penisola di Liaotung, e pretendono di non sgomberarlo. Va troppo alle splcce, il piccolo Giappone! Esso scatena contro di sè il < triplice intervento»: la Francia, la Germania e la Russia lo costringono a rinunziare alla preda. La Russia conduce il gioco, sostenendo con una flotta di trenta navi il < consiglio amichevole » dato dalle tre Potenze a Tokio. Il Mikado cede: la Russia ha salvato la Cina, la quale conserva Port-Arthur. Due anni dopo, un colpo di scena: la Russia rivela le sue vere intenzioni. Avendo concluso con la Cina esausta un trattato segreto, essa ottiene da lei per venticinque anni quello stesso Port-Arthur di cui aveva chiesto la restituzione al governo di Pechino invocando gli interessi superiori della pace. Essa vi s'insedia; vi costruisce una moderna base navale; crea vicino a questa il porto commerciale di Daln>, che più tardi si chiamerà Dairen. Conduce a termine la ferrovia transiberiana e la prolunga attraverso la Manciuria sino a Port-Arthur. Sono gettate cosi le basi di un impero russo nell'Estremo Oriente. Ma sono poste anche le premesse della guerra russogiapponese. I ruBsi approfittano della rivolta dei Boxers per invadere la Manciuria. Proteste di Pechino, che ottiene nel 1902 una promessa di evacuazione. La promessa non sarà mantenuta. Invece di ritirare le proprie truppe, il governo zarista le rafforza e tradisce i suoi veri propositi nominando un potente viceré dei suoi possessi di Estremo Oriente. Guarnigioni russe si insediano sullo Yalu e i russi cominciano anche a infiltrarsi in Corea. Davanti a questa minaccia, che compromette la sua ascesa, il Giappone si prepara ad agire. Conclude con l'Inghilterra un'alleanza che le assicura una potente amicizia nel campo europeo. Poi, 1*8 febbraio 1904, senza dichiarazione di guerra, attacca di sorpresa 1 russi a Port-Arthur. Dopo un lungo assedio, la piazzaforte cade nelle mani dei giapponesi. Sfato fantoccio La guerra si chiude col trattato di Portsmouth, che riconosce «gli interessi preponderanti — politici, militari, economici — del Giappone in Manciuria». Il Giappone si limita a occuparvi Port-Arthur e Dairen, nonché il territorio del Kwangtung. Ma una volta insediato in Manciuria, saprà mettervi salde radici: vi rimarrà sino al 1945, dopo aver creato nel 1931 lo stato-fantoccio del Manciukuò. Chi lo sostiene? jhi presiede in certo modo al suo insediamento in Manciuria? Il primo dei Roosevelt: Theodore Roosevelt, presidente degli Stati Uniti, il quale offre la propria mediazione per combinare la pace russo-giapponese del 1905, ossia un trattato che segna il riflusso dell'espansione russa, respinta sino al fiume Amur, e la creazione della prima testa di ponte giapponese sul continente asiatico. Passano quarant'anni. La ruota della storia ha girato nuovamente Chi mai denunzia a Yalta la « perfida aggressione del 1904 > e riapre in Manciuria le porte alla penetrazione russa, che questa voi ta è quella della Russia sovietica? Ancora una volta, un Roosevelt, il secondo dei Roo- sevelt. Franklin Roosevelt de-cide a Yalta la completa scom- parsa del Giappone vinto come potenza continentale in Asia e apre di nuovo il campo alle ambizioni moscovite. Ciang Kai-scek, la cui potenza è già segretamente minata, firma con Mosca 11 trattato segreto dell'agosto '45, che rida alla Russia delle posizioni privilegiate in Manciuria proprio nella stessa ora in cui le altre potenze concedono alla Cina l'annullamento del vecchi trattati Ineguali. Mosca ottiene per le sue forze militari, navali e aeree l'uso in condominio di Port-Arthur, sotto l'amministrazione di una commissione militare presieduta da un Russo. Dairen diventa un porto franco, sotto la direzione di un Russo; una < clausola speciale > conferisce al Russi il completo controllo del porto finché duri la guerra col Giappone o in caso di guerra con questo. La ferrovia di CiangCiung è posta sotto un direttore russo, a capo di un'amministrazione mista: la Cina non ne potrà riavere la proprietà completa che nel 1975. Saccheggio sistemàtico Senza dubbio, le truppe russe evacuano la Manciuria, non senza qualche ritardo, ma dopo aver proceduto al saccheggio sistematico della potente industria pesante creatavi dal Giappone; questo bottino di guerra viene trasportato in Siberia. E la rioccupazione della Manciuria nel 1945-46 da parte delle truppe di Ciang Kai-scek avviene in condizioni tali che le campagne sono immediatamente invase dai partigiani comunisti cinesi. In meno dì due anni, le città, assediate dai guerriglieri, saranno conquista, te da queste forze comuniste; e la marea russa comincerà a rovesciarsi da nord a sud sulla Cina L'ultimo atto — in attesa del séguito — ha come protagonista Mao Tse-tung. Egli Orma, a Mosca il grande trattato di amicizia, d'alleanza e di assilli iiiiiiiiiiiiiiillliliiiiililliill iiiiiiiiii slstenza reciproca del 14 febbraio 1950. Riesce forse ad annullare l'ipoteca concessa nel '45 all'U.R.S.S. da Ciang Kaiscek? Non ancora. La Russia chiede un rinvio. Viene deciso che, nel complesso, tutto rimarrà sino al 1952 allo atatu quo a Port-Arthur, a Dalny e per quanto concerne la ferrovia. Avvicinandosi la data di scadenza dell'accordo, Ciu En-lai si reca in visita a Mosca. Avrà maggior fortuna dì Mao Tsetung? Nieht'affatto. I Russi gli restituiscono la ferrovia; ma resteranno a Port-Arthur sino alla futura e ipotetica firma di un trattato di pace tra il Giappone e i partners dell'alleanza russo-cinese. Poiché la ruota ricomincia a girare. Sulla costa insulare dirimpetto, il Giappone comincia a riarmare. Ed esso non è più il vinto del 1945. E' l'alleato della potente America, che ha stabilito nelle isole nipponiche le proprie basi e che ha 1 propri eserciti in Corea. Vedremo mai la pace a Port-Arthur? Robert Guillain Copyright de < Le Monde » e, per l'Italia, de « La Stampa ». -A, • / "^^Blagovesbchens/r Kabarorsk \TaoNà \ Hsingking / Tuscìkou / Mukden 0 j'Jebol PECHINO,