Il pane si può vendere a 115 lire il chilogrammo

Il pane si può vendere a 115 lire il chilogrammo Contrasto tra il Comune ed il Comitato prezzi Il pane si può vendere a 115 lire il chilogrammo Le inoppugnabili documentazioni delle varie spese - Gravi errori di calcolo commessi in sede provinciale - Urge un chiarimento TI comitato provinciale dei prezzi (presieduto dal Prefetto) ha fissato — com'è noto — il prezzo del pane in 1S6 lire al chilo. I panificatori non lo accettano, e chiedono molto di più. Ecco la terza voce: quella della commissione comunale (nominata dal sindaco su iniziativa dtx liberi sindacati) che indica il prezzo massimo in li, 115 ai chilo. « Dall'esame dei vari dati — cosi inizia la relazione presentata ieri al Prefetto — si ritiene infondato l'aumento del prezzo del pane confezionato con farina tipo 0 e in qualsiasi forma e pezzatura. Non viene condiviso il parere del comitato prezzi di lasciare libere le quotazioni del pane confezionato in forme inferiori a 10 grammi ». E continua cosi, esplicitamente come aveva iniziato: < Tutti i tipi e forme di pane devono nell' attuale contingenza avere un prezzo massimo fissato, e ciò per evitare che da parte dei panificatori venga fatto convergere il consumo sui tipi di pane aventi un prezzo più elevato, in quanto lo scopo dei panificatori è quello di avere un tipo di pane a prezzo, libero ». Grissini e pani speciali Questi sono risultati di un complesso e scrupoloso lavoro svolto dalla commissione, e di varie prove pratiche di panificazione eseguite in forni controllati. Le affermazioni fatte — recise e iyidiscutibili — si fondano su dati accuratamente esaminati. La commissione ha tenuto conto di 22 elementi che concorrono alla formazione del prezzo e di essi si è avvalsa per calcolare il cosiddetto « dato di panificazione ». Si sono sommate tutte le spese; dalla somma sono state sottratte le cifre che il panificatore in media incassa per la vendita di altri generi (grissini, pani speciali, pasticceria secca, dolci ecc.) e si è ottenuto il « dato di panificazione» di lire S.358,16. Il comitato dei prezzi aveva, invece, calcolato lo stesso * dato » in lire 5.440. Può essere interessante esaminare alcune voci. L'affitto è stato calcolato sulla media di ss.762 lire, contro le S1.S30 calcolate dal comitato prezzi. Il costo della manodopera (un infornatore specializzato di ia categoria, un impastatare di primo categoria, un apprendista) ammonta a 4.380 lire giornaliere. Quanto alle imposte statali, è risultata un'imposta di lire 51,81 rapportata ad un quintale di pane, e cioè di 73 lire inferiore a quella calcolata dal comitato prezzi (la legge del SI maggio 1.958 ha ridotto, a decorrere dal 1" luglio, l'aliquota di B. M. dal 16 all'8 per cento per i redditi di categoria B fino alle 960 mila lire). Sulla vendita di altri generi — elemento essenziale dei calcoli della commissione — si afferma testualmente: c I negozi e i forni per il pane sono usufruiti anche per la vendita di altri generi: di conseguenza le spese comuni, come affitto locali ecc., non devono incidere esclusivamente sul costo del pane Si è calcolata una produzione di grissini del 10 per cento sulla farina lavorata, corrispondente a circa l'8 per cento del pane prodotto. Tali dati corrispondono di massima a quanto denunciato dai panificatori, in occasione della recente indagine espletata dai vigili. Occorre osservare che i grissitii apportano un guadagno rilevante ». ■ Si attende una decisione Fra i tre prezzi in discussione — si è visto — il divario è notevole. Come si spiega, se le dimostrazioni fornite dal Comune, con tanto scrupolo ed esattezza, appaiono convincenti e fondate? Su un genere di prima necessità come il pane, occorre essere molto severi: non sono tollerabili differenze di questo genere, i prezzi non possono subire oscillazioni cosi forti. L'opinione pubblica esige che si ponga termine a queste discussioni e si giunga ad un provvedimento chiaro e IIIIIIIIIMIIIIIIIIIIIIMimilllMIIIIIIIIIMIIIIIIIIIII definitivo; a Comitato prezzi deve pronunciarsi in maniera tassativa, tenendo conto del rigoroso studio della Commissione municipale.