Beve acido solforico credendolo latte e muore fra i più atroci tormenti

Beve acido solforico credendolo latte e muore fra i più atroci tormenti Beve acido solforico credendolo latte e muore fra i più atroci tormenti [ I i 1111 ! 11 i 11111M E FIM111 11 11111E111 [ I II i M t i 11 [ 11111 11 l M 11 o n n e o e a o o n i . o e e e a o e o e . Un atroce episodio è avvenuto ieri mattina verso le sette in un alloggio dello stabile n. 116 di strada della Pellerin_. Il signor Vittorio Casellato di 50 anni si era alzato da poco assieme alla moglie e ai suoi tre figlioli: una famiglia che viveva d'amore e d'accordo e — a parte le inevitabili preoccupazioni contingenti — poteva dirsi felice. Nessuno s'aspettava che la tragedia, una orribile fulminea tragedia s'abbattesse sulla casa e ne sconvolgesse totalmente e per sempre la serenità. Il Casellato, vestitosi, si recava in cucina per mangiare qualcosa e poi recarsi al lavoro: era di ottimo umore e parlava da una stanza all'altra con i familiari. Ad un tratto avveniva l'imprevedibile: il Casellato prendeva dall'armadio una bottiglia che conteneva acido solforico. Credeva forse che vi fosse acqua minerale? O latte? Sta di fatto che stappava la bottiglia, l'accostava alle labbra e ingoiava un lungo, lunghissimo sorso del liquido mici- diale. I figli e la moglie entravano in cucina proprio quando l'uomo stava finendo di bere. Essi, terrorizzati, assistevano ad uno spettacolo terribile: il disgraziato si voltava a guardarli dilatando gli occhi, poi si portava una mano alla gola e allo stomaco e nel tempo stesso scaraventava con furia la bottiglia contro il muro infrangendola: infine cacciava un urlo che non aveva più niente di umano e, sempre comprimendosi lo stomaco, crollava al suolo e si rotolava sul pavimento, rantolando. I familiari si rendevano subito conto di quel che era avvenuto e telefonavano per chiamare una autobarella: l'infelice veniva trasportalo a grande velocità al vicino ospedale Maria Vittoria dove i medici lo ricoveravano con prognosi riservatissima. Ogni cura gli veniva prodigata, ma purtroppo le sue condizioni andavano sempre più peggiorando. Verso le 17, dopo spaventose sofferenze, il Casellato decedeva fra le braccia dei familiari annichiliti dalla disperazione.

Persone citate: Casellato, Vittorio Casellato