Sieri di giovinezza e innesti di tessuti di Angelo Viziano
Sieri di giovinezza e innesti di tessuti Ali COKlftilEggO MEDICO Bìi CilSUHES Sieri di giovinezza e innesti di tessuti (Dal nostro inviato speciale} Cannes, 13 settembre. Bono tornati sulla scena, mediante le relazioni scientifiche di alcuni studiosi, i nomi di Filatov e' di Bogomoletz, l'uomo degli innesti di tessuti e lo scopritore del siero di giovinezza. Portati i loro studi nelle severe aule del congresso internazionale di scienze mediche, anche gli scettici si sono detti: ma allora qualcosa di buono c'è nelle teorie e nelle applicazioni di questi due scienziati! E' forse per questo — un po' di curiosità, un po' di speranza — che nel salone dei dibattiti, che sul tema hanno occupato due sedute, si è vista, assisa con compunzione, anche gente elegante e brizzolata che del medico non aveva l'aria. Ma bisogna ben dirlo subito: al Bogomoletz ed al Filatov hanno creato fino ad oggi un certo discredito proprio le eccessive' strombazzature di divulgaziotii non controllate ed lndub>5iimente anche la falsata p:opaganda di persone o di laboratori non disinteressati, Tronti a dire di possedere il vero segreto, in special modo della scoperta fondamentale di Bogomoletz. Saremmo ingenui se non ci fossimo accorti di qualche tentativo di una cotale Infiltrazione persino nella sede del congresso odierno; ma certo essa non ha potuto emergere. Necessaria distinzione Per quanto unite nella medesima costellazione terapeutica, tra la scoperta di Bogomo letz e quella di Filatov c'è da fare una netta distinzione. Co minciamo ad esaminare la prl ma. L'azione terapeutica del siero di Bogomoletz si basa sul principio che, stimolando la parte nobile del tessuto connettivo, quanto dire, in parole tecniche, il sistema c reticoloendoteliale >, si riesce ad otte nere un potenziamento delle difese organiche, agevolando l'organismo a reagire da solo e con le proprie forze ai più svariati fattori morbosi. Si tra* ta quindi — come ha ribadito il prof. Cordaro — di una preparazione del < terreno > or ganico, che viene ottenuta mediante piccole dosi di un siero speciale, che non agisce secon do il metodo classico di tutti 1 sieri neutralizzanti un qualche fattore morboso, bensì allo stesso modo di un vaccino, il quale crea le condizioni per una reazione benefica attiva dell'organismo. Il siero di- Bogomoletz è detto « citotossico >, in quanto capace di distruggere le cellule, con rischi addirittura letali se le sue dosi non fossero piccolissime. A conveniente diluizione e con dosaggio limitato, serve, invece, proprio a stimolare, in modo più o meno notevole, la funzione cellulare. Nel fat:o che le cellule che vengono stimotyite sono quelle del citato sistema < reticolo-endoteliale > è facile comprendere la vasta gamma delle sue applicazioni, solo che si sappia che tale sistema di tessuto è diffuso in tutti gli organi ed ha notevoli funzioni; tra cui una «plasticai, per tenere insieme e separare nello stesso tempo le cellule dei vari organi e ricostruire, all'occorrenza, anche la trama degli organi comunque alterati; una « trofica >, destinata cioè alla nutrizione delle cellule, alla formazione e al mantenimento della loro struttura e via dicendo; una difensiva, per cui, tra l'altro, alcuni suoi elementi raccolgono, inglobano e spazzano via ingombranti scorie tossiche de. rivanti dal ricambio organico oppure corpi batterici o comunque nocivi penetrati nelle maglie dell'intessitura dell'organismo. Dato il meccanismo d'azione di tale siero, è facile comprendere la sua vantatr. polivalenza. Ove maggiormente ha lavorato la fantasia sui risultati terapeutici è nel campo della senilità precoce, avendogliene offerto il destro le speranze suscitate da certi lavori della scuola russa nel settore umano e quelli compiuti nel settore veterinario dal Bardach, il modificatore del metodo, all'istituto Pasteur di Parigi. Ora non troviamo più, almeno in prima linea, nelle relazioni degli studiosi attendibili, le mirabolanti avventure faustiane, ma altre indicazioni svariatissime. Un utile medicamento Molti concordano nell'affermare l'ottima influenza del siero di Bogomoletz nella cura delle infezioni torpide ed a lungo decorso, delle piaghe pigre a guarire, delie fratture ossee con ritardo di formazione del callo, delle fistole. Altri lo raccomanda per la guarigione ..i ulcere varicose o dì scottature. Marechal di Bruxelles ha insistito anche per l'impiego in talune lesioni digestive, includendo in queste l'ulcera dello stomaco, l'ulcera duodenale, la colite ulcerosa. Vantaggio ne avrebbero inoltre quelle lesioni trofiche, cioè di nutrizione locale dei tessuti, che sono associate ad una infezione, come l'ozena, la piorrea alveolare, il reumatismo cronico. L'elenco potrebbe forse continuare. Lo studioso belga negli ambulacri del congresso ci ha inoltre invitati anche a cimentare quel siero negli sportivi al tramonto, ciclisti o calciatori, assicurandoci il magico effetto della ripresa delle loro forze e delle resistenze, giurandoci per di più che non si potrebbe parlare di < drogatura > perchè si tratta infine di uno sti molo ricostituente. Se si volta pagina ci sono però le controindicazioni cui si deve dare risalto. Sarebbe difatti pericoloso iniettare il siero di Bogomoletz nella tubercolosi evolutiva, nel corso di malattie di cuore scompensate, durante le crisi, oppure quando sono presenti affezioni della milza o del fegato, stati di deperimento gravi. Pure debbono astenersi per due mesi almeno quanti siano stati sottoposti a una trasfuzione sanguigna o ad un trattamento radioterapico. Guai poi se fosse sospettabile la presenza di un cancro, di cui il rimedio accelererebbe lo sviluppo. Dunque non panacea il siero di Bogomoletz, ma utile medicamento solo se applicato all'occorrenza con senso di responsabilità e dopo scrupoloso esame preventivo. Poiché sospinge l'uscita dal corpo delle scorie tossiche cellulari attraverso le vie del rene, bisogna che queste siano sgombre e durante la cura non minorate da fatiche fisiche eccessive; mentre neppure il fegato deve avere sovraccarichi e sono necessari la liberazione quotidiana dall'intestino, l'addio all'alcool ed al tabacco. Molti punti nello studio del siero rivitalizzatore restano an¬ IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIMIIIIIIIIIIimillllllllllllll cora oscuri. Tuttavia le discussioni di Cannes hanno valso a ridonargli nel campo scientifico una maggiore considerazione, quella che gli era sfuggita proprio attraverso gli effetti della propaganda da parte di chi aveva interesse-ad insidiare le velleità giovanili dei troppo maturi Don Giovanni. Dovremmo ora dire del metodo Filatov, ma è giocoforza rimandare ad altra volta. Angelo Viziano
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